US Open donne, day 6: cade anche Kvitova, Bouchard costretta al terzo

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US Open donne, day 6: cade anche Kvitova, Bouchard costretta al terzo

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TENNIS US OPEN – Petra Kvitova perde in due set, doppio 6-4, da Aleksandra Krunic, numero 145 del mondo. Bouchard avanti con brivido. Delle top8, a questo punto, ne sono rimaste soltanto 3.

A. Krunic b. P. Kvitova 6-4 6-4 (da NY, Alberto Prestileo)

Anche la testa di serie numero 3 abbandona Flushing Meadows. Petra Kvitova, vincitrice dell’ultimo Wimbledon, ha perso in due set dalla serba Aleksandra Krunic. Un doppio 6-4 al termine di un’ora e 38 minuti in cui la numero 145 del mondo ha messo in mostra un gran tennis, sia dal punto di vista tecnico, sia da quello tattico. Krunic ha infatti letto perfettamente le difficoltà di movimento di Kvitova e l’ha quindi fatta correre da una parte all’altra del campo.

 

Nel primo set, la serba parte fortissimo: ottiene subito tre palle break che però non riesce a convertire. Alla quarta, invece, ci riesce grazie ad un errore gratuito di dritto dell’avversaria. Il vantaggio però dura poco, perché nel gioco successivo, Kvitova ottiene il contro break che riporta il punteggio in parità. La partita scivola via fino al nono game, quando la serba conquista un nuovo break, sfruttando un doppio fallo della ceca, troppo fallosa con il servizio. Krunic serve quindi per il set e dimostra di non soffrire la pressione.

Alla ripresa del gioco, la situazione varia: è la favorita numero 4 a brekkare nel primo game di servizio dell’avversaria, con ancora una volta decisivo un doppio fallo. Proprio come nel primo set, però, il vantaggio dura poco: Krunic si guadagna tre palle per l’1-1 e, alla terza, forza l’errore di Petra. Il set gira nuovamente in favore della ventunenne, capace di strappare il servizio una seconda volta alla bicampionessa di Wimbledon nel quinto gioco. Krunic deve, a questo punto, solo mantenere il servizio per portare a casa la partita. Nell’ottavo game, però, Kvitova torna in partita: chiamata a rete dalla palla corta della serba, il suo rovescio colpisce il nastro. Krunic arriva a colpire, ma il passante esce di pochissimo. La parità dura ancora una volta molto poco: sul 4-4 e servizio Kvitova, Aleksandra riesce a controbrekkare alla secondo occasione, andando quindi a servire per il match. Dopo un primo tentennamento sul 40-0, il braccio della serba non trema più: 6-4 6-4 in suo favore.

“Sono felicissima per la vittoria – dice nell’intervista post partita sul – Sono contenta per come ho giocato e voglio ringraziare il mio team, che mi ho sostenuto per tutto il tempo. Battere Petra per me è fantastico, la stimo e rispetto molto. È una grande giocatrice e sono felice di averla battuta!” Aleksandra ovviamente è la prima volta che raggiunge il quarto turno in un torneo dello Slam. In conferenza stampa, racconta poi di un aneddoto con Djokovic, suo connazionale:”Prima della partita con Madison (Keys, ndr), l’ho mandato via perché dovevo entrare in campo – racconta ridendo – Quando sono poi ci siamo rivisti, mi ha detto che lo devo sempre mandar via, basta che poi giochi bene e vinca.”

Per Petra Kvitova, invece, si tratta dell’ennesima delusione sui campi di Flushing Meadows.

Schermata

C. Dellacqua b. K. Pliskova 6-3 3-6 6-4 (Carlo Caccia Dominioni)

Flavia Pennetta non può certo lamentarsi del proprio sorteggio in questi US Open.

Dopo un terzo turno che più comodo non si poteva contro la modesta americana Gibbs,a quanto visto nella partita che doveva decretare la sua prossima avversaria, anche gli ottavi di finale saranno ampiamente alla sua portata.

