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WTA Pechino: Kvitova-Sharapova, la finale vale la 2° posizione mondiale

TENNIS WTA PECHINO – La tennista ceca centra la seconda finale consecutiva battendo in 3 durissimi set una ottima Stosur (6-3 5-7 6-2), che spreca troppo (3/16 il suo bilancio sulle palle break). In finale troverà Maria Sharapova alla sua prima finale stagionale sul cemento
Petra Kvitova la spunta al termine di una lunga battaglia, batte in 3 sofferti set Sam Stosur (sconfitta per la 7° volta su 8 sfide) e si guadagna la seconda finale consecutiva dopo quella vittoriosa della scorsa settimana a Wuhan (sono 8 le vittorie consecutive della nr.3 del mondo), la quarta dell’anno (tutte vinte le altre, oltre Wuhan ricordiamo anche New Haven e Wimbledon), la 19° in carriera (14-4 il suo ruolino di marcia in quelle giocate).
Ma mai come oggi la tennista ceca ha barcollato di fronte ad una Sam Stosur che era arrivata in semifinale al China Open senza nemmeno perdere un set e che ha giocato una grandissima partita, soprattutto nel secondo set, dove è stata quasi perfetta.
Unico neo per l’australiana le troppe palle break sprecate (ben 13 su 16) che avrebbero sicuramente cambiato l’andamento del match.
C’è voluta tutta la grinta e la voglia di vincere della Kvitova e l’immancabile passaggio a vuoto nel momento cruciale della sua avversaria per consentire alla ceca di chiudere dopo 2 ore e 21 minuti con il punteggio di 6-3 5-7 6-2.
Il match inizia all’insegna degli strafalcioni e degli errori.
La Kvitova commette ben due doppi falli nel game d’apertura e cede la battuta, la Stosur replica con un doppio fallo nel game seguente e consente l’immediato controbreak.
La Kvitova sembra destarsi e prendere il comando delle operazioni, altro break nel quarto gioco per salire 3-1, ma la Stosur non ha alcuna intenzione di lasciare campo libero all’avversario, altro controbreak immediato propiziato da una gran risposta di diritto.
L’australiana soffre però molto al servizio, si salva nel sesto game (18 punti giocati, 3 ace e 3 palle break annullate), impatta sul 3 pari ma poi cede il passo nel turno di battuta seguente quando la nr.3 del mondo approfitta delle poche prime della Stosur e con un diritto vincente firma l’allungo decisivo sul 5-3.
La ceca chiude infatti senza problemi il primo set sul 6-3, entrambe le semifinaliste fanno registrare un saldo negativo nel bilancio vincenti-gratuiti, chiaro segnale di un parziale non tecnicamente eccelso.
Inizia a piovere, le giocatrici rientrano negli spogliatoi, si chiude il tetto, pausa di una trentina di minuti.
Al rientro in campo gli equilibri in campo sembrano cambiati, la Stosur non soffre mai al servizio, gioca di rovescio come forse mai ha fatto in carriera, mentre la Kvitova appare stanca, si muove male, soffre maledettamente alla battuta.
La tennista australiana ha 2 palle break nel secondo game e ben 4 nel quarto, ma la sua avversaria con grandissima caparbietà (ed un po’ di fortuna) riesce ad annullarle tutte.
Dal 2 pari si seguono tranquillamente i servizi, sul 6-5 la Kvitova serve per rimanere nel set.
La tennista ceca (solo 4 punti alla risposta in tutto il secondo parziale) è costretta ad annullare un primo set point (gratuito di diritto della Stosur) sul 30-40, spreca poi una palla del 6 pari ed infine capitola quando sulla seconda palla set dell’avversaria tira un diritto fuori.
Si va al terzo e la Stosur sembra poter prendere in mano il match, tanto più che proprio in apertura si procura subito 3 palle break consecutive per andare sul 2-0.
Ma qui cambia di nuovo la partita, la Kvitova aggiusta il mirino della battuta, rimonta dallo 0-40 e impatta sull’1-1.
La Stosur accusa un leggero calo, sente di aver buttato all’aria una grossa occasione e subisce il ritorno dell’avversaria.
