Il favorito della settimana, speciale Madrid: Djokovic cerca il riscatto, Nadal non si vuole fermare

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Il favorito della settimana, speciale Madrid: Djokovic cerca il riscatto, Nadal non si vuole fermare

Con l’ATP Master 1000 di Madrid torneo anche “Il favorito della settimana”. Novak Djokovic a caccia del secondo successo in Spagna dopo quello del 2011, Nadal vuole continuare a vincere dopo Monte-Carlo e Barcellona e Andy Murray è chiamato a difendere il titolo

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Si fa sul serio. Decisamente. Scatta oggi il torneo combined di Madrid e “Il favorito della settimana” non poteva mancare l’appuntamento. Madrid sarà un torneo importante per tanti motivi: Nadal cercherà di confermarsi dominatore di questa parte di stagione; Djokovic avrà voglia di riscatto dopo la prematura eliminazione a Montecarlo; Murray dopotutto è il campione uscente e qualcosa dovrà inventarsi e Federer dovrà verificare le sue condizioni prima di Parigi. Questi gli spunti che riguardano solo i soliti quattro (chiamiamoli così altrimenti qualcuno inizia con la solita storia che in fab four non esistono). Inoltre, ovviamente, c’è sempre tutta una serie di tennisti che, chi per un motivo chi per un altro, che può ambire ad un risultato importante.

Ma procediamo un passo alla volta. Spazio dunque ai cenni storici. Madrid è un torneo relativamente giovane, molto giovane se si compara con Montecarlo o Roma (volendo fare il paragone con i “cugini”). In scena dal 2002 vanta sette edizioni su cemento e altrettante su terra (non sempre rossa!), quest’anno dunque ci sarà il sorpasso del mattone tritato sul “veloce”. Il giocatore con più successi è Rafael Nadal che ha trionfato nella capitale spagnola per quattro volte, tre su terra e una su cemento, dietro di lui Roger Federer che vanta un successo in meno, anche qui solo un trionfo su cemento. L’altro unico tennista che può vantare più di una vittoria è Andy Murray che qui ha vinto nel 2008 (secondo Master 1000 della carriera dopo Cincinnati) e la passata stagione. Visto che si parla di storia impossibile non citare l’anno 2012 nel quale quel gran innovatore di Ion Tiriac s’inventò la famosissima, nonostante la breve vita, terra blu. Quell’anno il titolo andò a Roger Federer che superò in finale Tomas Berdych dopo le infinite polemiche di Rafael Nadal e Novak Djokovic prematuramente sconfitti e poco, per usare un eufemismo, soddisfatti della nuova trovata del rumeno.

Andy Murray, come già citato, è il campione uscente. Vittorioso dopo la finale con Rafael Nadal, mica uno qualsiasi, soprattutto da queste parti. Lo scozzese giunse in finale superando in serie Kohlschreiber, Granollers, Raonic e Nishikori. L’ultimo semifinalista fu invece Tomas Berdych. Fu, infine, un’edizione orfana di Novak Djokovic, che decise di saltare il torneo, e sostanzialmente anche di Roger Federer, che invece non superò il turno d’esordio sconfitto da Nick Kyrgios dopo tre tiebreak, tre giorni dopo aver vinto il torneo di Istanbul.

Quest’anno però sarà tutto diverso. Il borsino della stagione vede sempre in testa Nole ma se vogliamo cogliere solo il dettaglio terra rossa i favori del pronostico non potrebbero che ricadere, quasi totalmente, su Rafael Nadal. È chiaro che una rondine non fa primavera, nel senso che non basta una sconfitta in un torneo per far precipitare il serbo in fondo alla lista dei favoriti. Ma quanto sia stata importante quella sconfitta per Nadal è sotto gli occhi di tutti. Il maiorchino ha ritrovato il successo in un Master 1000 e subito dopo ha bissato a Barcellona. Di solito quando Rafa iniziava così la stagione su terra il resto era quasi sempre storia già scritta, volendo fare un discorso su tutta la stagione su terra. Il capitolo Djokovic è un po’ sempre lo stesso. Il serbo parte chiaramente da favorito numero uno e la sconfitta di Montecarlo non può che essere un motivo di rivalsa per quello che è stato il cannibale degli ultimi anni. Qui però ha vinto suolo una volta nel lontano, 2011. Dietro di loro Murray, che bene ha fatto nel principato, dominando a lungo persino contro Nadal. Il resto vede i soliti nomi, tutti a caccia almeno di una semifinale.

Le percentuali, volendo rischiare, potrebbero essere così suddivise:
Djokovic favorito con il 45% di chanche, subito dietro Nadal con il 40% e tutti gli altri a spartirsi il restante 15%. Numeri forse azzardati, ovvio, ma che potrebbero comunque facilmente rivelarsi realtà.

Prima dei numeri del torneo, spazio come sempre all’analisi del tabellone degli italiani o meglio dell’italiano. Sarà infatti solo Fabio Fognini a difendere i colori azzurri in terra spagnola. Il ligure partirà con la sfida con Tomic, partita assolutamente da vincere considerata la poca attitudine alla superfice dell’australiano. In caso di vittoria ci sarebbe Kei Nishikori match di tutt’altra pasta. Fabio ha fatto bene a Monaco dimostrando che il recupero del serio infortunio procede bene ma questo sorteggio non l’ha aiutato affatto. Non ci sono invece italiani neanche nel tabellone di qualificazioni.

I numeri:
56 i tennisti impegnati nel tabellone del singolare;
10 su 10 i top ten;
1 solo italiano in gara (Fognini);
5.719.660 di dollari il montepremi totale (912.900 dollari al vincitore).

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