Nel campo 17, un catino dove la temperatura è se possibile superiore che altrove, Pliskova e Dellacqua hanno dato vita a una partita altalenante e molto nervosa, in cui entrambe le giocatrici sono state pesantemente condizionate dall’importanza della posta in palio.

Come spesso accade nel tennis femminile, il match ha avuto un andamento a sprazzi, con la giocatrice australiana che ha inizialmente fatto valere la propria maggiore mobilità e solidità da fondo, portandosi avanti 6-3 3-2 e con due palle break che avrebbero potuto risultare decisive.

A quel punto la Dellacqua, vedendo il traguardo vicino, si irrigidiva e accorciava la gittata dei propri colpi, permettendo alla semovente ma potentissima ceca di prendere in mano il pallino dello scambio con randellate di diritto e di rovescio con cui portava a casa 4 game di fila e così il secondo set.

Il terzo set iniziava con una girandola di break fino all’allungo dell’australiana che serviva una prima volta per il match sul 5-2 e una seconda, con successo, sul 5-4.

Dellacqua è sicuramente giocatrice “calda”, curiosamente la terza giocatrice al proprio best ranking affrontata dalla brindisina in questo torneo, vero però che Flavia un match così lo dovrà vincere a tutti i costi.

Le altre partite:

Partita abbastanza liscia per la numero 1 del mondo al cospetto però di una Lepchenko che non era certo un’avversaria insormontabile. Preoccupa un po’ la resa al servizio di Serena, che ha fatto meno ace dell’avversaria e il fatto che abbia tirato meno vincenti dell’americana. Troppa la differenza tra le due, vedremo se la Kanepi saprà dirci di più. L’estone è stata protagonista di un match curioso, anche se capita abbastanza spesso nel tennis femminile vedere l’improvviso crollo di una delle due contendenti. Stavolta è toccato alla Suarez Navarro, che in vantaggio per 5 a 3 e servizio è riuscita a non fare più un game che uno e a cedere il passo all’avversaria.
Altro gran match invece per una Viktoria Azarenka che sembra ritrovata. La bielorussa, finalista qui lo scorso anno ma alle prese con i postumi di un infortunio, dopo aver perso il tiebreak del primo turno contro la giapponese Doi, ha concesso briciole alle avversarie. Anche la Vesnina non ha raccolto più di due game, e forse la Krunic ci ha tolto un gran match. Speriamo riesca a non fallire la “prova del nove”, la serba, e a regalarci un buon match.
Ekaterina Makarova ha invece disposto tranquillamente della kazakha Diyas e adesso attende la vincitrice dell’ultimo match del terzo turno femminile, quello tra l’attesissima Eugenie Bouchard e la Zahlavova Strycova.

(7) E. Bouchard b. (30) B. Zahlavova Strycova 6-2, 6-7(2), 6-4 (Vanni Gibertini)

In quello che tutti definiscono ormai il tennis dei vecchi, dove gli ultratrentenni sono ancora ultra-competitivi e sono gagliardamente in corsa per I titoli più importanti, il cartellone per la sessione serale della prima giornata del Labor Day weekend viene lasciata a due teenagers o quasi: Eugenie Bouchard (20 anni compiuti in febbraio) contro Barbora Zahlavova Strycova, e Nick Kyrgios (19 anni compiuti ad aprile) contro Tommy Robredo.