Nel quinto game l’australiana sbaglia infatti ben 5 diritti e concede il break alla ceca, la quale ringrazia, ritrova un minimo di forze, azzanna la partita e la chiude dopo un nuovo break nel settimo gioco, con l’ottavo ace del match (ma anche 8 doppi falli per lei) per il 6-3 5-7 6-2 finale.
Certo ora bisognerà vedere quante energie avrà ancora Petra domani nella finale contro Maria Sharapova (ceca in svantaggio 2-5 contro la russa).
La russa contrariamente alla ceca non ha dovuto faticare nella sua semifinale, vinta 6-0 6-4 su Ana Ivanovic. Nel quarto confronto stagionale tra le due, Sharapova ha messo in campo una supremazia che non era venuta fuori nei precedenti tre confronti di questo 2014: uno vinto in tre a Stoccarda e due persi tra Roma e Cincinnati. Una supremazia forse incentivata dalle polemiche scoppiate durante il loro ultimo match, in cui Sharapova si era lamentata per un medical time out chiamato dalla serba poi uscita vincitrice dal campo. Una sconfitta mal digerita, che una rabbiosa Sharapova voleva certamente vendicare.
Partita all’arrembaggio al cospetto di una timida Ivanovic, la russa è sembrata da subito decisa a non indietreggiare di un centimetro e a prendere il comando delle operazioni. In men che non si dica Sharapova si ritrova 3-0, complici i tanti errori e pochi vincenti – uno solamente in tutto il primo parziale – della serba, messa costantemente sotto pressione. Neanche le tre palle break avute nel quarto game bastano alla Ivanovic per sbloccarsi ed entrare in partita. La Sharapova continua a martellare da fondo, mentre continua il momento no della serba nonostante le diverse occasioni avute per rompere il ghiaccio. Nel quinto gioco, come nel terzo, arriva a palla game ma cede per la terza volta la battuta, causa un doppio fallo ed un rovescio lungolinea in rete. Senza batter ciglia, Sharapova completa la lezione impartita alla Ivanovic in appena 31 minuti: 6-0, il primo inflitto dalla russa alla serba in carriera.
La straripante Sharapova del primo set cala leggermente nelle fasi iniziali della seconda frazione, merito anche della Ivanovic che non ci sta a perdere così malamente. Perso un brutto primo game al servizio, Ivanovic reagisce infilando un parziale di otto punti a uno. Per la prima volta nel match passa a condurre, avanti 2-1. Inesorabilmente salgono il numero dei vincenti messi a segno dalla serba: sono nove quando siamo sul 4-4. Ma Sharapova fiuta che il momento buono per il break; la Ivanovic si disunisce e per un momento torna quella del primo set: impotente e fallosa dinanzi alla veemenza col quale la russa opera il break del 5-4. Il finale è al cardiopalmo. Dacché aveva messo a segno tre ace nell’ottavo game, la Sharapova commette tre doppi falli al momento di servire per il match concedendo due break point alla Ivanovic per rientrare nel match: con grande personalità, la russa li annulla. Arriva il primo match point, che non va a segno. E’ bagarre. Ivanovic sciupa una terza palla break, Sharapova un secondo match point sul quale commette il quarto doppio fallo del game. Ormai il pubblico sussurra anche quando la Sharapova sbaglia la prima. Un terzo match point se ne va. Sono momenti concitati nei quali accade di tutto. Sharapova mette largo prima un dritto e poi un rovescio che le costa il break. Non fosse altro che l’Hawk Eye chiamato dalla russa inverte la decisione del giudice di linea, mostrando come la palla sia buona. Proprio mentre la Ivanovic si accinge a servire. La serba sorridente torna in risposta, ma ci sarà ben poco da ridere. L’ace piazzato da Sharapova vale il quarto match point, che è quello buono: il dritto in avanzamento della Ivanovic è largo. Sharapova può tirare un sospiro di sollievo e domani contro Petra Kvitova la sua prima finale sul cemento da Miami 2013 sarà uno spareggio: chi vince da lunedì sarà la nuova numero 2 del mondo.
