TENNIS US OPEN – ottavi di finale: E. Makarova b. E. Bouchard 7-6, 6-4. L’intervista del dopo partita a Ekaterina Makarova. (Trad. di Yelena Apebe)

È la seconda volta in questa stagione estiva che accedi ai quarti di finale in uno Slam. A cosa devi questo traguardo?

Beh, mi sento piuttosto bene e in realtà mi sto divertendo a lottare in campo. Finalmente adesso mi piace come sto giocando. Sto bene fisicamente, dal punto di vista tecnico sta andando tutto bene e sono felice di essere di nuovo ai quarti.

Com’è stato giocare là fuori con il caldo e l’umidità?

Oggi le condizioni là fuori sono state durissime. C’era molta umidità ed è per questo che il mio gioco ha avuto alti e bassi. È sempre difficile giocare contro Bouchard perché è una giocatrice che corre molto. E’ dura competere contro di lei. Penso sia stato un buon match e sono felice di aver giocato un po’ più aggressiva alla fine del primo e del secondo set.

Cosa ti è passato per la mente quando ha chiamato il MTO nel secondo set?

In realtà tra me e me l’ho ringraziata (sorridendo) perché anche io ero stanca. Mi è stato utile perché ho avuto il tempo di riprendermi e usare qualche borsa del ghiaccio per rinfrescarmi.

Hai molto successo anche nel doppio. Quali sono gli aspetti del doppio che ti sono utili nel singolare?

Gioco il doppio con Elena Vesnina già da molto tempo e visto che siamo molto amiche ci divertiamo molto in campo. Per me è divertente e mi dà la possibilità di allenarmi sulle risposte e sul servizio. Ad esempio mi è utile per allenarmi sulle volèe, perché nel singolare ho bisogno di scendere più volte a rete. Io ed Elena vogliamo qualificarci per il torneo di Singapore. Siamo state l’anno scorso e ci è piaciuta moltissimo l’atmosfera che si respira in questo torneo, perciò vogliamo ritornarci quest’anno.

Quest’anno molte tenniste diverse tra loro sono riuscite ad accedere ai quarti di finale dei quattro tornei Slam. Cosa ne pensi del tennis femminile in questo momento?

Tutte stanno giocando un ottimo tennis e sono in forma fisicamente. In realtà penso che ora come ora tutte potrebbero vincere un torneo Slam. In questo momento tutte possono battere tutte.

Sei riuscita a battere alcune giocatrici Top 10 negli Slam. Ti approcci diversamente ai match di un torneo Slam rispetto a tutti gli altri?

Non so cosa cambi in uno Slam rispetto che negli altri tornei. Forse negli Slam sono più motivata. Lo stesso discorso vale per i Giochi Olimpici. Forse nei tornei minori non ho la stessa determinazione che invece sento di avere negli Slam. Penso che sia per questa motivazione che riesco a battere anche le Top player.

Negli ultimi due major sei stata l’ultima russa ad essere rimasta in tabellone; prima hai menzionato le Olimpiadi. Quanta importanza ha per te essere l’ultima russa rimasta a rappresentare il tuo paese agli US Open?

E’ importantissimo per me perché amo la mia patria. In realtà, da una parte sono felice e dall’altra dispiaciuta per essere l’ultima russa rimasta. E’ brutto sapere che le altre ragazze sono già uscite.

Ogni anno diventi sempre più solida. Ti piace come vieni trattata dai media? Vorresti essere un po’ più sotto i riflettori come alcune star, o preferisci stare nell’ombra? Pensi che qualcuno non ti consideri abbastanza?

Penso che preferisco restare nell’ombra (ridendo). No, non intendo dire che non mi piace la fama. È sempre bello sentirsi fare i complimenti da qualcuno. Ma io, in un certo senso, preferisco stare nel mio mondo.