Nel suo secondo match consecutivo sotto le luci dei riflettori nell’immenso catino dell’Arthur Ashe, Eugenie Bouchard mette in mostra ancora una volta le titubanze che le avevano fatto rischiare la perdita di un set contro la Cirstea, ed anche il grande carattere e la compostezza nella tenuta in campo che con ogni probabilità le garantiranno una lunga e prosperosa carriera nel circuito femminile. Anche se forse non le basteranno per arrivare lontano in questo US Open 2014.
Dopo un primo set davvero anonimo (i commentatori della TV canadese si sono lasciati scappare “non sarà facile costruire gli highlights dopo questo set”) nel quale il vento ha infastidito non poco le protagoniste costringendole ad errori piuttosto grossolani, la Bouchard sembrava comunque abbastanza in controllo per poter portare a termine il compito senza troppi scossoni. Due break nei primi due game ed una veloce fuga della canadese sul 4-1 sembravano delineare un canovaccio piuttosto scontato per questo match, ma anche in questo relativamente semplice primo parziale si intuivano le inquietudini della bella ventenne di Montreal, che non riusciva a concretizzare una palla per il 5-1, rifiutandosi di capire come la Zahlavova Strycova servisse quasi sempre sulla riga centrale, quantomeno fin verso la metà del terzo set.
Il primo parziale andava comunque in cascina con un comodo 6-2 in 40’, ma subito dopo cominciavano i guai per la Bouchard: quattro gratuiti per regalare il break in apertura, cinque palle break non sfruttate nel gioco seguente, una effimera rimonta fino al 3-2, e sul 3-3 altri tre inspiegabili errori da fondo più il doppio fallo finale che lanciavano ancora la ceca al comando sul 4-3. La Zhlavova Strycova si era messa a servire in maniera decisamente più potente e continua, cercando la rete con maggiore convinzione e soprattutto sfruttando il suo dirittino incrociato quasi appoggiato con traiettoria alta ed ascendente per disturbare la presa molto chiusa di diritto della Bouchard. I nervi però non sono il punto di forza della bella Barbora, mentre lo sono certamente di Eugenie, che gioca molto meglio quando è in svantaggio di quando deve chiudere: dal 5-3 per la Zahlavova Strycova si passava sul 6-5 Bouchard, ma nel successivo tie break era la canadese a tremare, commettendo quattro errori gratuiti che la condannavano a cedere il primo set del torneo.

Da qui in poi il match si trasforma in dramma: Zahlavova Strycova sembra convinta e determinata, tiene i suoi servizi agevolmente, ed anche la Bouchard non le è da meno, soprattutto all’inizio. La ceca continua con l’alternanza delle discese a rete e di qualche sagace palla corta (molto importante quella che le ha dato il punto del 40-30 sul 5-6 del secondo set, quando era a due punti dalla sconfitta) mentre Eugenie appare sempre più stanca, ma facendo affidamento alla sua straordinaria “faccia da poker” ed al suo consolidato forcing da fondo ottiene il break per il 4-3 con tre vincenti, lo restituisce subito con altri due gratuiti sul 30-30 nel game successivo, ma si vede graziata dall’avversaria che sul 4-4 40-40, dopo uno splendido diritto vincente di Bouchard, sulla palla break commette l’ottavo doppio fallo del match, sottolineandolo con un sarcastico pollice alzato in direzione del suo angolo.

Certamente molto lontana dalla forma Slam mostrata nel resto della stagione, la Bouchard si arrampica comunque fino al quarto turno dove affronterà un’avversaria tosta come la Makarova, testa di serie n.17, ma può guardare al futuro con moderato ottimismo perché nel suo quarto di tabellone non ci sono più altre giocatrici nelle Top-10 dopo la sconfitta della Kvitova per opera della Krunic.

 

Tutti i risultati:

[11] Flavia Pennetta (Italy) b. Nicole Gibbs (USA) 6-4 6-0
[1]Serena Williams b. Varvara Lepchenko (USA) 6-3 6-3
Aleksandra Krunic (Serbia) b. [3] Petra Kvitova (Czech Republic) 6-4 6-4
[17] Elena Makarova (Russia) b. Zarina Diyas (Kazakhstan) 6-2 6-4
[29] Casey Dellacqua (Australia) b. Karolina Pliskova 6-3 3-6 6-4
Kaia Kanepi (Estonia) b. [15] Carla Suarez Navarro 7-5 6-0
Viktoria Azarenka (Belarus) [16] b. E. Vesnina 6-1, 6-1
Eugenie Bouchard (Canada) [7] b. Barbora Zahlavova Strycova [30] 6-2, 6-7(2), 6-4