WTA Pechino, semifinali:
P.Kvitova (3) b. S. Stosur 6-3 5-7 6-2
M. Sharapova (4) b. A. Ivanovic (9) 6-0 6-4
Flash
Wimbledon, il day after di Tan: dà forfait in doppio e la compagna non la prende bene
Dopo la vittoria su Serena Williams, Harmony Tan ha rinunciato all’impegno con Korpatsch. La tedesca: “Si deve scusare”

Difficilmente quanto successo in questa giornata di oggi avrà ridotto la sua gioia, ma non è stato un risveglio facile per Harmony Tan. La francese di origi cinesi e vietnamiti avrà probabilmente pensato come prima cosa che non era stato un sogno: ha davvero battuto Serena Williams sul centrale di Wimbledon. Poi avrà iniziato a percepire qualche scricchiolio proveniente dal suo corpo, qualche muscolo più affaticato del solito: il match di ieri sera, durato 3 ore e 10 minuti, è stato infatti il più lungo della sua carriera (il suo precedente record era di 2 e 47). Dopo essersi consultata con il suo team, all’ora di pranzo Harmony ha preso il suo smartphone e ricercato nella rubrica il nome Tamara Korpatsch. È – anzi, avrebbe dovuto essere – la sua compagna di doppio per questo Wimbledon. Le ha mandato un messaggio per informarla che non era nelle condizioni per giocare il loro incontro di primo turno contro Olaru/Kichenok.
Tamara non l’ha presa bene, tutt’altro. Ha dovuto rinunciare al suo primo Slam in doppio e a circa 7 mila euro – che male non fanno. Soprattutto alla tedesca, che lunedì ha perso in singolare al terzo set contro Watson, non sono piaciuti il modo e la motivazione scelti da Tan per avvisarla. Nella comunicazione ufficiale della direzione arbitrale del torneo si parla di “infortunio alla coscia”. Korpatsch ha riferito sulla sua pagina Instagram che nel messaggio ricevuto da Tan, quest’ultima le ha detto che non sarebbe stata in grado di correre dopo il match di ieri. La tedesca non ha nascosto la sua rabbia e non si è trattenuta: “Se sei a pezzi il giorno dopo aver giocato una partita di tre ore, non puoi competere a livello professionistico” – ha detto, aggiungendo che in un’occasione a lei è capitato di restare in campo per 6 ore e mezza in una giornata e di giocare un incontro di singolare in quella successiva.
Inoltre, secondo Tamara non è stato giusto che la francese l’abbia informata così tardi: non in mattinata, ma solo intorno alle 14 locali, a un paio d’ore dall’inizio del loro incontro. La tedesca ha rincarato la dose così: “Mi ha chiesto lei di giocare in doppio insieme prima del torneo, non io”. E ha poi glissato con un “mi deve delle scuse”.
Domani Tan giocherà per la terza volta in carriera un match di secondo turno in uno Slam. E con Sorribes Tormo potrebbe anche non servire un’impresa per proseguire la corsa. Contro Serena, la francese ha infatti dimostrato di avere un gioco – per certi versi vintage – che si adatta bene all’erba. A questo punto c’è però l’incognita proveniente dalle sue condizioni fisiche. La scelta di rinunciare al doppio per riposare le sarà sufficiente per giocarsela contro la spagnola o il problema alla coscia è serio? Di sicuro, il risentimento di Korpatsch non verrebbe meno se si ritrovasse a vedere la sua ormai ex compagna in ottima salute nella partita di domani.
evidenza
WTA Ranking: Jabeur n.2 con soli 4340 punti. È un’anomalia?
Ons Jabeur raggiunge per la prima volta in carriera il n.2 del ranking. Le sono sufficienti 4340 punti, che, prima della pandemia, corrispondevano a posizioni di classifica più arretrate. Kvitova e Garcia macinano posizioni

Ci siamo. Parte oggi una delle edizioni più controverse dei Championships. Come tutti ormai sanno, non saranno presenti gli atleti di nazionalità russa e bielorussa e non saranno assegnati punti in classifica per questo slam. Pertanto, il Rothesay International Eastbourne e il Bad Homburg Open presented by Engel & Voelkers sono stati le ultime occasioni di guadagnare punti per le “erbivore” nella già breve stagione sul verde. E proprio un’erbivora DOC si è aggiudicata il WTA 500 di Eastbourne: Petra Kvitova torna a vincere un torneo su questa superficie dal lontano successo a Birmingham 2018. Sconfitta nettamente in finale la campionessa uscente Jelena Ostapenko, che aveva avuto ragione nel match precedente della nostra Camila Giorgi. Il WTA 250 di Bad Homburg, invece, è stato vinto da una rediviva Caroline Garcia che ha battuto, in tre set, Bianca Andreescu, tornata in finale, seppur in un torneo “minore”, dopo quella di Miami 2021. Andiamo a vedere come questi risultati hanno influito sulla classifica di oggi 27 giugno 2022.
