Wimbledon interviste, del Potro: “Tre anni fa avrei vinto in tre set. C'è ancora un fuoco che arde in me”

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Wimbledon interviste, del Potro: “Tre anni fa avrei vinto in tre set. C’è ancora un fuoco che arde in me”

Wimbledon interviste, terzo turno: L. Pouille b. J.M del Potro 6-7(4) 7-6(8) 7-5 6-1. L’intervista del dopo partita a Juan Martin del Potro

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Come ti fa sentire aver giocato così a Wimbledon dopo l’infortunio?
Beh, mi sento bene anche solo a giocare a tennis dopo quasi tre anni, questo significa molto per me. Ma ora è difficile dire qualche cosa di positivo perché ho appena perso un match duro, dove ho anche avuto qualche chance per vincere. Comunque sono frustrato e triste per la sconfitta ma questo alla fine significa che c’è ancora un fuoco dentro di me e ciò va bene. Ora voglio migliorare per il futuro e so che la strada per arrivare al 100% è lunga. Fare un match per me significa prepararmi mentalmente e dal punto di vista fisico devo fare i trattamenti al polso. Dopo ogni match mi sento esausto e dopo il match con Wawrinka non ho avuto molto tempo per recuperare. Tuttavia Pouille è un gran giocatore, numero 30 al mondo quindi non ho perso da uno qualsiasi.

Quale parte del suo gioco ti ha creato più problemi?
Penso sia stato molto intelligente perché è venuto molte volte a rete sul mio rovescio e non ero in grado di giocare il passante. Alcune volte mi aspettavo giocasse il rovescio in cross incrociato e invece lui lo tirava lungolinea, ha giocato molto bene. Ad ogni modo io ho avuto le mie opportunità di vincere in tre set ma queste cose accadono perché non sto giocando con continuità. Penso sia normale avere queste sensazioni perché è il mio primo Slam dopo tre anni. Se sto ancora sorridendo dopo questa sconfitta significa che non mi importava del match in sé anche se ovviamente avrei voluto vincere, ma non ci sono riuscito.

Sia nel secondo che nel terzo set sei stato avanti di un break. Perché non sei riuscito a tenere il servizio come avevi fatto fino a quel punto, eri teso?
Sì, per via di molte cose. Ero teso e anche nervoso, normalmente tre anni fa avrei chiuso il match in tre set ma ora le sensazioni sono diverse. Però lui merita la vittoria.

Come ti senti fisicamente?
Come puoi vedere sono sfinito. Ho concluso questo torneo e sono molto stanco. Ieri era persino peggio di oggi, il mio corpo mi fa male ovunque ma è normale dopo un gran match contro Wawrinka. Devo continuare a lavorare perché in futuro avrò bisogno di essere pronto tra un match e l’altro per sentirmi meglio di come mi sento oggi. Non ho fretta di giocare meglio o di salire nel ranking, devo restare paziente e cercare di migliorare il prima possibile.

Grigor Dimitrov ieri ci ha detto che non sta più lavorando con Franco. Stai pensando di ricominciare a lavorare con lui?
No, ho appena iniziato a lavorare con Dani poche settimane fa. Auguro il meglio a Franco e a Grigor. Loro sono delle persone fantastiche ed entrambi molto professionali e auguro loro buona fortuna, insieme o separati.

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