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evidenza

Ufficiale: da quest’anno lo US Open in chiaro

SuperTennis trasmetterà l’ultimo Slam stagionale in chiaro gratuitamente, dopo oltre trent’anni

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Grandstand - US Open 2022 (foto Twitter @atptour)

Come già preannunciato la settimana scorsa, lo US Open torna in chiaro sulla televisione italiana dopo 34 anni. Il canale televisivo SuperTennis gestito dalla Federazione Italiana Tennis e Padel annuncia di aver trovato l’accordo con la United States Tennis Association (la federtennis statunitense) per acquistare in esclusiva tutti i diritti media dello US Open, in un accordo pluriennale. Nel comunicato si legge che: “SuperTennis trasmetterà i match più importanti sia in diretta che in differita nell’arco delle 24 ore, mentre, in aggiunta, la piattaforma digitale SuperTenniX darà ai tesserati FITP e ai propri abbonati la possibilità di vedere tutte le partite del torneo in streaming”.

SuperTennis è visibile sul canale 64 del digitale terrestre e sul canale 212 di Sky Sport. SuperTenniX è scaricabile da Google Play, Apple Store e Prime Video ed è visibile gratuitamente da tutti i tesserati FITP o a pagamento dai non tesserati. L’abbonamento costa 3,99 euro al mese o 34,99 all’anno.

“La Federazione Italiana Tennis e Padel prosegue nella sua politica di sviluppo attraverso la promozione del Grande Tennis nel nostro Paese – ha commentato il Presidente Angelo BinaghiDopo aver fondato, 15 anni fa, il canale SuperTennis, riportando così il nostro sport nelle case di tutti gli italiani, e dopo aver riaperto una finestra in chiaro su Wimbledon, siamo ora orgogliosi di mettere a disposizione di tutta la vasta platea degli appassionati tricolori un altro dei quattro tornei più importanti del mondo. Gli US Open sono una delle competizioni che di recente ci hanno regalato le migliori soddisfazioni, inclusa la storica finale del 2015 vinta da Flavia Pennetta su Roberta Vinci, e, qualora questa fresca tradizione venga riaffermata nei prossimi anni sotto gli occhi del grande pubblico televisivo nazionale, ritengo che SuperTennis possa così contribuire non solo a promuovere vieppiù il tennis ma anche a incentivare i nostri giocatori a migliorarsi e a guadagnare in popolarità”.

 

Kirsten Corio, Chief Commercial Officer, USTA: “SuperTennis ha dimostrato di essere una fidata casa dello sport in Italia. Con così tanti giocatori italiani in questa nuova generazione di astri nascenti, è il momento ideale per dare il via a questa nuova collaborazione. Non vediamo l’ora di iniziare il lavoro a fianco di SuperTennis, con il comune obiettivo di accrescere sempre più la visibilità dello US Open”.

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Flash

Jake Garner sarà il nuovo giudice arbitro dello US Open

L’ex giudice di sedia Jake Garner è stato nominato referee dello Slam newyorchese a partire da quest’anno

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Arthur Ashe Stadium - US Open 2021 (foto Twitter @usta)

L’ex giudice di sedia Jake Garner è stato nominato dalla USTA referee (giudice arbitro) dello US Open, un ruolo centrale nella conduzione dell’ultimo Slam dell’anno. A partire dall’edizione 2023, lo statunitense famoso per aver fatto infuriare Roger Federer (durante la finale dello US Open 2009, il campione svizzero contestò animatamente la sua decisione di concedere la verifica elettronica a Del Porto, nonostante la richiesta fosse giunta con un certo ritardo), si occuperà dei sorteggi dei tabelloni, della preparazione del programma giornaliero degli incontri e supervisionerà il lavoro dei suoi ormai ex colleghi arbitri.

