Wimbledon interviste, Murray: “Djokovic va soltanto celebrato. Giocherò la Davis”

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Wimbledon interviste, Murray: “Djokovic va soltanto celebrato. Giocherò la Davis”

Wimbledon interviste, terzo turno: A. Murray b. J. Millman 6-3 7-5 6-2. L’intervista del dopo partita ad Andy Murray

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Eri sorpreso che il tetto non fosse chiuso fin dall’inizio?
No, a dire il vero no perché è un torneo outdoor quindi devono cercare di far giocare le partite all’aperto. Siamo scesi in campo la prima volta per un paio di punti ed è un po’ frustrante. Entrare e uscire non ti da il tempo di scaldarti, comunque non era così male. Per gli altri giocatori è stato molto peggio.

Dopo aver giocato tre partite il tuo gioco è al livello che vorresti?
Penso di star giocando bene. Il tennis che ho giocato alla fine dei miei match, soprattutto gli ultimi due, è stato molto buono. Oggi c’è stato un momento durato 15-20 minuti nel secondo set che sono riuscito a superare, durante il quale ci sono stati scambi lunghi e game duri. Sono stato capace di gestirlo e ho vinto il set. Ho fatto delle belle cose in questi momenti difficili.

Sei sorpreso del fatto che Sam Querrey abbia battuto Djokovic?
Beh, ieri ho visto letteralmente 5 o 6 punti del match quindi non so cosa sia accaduto sul campo, ma quando Sam serve bene è davvero difficile batterlo soprattutto sull’erba. La striscia di vittorie che Djokovic ha avuto è incredibile quindi tutti si aspettano che vinca ogni match, ma sai, la storia ci insegna che ciò non accade. Può capitare un incontro in cui forse tu non sei al massimo e il tuo avversario gioca un gran tennis. Non sono sicuro che sia quello che è successo oggi, immagino che Sam abbia servito estremamente bene per vincere. Piuttosto che considerarla una sorpresa, io penso si dovrebbe più celebrarlo per quello che ha fatto, insomma è incredibile. Ha infranto così tanti record vincendo 4 Slam con 30 match consecutivi, è straordinario. Suppongo oggi sia deluso ma guardando indietro sono stati probabilmente i migliori 12 mesi di tennis da molti anni a questa parte.

Sapere della sconfitta di Novak ha avuto effetti sulla tua concentrazione durante il match?
Beh sì, insomma, ovviamente se vedi un risultato o senti i fan che reagiscono tu inizi a pensarci, è naturale. Tutti quanti fanno così, tu non vedi cosa sta succedendo e allora ci pensi. Ma è stato qualcosa che mi è rimasto in testa per non più di 10, 15 secondi mentre ero seduto al cambio campo. Come ho detto quello che è capitato a Novak è irrilevante per me. Oggi c’era il mio match e io avevo bisogno di vincerlo e fare un buon lavoro.

Forse il tuo prossimo avversario sarà Nick Kyrgios. So che siete amici e ultimamente ci sono stati un po’ di titoli che riportavano notizie negative nei suoi confronti.
Voi gente cercate sempre di metterlo in cattiva luce. Ogni volta che è qui cercate di buttarlo giù per tutto il tempo e onestamente non è giusto nei suoi confronti. Quando fa degli errori ok, è giusto. Io non ho problemi quando viene riportato il fatto che fa degli errori o qualcosa di sbagliato. Ma sapete, accade spesso che lui non faccia nulla di male paragonato a quello che fanno altri giocatori, e lui è quello che riceve tutte le domande al riguardo. Sono sicuro che con il tempo inizierà a fare meglio e a capire come gestire tutta questa attenzione e tutte queste domande. Ma comunque alcune volte non ha fatto niente di grave, anche se in passato ha commesso qualche errore.

Novak ha confermato che non giocherà la Davis. Questo influisce sulla tua decisione?
No, il mio piano è di giocarla, ma devo anche vedere come andranno le cose qui. Ho giocato molti match negli ultimi mesi ma non prendo le decisioni in base a quello che fa Novak. Mi sento fisicamente in forma e voglio giocare.

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