LA CLASSIFICA WTA DI TENNIS AGGIORNATA
Classifica WTA | Variazione | Giocatrice | Tornei | Punti |
1 | 0 | Iga Swiatek | 16 | 8576 |
2 | +1 | Ons Jabeur | 19 | 4340 |
3 | -1 | Anett Kontaveit | 20 | 4306 |
4 | 0 | Paula Badosa | 25 | 4245 |
5 | 0 | Maria Sakkari | 21 | 4205 |
6 | 0 | Aryna Sabalenka | 20 | 4046 |
7 | 0 | Karolina Pliskova | 17 | 3777 |
8 | 0 | Danielle Collins | 19 | 3255 |
9 | 0 | Jessica Pegula | 17 | 3156 |
10 | 0 | Garbiñe Muguruza | 20 | 3015 |
11 | 0 | Emma Raducanu | 23 | 2952 |
12 | 0 | Coco Gauff | 17 | 2886 |
13 | 0 | Daria Kasatkina | 21 | 2645 |
14 | +1 | Barbora Krejcikova | 17 | 2593 |
15 | +1 | Leylah Fernandez | 22 | 2590 |
16 | +1 | Belinda Bencic | 19 | 2585 |
17 | -3 | Jelena Ostapenko | 19 | 2431 |
18 | +1 | Simona Halep | 19 | 2315 |
19 | -1 | Angelique Kerber | 15 | 2199 |
20 | 0 | Victoria Azarenka | 15 | 2086 |
21 | +1 | Veronika Kudermetova | 22 | 2045 |
22 | +1 | Jil Teichmann | 24 | 2023 |
23 | -2 | Elena Rybakina | 23 | 1990 |
24 | 0 | Madison Keys | 19 | 1964 |
25 | 0 | Amanda Anisimova | 18 | 1840 |
26 | +5 | Petra Kvitova | 21 | 1795 |
27 | -1 | Camila Giorgi | 21 | 1787 |
28 | +1 | Beatriz Haddad Maia | 37 | 1782 |
29 | -2 | Martina Trevisan | 35 | 1744 |
30 | -2 | Ekaterina Alexandrova | 22 | 1706 |
31 | -1 | Elise Mertens | 22 | 1615 |
32 | 0 | Sorana Cirstea | 24 | 1430 |
33 | 0 | Yulia Putintseva | 22 | 1420 |
34 | +2 | Anhelina Kalinina | 33 | 1417 |
35 | -1 | Aliaksandra Sasnovich | 23 | 1411 |
36 | -1 | Alison Riske-Amritraj | 24 | 1381 |
37 | +7 | Alizé Cornet | 23 | 1311 |
38 | +1 | Kaia Kanepi | 23 | 1297 |
39 | -2 | Shelby Rogers | 26 | 1296 |
40 | -2 | Elina Svitolina | 17 | 1270 |
41 | 0 | Shuai Zhang | 34 | 1240 |
42 | 0 | Naomi Osaka | 11 | 1235 |
43 | 0 | Irina-Camelia Begu | 21 | 1234 |
44 | +1 | Ajla Tomljanovic | 23 | 1221 |
45 | -5 | Sara Sorribes Tormo | 22 | 1221 |
46 | 0 | Alison Van Uytvanck | 27 | 1215 |
47 | 0 | Liudmila Samsonova | 26 | 1210 |
48 | 0 | Sloane Stephens | 17 | 1190 |
49 | 0 | Marketa Vondrousova | 17 | 1182 |
50 | 0 | Mayar Sherif | 40 | 1175 |
Questa è la classifica delle prime cinquanta. Ricordiamo che oggi uscivano, tra gli altri, i punti del Viking International di Eastbourne 2021 e del Bad Homburg Open presented by Engel & Volkers 2021. Possiamo notare che:
- In top10, come abbiamo anticipato, Ons Jabeur è la nuova n.2 del ranking. Approfittando del forfait a Eastbourne di Anett Kontaveit (-1, n.3), che nel 2021 aveva raggiunto la finale, la tunisina diventa la prima atleta di origine africana ad arrivare così in alto in classifica, ritoccando un record già stabilito da lei una settimana fa. La sua permanenza al n.2 durerà poco. A Jabeur usciranno i punti dei quarti a Wimbledon 2021, e scenderà ineluttabilmente al n.5 tra due settimane, superata di nuovo da Kontaveit ma anche da Maria Sakkari e Paula Badosa. In un commento al mio articolo della settimana scorsa si evidenziava