Djokovic: "Poca fiducia in me stesso". Povero Nishikori...

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Djokovic: “Poca fiducia in me stesso”. Povero Nishikori…

ROMA – Seconda parte del Media Day dagli Internazionali BNL. Nole promette di tornare al top, Pliskova contenta. Nishikori snobbato

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da Roma, il nostro inviato

Dopo la straordinaria affluenza del weekend, anche il lunedì degli Internazionali BNL registra una importante presenza di pubblico. Mentre gli stand si affollano, la sala interviste nella pancia del Campo Centrale va riempiendosi per la seconda parte del Media Day, iniziato ieri con i primi protagonisti. A proposito di Roma, Elina Svitolina parla quasi sorpresa: “È incredibile vedere tutta questa gente già durante le qualificazioni; ho visitato la città molte volte, è straordinaria, anche se adesso preferisco riposarmi quando non sono in campo”. Campo dove potrebbe affrontare Sara Errani, se l’azzurra dovesse vincere contro Cornet all’esordio: “Ma il pubblico non mi spaventa. Giocai contro Pennetta qualche anno fa e vinsi, sarò pronta”. Non è troppo soddisfatta del suo gioco ultimamente, ma “concentrandomi andrà meglio”. Determinatissima Karolina Pliskova, mancina numero 3 del mondo, che ha ben chiaro l’obiettivo: “Il numero uno è una possibilità, lavoro per arrivarci. Non sarà facile ovviamente, Angelique tornerà al top, lo sappiamo. Ma con Serena fuori e Azarenka che tornerà a settembre, ho ottime chance. Sono prima nella Race, direi che un buon punto di partenza”. 

Novak Djokovic è rimasto seduto per un buon quarto d’ora, bombardato di domande sulle sue condizioni dopo Madrid: “Il miglior torneo che abbia giocato negli ultimi tempi. È una questione di fiducia: ne ho avuta pochissima ultimamente, ho vinto poco. Sto cercando di rimettermi nelle condizioni ideali per essere sereno, e so che ci tornerò”. Consapevole di “poter battere chiunque, sono motivato come sempre altrimenti non sarei qui”, Nole ha discusso anche della questione coach: “Non sto facendo provini, non è così che funziona. Deve instaurarsi un rapporto di amicizia, una relazione interpersonale naturale, non deve nascere come rapporto lavorativo subito. Almeno, non per me”. Non ci sono novità al momento (“Sarete informati, non temete”), ma nel frattempo c’è chi ci prova: un giornalista brasiliano si è proposto come allenatore, dopo aver comunicato che “negli ultimi giorni ho battuto varie volte mio fratello, posso mandarti il curriculum?”. “Certo…”, ha risposto Djokovic, con un enorme punto interrogativo disegnato in viso.

La giornata era stata aperta dalla conferenza stampa di Kei Nishikori. Una decina di giornalisti asiatici, sparuti rappresentanti di media europei. Dopo un imbarazzante silenzio iniziale è arrivata la canonica domanda sulle condizioni, dopo l’ennesimo ritiro a Madrid: “Sono stato sfortunato a farmi male ancora, ma ho ripreso ad allenarmi, anche se blandamente. Dovrei recuperare per il mio primo match”. Stop. Nient’altro, se non ulteriori attimi di pausa senza che nessuno parlasse. “Passiamo alle domande in giapponese”, è intervenuta Fabienne Benoit dell’ATP, a salvare il salvabile. 

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