Bautista Agut batte Pella nella sfida degli underdog: è la sua prima semifinale Slam

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Bautista Agut batte Pella nella sfida degli underdog: è la sua prima semifinale Slam

LONDRA – Il “quarto” meno nobile regala una bella partita e un nuovo semifinalista Slam

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Roberto Bautista Agut - Wimbledon 2019 (via Twitter, @wimbledon)
 

[23] R. Bautista Agut b. [26] G. Pella 7-5 6-4 3-6 6-3 (da Londra, il nostro inviato)

Se poteva esserci qualche dubbio su quale dei “Big 3” non sarebbe stato programmato sul campo centrale nella giornata di quarti di finale, era abbastanza scontato che il match “latino” tra Roberto Bautista Agut e Guido Pella avrebbe ottenuto il campo n.1. Nonostante entrambi siano testa di serie (n.23 lo spagnolo e n.26 l’argentino), la loro presenza a questo punto del torneo è tutto sommato abbastanza sorprendente e, per qualcuno, un ulteriore prova che l’erba di quest’anno è venuta decisamente lenta.

Bautista Agut era sicuramente il favorito alla vigilia e si è dimostrato il giocatore più solido durante tutte le tre ore e tre minuti del match, durante il quale soltanto a sprazzi Pella è riuscito a tenere il controllo degli scambi, soprattutto con il rovescio bimane, ma troppe volte è stato tradito dagli errori di diritto.

LA PARTITA – Molto più lesto Bautista Agut a uscire dai blocchi, approfittando anche di una comprensibile emozione di Pella al suo esordio nei quarti di finale di uno Slam. Il suo diritto, molto più liscio della frustata mancina del suo avversario, fila che è una meraviglia nell’aria decisamente più calda di questo mercoledì londinese (temperatura quasi estiva, prima delle piogge previste per il fine settimana) e in nemmeno 20 minuti si porta 3-1 con tre palle per il 4-1 pesante. Cinque punti dell’argentino accendono il match, che con Pella liberato dalla tensione iniziale e decisamente più aggressivo da fondo diventa avvincente ed equilibrato. In un ottavo game da 16 punti giocati, il sudamericano ottiene il controbreak per il 4-4 alla sesta occasione per poi passare in vantaggio sul 5-4 con un altro game-fiume (18 punti) nel quale riesce a rimediare a ben quattro errori non forzati da fondo.

Pella è propositivo, ma sbaglia decisamente troppo: nel turno di battuta successivo non riesce a compensare i troppi “grautiti” (altri tre), cede la battuta e con quella il set dopo 59 minuti di gioco.

La giornata da pubblico “posh mainstream” (i biglietti per i quarti di finale sono tutt’altro che a buon mercato) e l’incontro da “hipster” sul campo n.1 provocano un curioso mix: ogni palla che va vicino alla riga provoca un mormorio tipico degli spettatori non abituati al tennis, ma un paio di puntualissimi overrule nel primo set, avallati dal comportamento esemplare dei giocatori e dalla occasionale benedizione di Hawk-Eye, hanno riportato immediatamente l’atmosfera ad un aplomb più consono al Campo n.1 di Wimbledon.

Dopo il break subito all’ottavo game, Bautista Agut tiene tre turni di battuta cedendo un solo quindici e infila cinque giochi consecutivi prendendo il comando del punteggio anche nel secondo set. Pella evita il tracollo scongiurando il doppio break, ma la sua mancanza di continuità da fondo non riesce a scalfire la corazza di Bautista Agut che porta il vantaggio fino alla fine e sale due set a zero dopo 1 ora e 42 minuti.

Gli spagnoli dietro di noi confermano che “hay mucho calor”, la giornata è decisamente calda, non solo per gli standard britannici. Vorrebbero passare velocemente al secondo match di oggi per loro, quello di Nadal, ma Pella è di altro avviso: sfruttando un lieve rilassamento fisiologico di Bautista Agut, l’argentino prende a menare di diritto con rinnovato vigore e sale subito 3-0. Lo spagnolo rimane in scia, prova a insistere con colpi bassi e tagliati sul rovescio di Pella ma l’argentino è decisamente più regolare, e sale 5-2 con uno splendido guizzo a rete che fa esplodere il pubblico del n.1. Sugli scambi a ritmo più elevato Pella sembra trovarsi a meraviglia: dopo aver fallito un set point sul 5-2, deve salvarsi da una delicatissima palla del controbreak sul 5-3, ma la annulla ottimamente con un serve and volley, conquistando il terzo set un paio di minuti dopo.

All’inizio del quarto parziale il match gira in un attimo: sull’1-1 Bautista Agut cancella bene due palle break e poi, nel game seguente, è lui che riesce a strappare la battuta a Pella grazie a un altro gratuito di diritto issandosi subito sul 4-1. Con grande coraggio l’argentino attacca per annullare una palla dell’1-5 e rimanere con soltanto un break di ritardo, ma il palleggio di Bautista Agut è profondissimo e impedisce al suo avversario di picchiare come ha fatto nel set precedente. Quel break però si rivela decisivo, ed è lo spagnolo a poter festeggiare, indice al cielo, la sua prima semifinale di un torneo dello Slam, nella quale affronterà il n.1 del mondo Novak Djokovic.

Era ovviamente una bella occasione per tutti e due – ha detto Bautista Agut dopo il match – quindi il match è stato complicato anche dal punto di vista emotivo. Sono molto contento del torneo che ho fatto, mi piace molto l’erba e sono ancora più felice del mio Wimbledon dopo essermi dovuto ritirare lo scorso anno e guardare le partite in televisione“.
Il percorso sui prati londinesi ha scombinato un po’ i piani di Roberto che aveva previsto di celebrare il suo addio al celibato proprio il prossimo fine settimana a Ibiza: “Ci sono sei miei amici che sono già là, era tutto organizzato, ora credo che li farò venire a Londra“.
Il suo stile di gioco piuttosto atipico con uno spagnolo, con prese decisamente aperte, è molto adatto al tennis su erba in quanto include colpi piuttosto piatti: “Nel club dove sono cresciuto in Spagna ci sono 15 campi tutti sulla terra battuta: niente cemento, niente erba. Il motivo per cui le mie impugnature sono così aperte è che fin da molto piccolo ho giocato con racchette molto pesanti, e giocare con poca rotazione era l’unico modo che avevo per effettuare i colpi“.
In semifinale per lui ci sarà Novak Djokovic, già battuto nei due precedenti incontri disputati quest’anno: “Credo che anche se non ci siamo mai incontrati sull’erba sarà una partita piuttosto simile alle altre che abbiamo giocato, anche se per me ci sarà da gestire la situazione nuova del campo centrale e di una semifinale di Wimbledon, cosa che invece per lui non è nuova per nulla“.

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