come sino a pochi anni fa servisse un punteggio molto più alto per arrivare in top5. E in effetti, è vero che, ad esempio, nel 2019, prima di Wimbledon, con 4340 punti Jabeur sarebbe stata n.8. La ragione principale di questa “anomalia” è stato il ritiro di Ashleigh Barty, che ha portato con sé migliaia di punti che non sono stati ridistribuiti, ovviamente. Approssimativamente, possiamo vedere che la differenza tra la somma dei punti delle prime dieci nel 2019 e quella della top10 di oggi è di circa 7100 punti, che corrisponde, all’incirca, al vuoto lasciato dall’australiana. Tuttavia, questa situazione meriterebbe un approfondimento perché potrebbero anche esserci altre ragioni da prendere in considerazione. Non possiamo infatti ignorare che al ritiro della n.1 nel pieno della carriera si sono aggiunte le crisi di atlete potenzialmente di vertice, come Osaka e Andreescu, e di alcune delle “senatrici” del circuito (Halep, Muguruza e Pliskova). E dopo Wimbledon, la classifica sarà ancora più livellata verso il basso: ad esempio a Emma Raducanu saranno sufficienti poco più di 2700 punti per diventare n.10.
- In top20, scende di tre posti Jelena Ostapenko (n.17) che non si è confermata a Eastbourne. Un posto in meno anche per Angelique Kerber (-1, n.19), sconfitta nei quarti in Germania, dove era la campionessa in carica.
- Per quanto riguarda le posizioni dalla n.21 alla n.50, Veronika Kudermetova (+1, n.21) segna il best ranking, e si porta a un passo dalle venti. Cinque posti in più per Petra Kvitova, che scalza dal n.26 la nostra Giorgi (-1, n.27). Solo una posizione guadagnata per Beatriz Haddad Maia (n.28), ma sufficiente per ritoccare il best ranking. La semifinale di Bad Homburg frutta invece ad Alizé Cornet (n.37) ben 7 posti in più.
- Alle spalle delle migliori cinquanta, le atlete in maggior progresso sono Caroline Garcia (+20, n.55), Bianca Andreescu (+8, n.56), Donna Vekic (+11, n.82), Harriet Dart (+9, n.94), per la prima volta nelle cento, e Lesia Tsurenko (+13, n.101), che si riaffaccia alle porte della top100
LE ATLETE CHE PERDONO MAGGIORMENTE TERRENO
Non sono molte le atlete in grosse difficoltà. Segnaliamo Sara Sorribes Tormo (-5, n.45), Katerina Siniakova (-16, n.79), finalista a Bad Homburg 2021, e Dalma Galfi (-8, n.89), che dilapida i punti conquistati una settimana fa con la vittoria all’ITF di Ilkey.
LA CLASSIFICA WTA DELLE TENNISTE ITALIANE
È una settimana dominata dal segno meno per le nostre connazionali. Perdono posizioni sia Camila Giorgi (-1, n.27), nonostante la semifinale in Inghilterra (ma sale di 19 posti nella RACE), sia Martina Trevisan (-2, n.29), che diventerà n.1 d’Italia dopo Wimbledon. Jasmine Paolini (+1, n.72) supera di nuovo Lucia Bronzetti (-1, n.73). Quattro posti in più per Sara Errani (n.161), mentre retrocedono pesantemente Cristiana Ferrando (-11, n.272), Camilla Rosatello (-22, n.301) e Bianca Turati (-9, n.409).