Garner è stato giudice di sedia nella cerchia ristrettissima dei possessori del Gold Badge dal 2008 al 2016 e ha condotto ben 18 finali Slam, 4 finali di Coppa Davis, una finale di BJK Cup e la finale maschile dei giochi olimpici di Pechino 2008. In questi anni, ha svolto diversi ruoli (Senior Director, Professional Pathway, Officianting) per conto della USTA, la Federazione del tennis statunitense e l’anno scorso è stato assistente del referee dello US Open, Wayne McKewen che ha ricoperto questo ruolo nel 2021 e nel 2022, che, da quest’anno, sarà Grand Slam Supervisor.

 

“Jake è uno degli arbitri più noti e rispettati al mondo e abbiamo grande fiducia nelle sue capacità e, insieme a Melanie a Andrew, garantirà che lo US Open sia arbitrato ad alti livelli di professionalità e integrità” ha detto la direttrice del torneo Stacey Allaster. Melanie Tabb sarà l’assistente di Garner ed Andrew Walker sarà Chief Umpire del torneo.

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Flash

Il governo USA metterà fine allo stato d’emergenza COVID entro maggio. Via libera per Djokovic?

L’amministrazione Biden sta per approvare una legge per concludere lo stato d’emergenza sanitaria. Potrebbe essere rimosso l’obbligo di vaccinazione per i visitatori

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Novak Djokovic - 2021 US Open (Jed Jacobsohn/USTA)

Il parlamento statunitense sta considerando una proposta di legge chiamata “Pandemic Is Over Act” che si pone come obiettivo quello di mettere fine allo stato di emergenza sanitaria dichiarato quasi tre anni fa a causa dell’epidemia di COVID-19, il New York Times ha pubblicato nella serata di lunedì.

Questa proposta di legge e altre che sono anch’esse al vaglio dell’esecutivo creerebbero le condizioni per passare ad una nuova fase di controllo della pandemia che però non prevederebbe le misure straordinarie che sono state in vigore fino a questo momento. Una volta approvate queste norme, poi, il governo Biden ha lasciato intendere che non estenderà il formale stato di emergenza che al momento dovrebbe scadere il prossimo 11 maggio.

Tra le norme legate all’emergenza sanitaria c’è anche quella che prevede la presentazione del certificato vaccinale per tutti i non americani e non residenti negli USA che vogliano entrare nel Paese, norma che durante l’ultimo anno ha impedito al neo n. 1 del mondo Novak Djokovic di disputare i tre Masters 1000 che si disputano sul territorio statunitense (il BNP Paribas Open di Indian Wells, il Miami Open e il Western&Southern Open di Cincinnati) così come lo US Open a Flushing Meadows.

 

Il prerequisito è tutt’ora in vigore formalmente per tutti i visitatori stranieri che vogliono entrare nel Paese per via aerea, e sostanzialmente anche per chi entra via terra, nonostante la norma non venga ormai più fatta rispettare da qualche tempo ai posti di frontera tra gli USA e il Canada o il Messico. La norma è formalmente in vigore fino al 10 aprile prossimo, anche se naturalmente potrebbe essere estesa o revocata in ogni momento

Tuttavia anche se dovessero essere approvate le leggi per gradualmente rimuovere lo stato di emergenza sanitaria, non è automatico che anche le condizioni per poter entrare negli Stati Uniti come straniero verranno adeguate di conseguenza. È infatti consuetudine imporre condizioni molto più stringenti per gli stranieri che cercano di entrare sul territorio del proprio Stato di quelle che invece vengono imposte ai cittadini dello Stato stesso. In ogni caso, siccome gli USA sono uno dei pochi Paesi che ha mantenuto questo prerequisito che invece è stato fatto decadere in gran parte del pianeta, è verosimile pensare che ci potrebbe essere un adeguamento nel corso dei prossimi mesi che potrebbe spalancare le porte alla partecipazione di Djokovic almeno ai tornei estivi sul cemento americano, dato che sembra improbabile che le cose possano cambiare abbastanza velocemente da permettergli di essere ai nastri di partenza dei tornei del Sunshine Double in marzo.

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