TENNIS WIMBLEDON CHAMPIONSHIP – Fabio Fognini batte in quattro set il tedesco Puetz dopo aver rischiato di andare due set a uno sotto nel terzo. La brinidisina battuta in due set da una ostica Davis
F. Fognini b. t. Puetz 2-6 6-4 7-6 6-3 (Claudio Giuliani)
Fognini ama complicarsi la vita tennistica, lo sappiamo. Anche oggi quindi, opposto al tedesco Tim Puetz, numero 257 della classifica ATP (record personale n. 207), non ha mancato di offrire qualche brivido al pubblico italiano. Lo ha fatto nel terzo set quando ha rischiato di andare sotto due a uno. Immancabile poi il dialogo con arbitro e supervisor, oramai crediamo uno dei suoi migliori amici del torneo, questa volta per una chiamata postuma. Molto lontano dai suoi standard di protesta insomma.
Fabio ha il suo bel da fare fin dall’inizio. Infatti Puetz picchia che è un piacere e si ritrova sul 4 a 1 in suo favore in un battibaleno. Fognini, al solito, ha quell’atteggiamento di chi sembra che ti stia facendo un piacere a giocare. Ma il pubblico lo ama (e lo segue) anche per questo. Concede altre 3 palle per il 5 a 1 ma poi le annulla, tiene il servizio ma comunque poco dopo perde il set per 6-2. Sono passati 24 minuti. Gli scambi sono rapidissimi. Puetz è autoritario da fondo campo, colpisce in lungolinea appena può, non lavora molto la palla e al servizio è più che incisivo specie quando mette dentro la prima.
Per l’atteggiamento in campo le classifiche dei due sembrano invertite. Il tedesco Tim 257 del mondo, mattatore di Gabashvili al primo turno in 4 set, sembra infatti il top 20 vista la concentrazione e la determinazione mostrata. Fognini non è chiaramente lui. Non può essere infatti il numero 16 del mondo quello in campo di fronte al tedesco. Difatti di lì a poco, quando il punteggio segna 1 a 1 nel secondo parziale, arrivano le prime due palle break per Fabio. Il tedesco annulla, ancora d’autorità. Puetz salva ancora una palla break sul 2 a 2 ma poco dopo si arrende cedendo la battuta. Fognini capitalizza il break chiudendo il set per 6-4. Adesso Fabio imprime un ritmo maggiore da fondo campo, evidenziando i limiti di classifica del suo avversario.
In avvio di terzo set Fognini sciupa una palla break nel primo gioco. Puetz torna a giocare bene e il parziale si assesta seguendo la regola dei servizi, con i turni di battuta che scivolano via velocemente fino ad arrivare al naturale epilogo del set. Nel tiebreak Fognini parte male, complice anche uno sciagurato doppio fallo. Va sotto 4 a 0 ma evidentemente il tedesco accusa la pressione se si fa rimontare con errori banali fino al 4 pari. Qui scaglia un ace e poi conquista il punto seguente, issandosi a 6-4. Fognini annulla con due vincenti i due set point, uno addirittura con uno spettacolare mezzo tuffo sotto rete stoppando una volée e chiude poco dopo 8 a 6, di carattere.
Nel quarto set break e contro break all’inizio fino a che Fognini allunga successivamente sul 3 a 1 mettendo pressione al tedesco. 4 a 1 per lui poco dopo con il match che si indirizza verso la fine. Fognini butta via i game di Puetz ma è impeccabile nei suoi turni di battuta. La sua Babolat bianca e verde ora fende con fluidità l’aria dei campi di Wimbledon, con diritto e rovescio sempre molto profondi e ficcanti. Sul 5 a 3 però Fabio regala al pubblico un altro brivido, concedendo due palle break. Le annulla però pressando da fondo campo e chiude poco dopo al primo match point. Ora per lui, venerdì prossimo, Kevin Anderson. Due i precedenti, una vittoria per parte. Fognini ha vinto sul rosso in tre set nel 2011 a Montecarlo mentre Anderson ha vinto sull’erba del Queen’s in due set nel 2009. Contro il sudafricano sarà meglio non avere troppi cali di concentrazione.
L. Davis b. F. Pennetta (12) 6-4 7-6 (4) (Da Wimbledon, Stefano Tarantino)
Esce di scena la nostra nr.1 nel tabellone femminile.
Flavia Pennetta viene battuta dalla americana Lauren Davis in due set con il punteggio di 6-4 7-6 (4) e lascia in gara in campo femminile solo Camila Giorgi che domani affronterà l’altra americana, Alison Riske, in una sorta di rivincita Italia-Usa.
La Davis si è dimostrata un vero osso duro per la nostra giocatrice.
L’americana ha giocato una solidissima partita, sbagliando poco e impostando agli scambi un ritmo indiavolato, difendendo alla grande sulle accelerazioni di Flavia e mostrando un rovescio eccezionale.
Forse la Pennetta avrebbe dovuto cercare di variare di più i colpi, lavorare di più la palla, invece a lungo andare ha finito per metter sempre più in palla la sua avversaria, finendo spesso lei per prima fuori ritmo.
Comunque onore alla Davis, giocatrice davvero ostica sull’erba londinese, che al terzo turno troverà la cinese Peng.
Buon equilibrio nei primi 4 game del match, le due giocatrici giocano quasi a specchio, ottimo rovescio bimane, buona solidità nel servizio.
Nel quinto game però Flavia spreca un 30-0 di vantaggio sul suo servizio, la Davis entra un paio di volte bene con la risposta e si procura tre palle break. Sfrutta l’ultima con un bel rovescio incrociato e allunga sul 3-2 e servizio.
Non appena la Pennetta rallenta o accorcia i colpi l’americana le entra in campo con delle accelerazioni improvvise.
Flavia prova a fare quel che può, ma cede nuovamente la battuta nel settimo game.
La Davis serve per il set sul 5-2 ma qui Flavia ha una bella reazione, recupera uno dei due break e costringe l’avversaria ha servire nuovamente per il set sul 5-4 con molta pressione addosso.
Flavia arriva 3 volte alla parità, ma la Davis alla fine mette due ottime prime e porta a casa il primo set sul 6-4.
Probabilmente la Pennetta dovrebbe cercare più variazioni sul ritmo, arrotare e alzare la palla sul rovescio della Davis, ma l’azzurra non ha queste caratteristiche nelle sue corde ed allora l’unica cosa che può fare e provare a mettere continuamente sotto pressione l’avversaria.
Nel terzo game del secondo set Flavia però prende il break a zero e sembra consegnare la partita alla Davis.
Ma come nel primo set la brindisina mostra tutta la sua grinta, il quarto game è lunghissimo, si giocano 16 punti ed alla terza occasione Flavia centra il controbreak, 2 pari.
Sembra che l’azzurra possa ora prendere le sorti del match in mano, la Davis qualche cosa la sbaglia, ma rimane comunque ben presente a sé stessa e ribatte di tutto.
Il livello tecnico del match si alza, entrambe danno il meglio, si seguono i servizi, non ci sono più palle break e si arriva al tie break.
Sulla terrazza dietro il campo 18 c’è anche Fabio Fognini, che appollaiato segue la sua compagna e prova a spingerla verso il terzo set.
Ma non c’è nulla da fare, la Davis è un muro che rimanda tutto indietro.
L’americana scappa sul 3-2 e servizio, Flavia la riprende sul 3-4, ma poi sbaglia due rovesci non impossibili sul 4 pari.
Sul 6-4 la Davis ha due match point, le basta il primo, rovescio vincente e la claque americana può fare festa sul campo 18.