Classifica WTA | Variazione | Giocatrice | Tornei | Punti |
27 | -1 | Camila Giorgi | 21 | 1787 |
29 | -2 | Martina Trevisan | 35 | 1744 |
72 | +1 | Jasmine Paolini | 28 | 884 |
73 | -1 | Lucia Bronzetti | 41 | 875 |
119 | -2 | Elisabetta Cocciaretto | 21 | 557 |
161 | +4 | Sara Errani | 27 | 405 |
182 | +4 | Lucrezia Stefanini | 43 | 362 |
234 | 0 | Federica Di Sarra | 29 | 299 |
272 | -11 | Cristiana Ferrando | 29 | 247 |
278 | +2 | Giulia Gatto-Monticone | 28 | 234 |
301 | -22 | Camilla Rosatello | 31 | 215 |
321 | +1 | Martina Di Giuseppe | 40 | 203 |
379 | +1 | Lisa Pigato | 30 | 146 |
393 | -5 | Anna Turati | 26 | 143 |
409 | -9 | Bianca Turati | 27 | 131 |
410 | -1 | Stefania Rachel Rubini | 26 | 130 |
422 | +1 | Deborah Chiesa | 22 | 124 |
439 | -1 | Angelica Moratelli | 31 | 116 |
445 | -3 | Nuria Brancaccio | 30 | 115 |
474 | +4 | Jessica Pieri | 24 | 100 |
NEXT-GEN RANKING: LE GIOVANI TENNISTE IN ASCESA
Marta Kostyuk si riappropria del n.6, sorpassando Diane Parry. Sono stazionarie tutte le altre posizioni del Next Gen ranking, la classifica delle giocatrici nate dopo il 1° gennaio 2002.
Posizione | Variazione | Giocatrice | Anno | Classifica WTA |
1 | 0 | Emma Raducanu | 2002 | 11 |
2 | 0 | Cori Gauff | 2004 | 12 |
3 | 0 | Leylah Fernandez | 2002 | 15 |
4 | 0 | Qinwen Zheng | 2002 | 52 |
5 | 0 | Clara Tauson | 2002 | 53 |
6 | +1 | Marta Kostyuk | 2002 | 76 |
7 | -1 | Diane Parry | 2002 | 77 |
8 | 0 | Daria Snigur | 2002 | 130 |
9 | 0 | Elina Avanesyan | 2002 | 133 |
10 | 0 | Linda Noskova | 2004 | 142 |
LA RACE
Jelena Ostapenko sale di quattro posti e si posiziona la n.13. Entra in top20 Beatriz Haddad Maia (+3, n.20). Ci sono interessanti movimenti alle spalle della top20: Petra Kvitova (+17, n.22), Caroline Garcia (+26, n.36), Bianca Andreescu (+18, n.40) e Camila Giorgi (+19, n.41).
Posizione | Variazione | Giocatrice | Tornei | Punti |
1 | 0 | Iga Swiatek | 10 | 7290 |
2 | 0 | Ons Jabeur | 12 | 2990 |
3 | 0 | Coco Gauff | 12 | 2262 |
4 | 0 | Jessica Pegula | 11 | 2232 |
5 | 0 | Maria Sakkari | 13 | 2182 |
6 | 0 | Daria Kasatkina | 13 | 2071 |
7 | 0 | Paula Badosa | 13 | 2008 |
8 | 0 | Belinda Bencic | 12 | 1816 |
9 | 0 | Veronika Kudermetova | 13 | 1783 |
10 | 0 | Danielle Collins | 7 | 1756 |
11 | 0 | Madison Keys | 12 | 1678 |
12 | 0 | Simona Halep | 11 | 1661 |
13 | +4 | Jelena Ostapenko | 12 | 1572 |
14 | -1 | Aryna Sabalenka | 14 | 1538 |
15 | 0 | Amanda Anisimova | 11 | 1516 |
16 | -2 | Anett Kontaveit | 9 | 1496 |
17 | -1 | Ekaterina Alexandrova | 13 | 1316 |
18 | 0 | Martina Trevisan | 11 | 1227 |
19 | 0 | Elena Rybakina | 14 | 1208 |
20 | +3 | Beatriz Haddad Maia | 13 | 1201 |
Flash
WTA Bad Homburg: Garcia in rimonta batte Andreescu, il titolo è suo
L’ex top10 Caroline Garcia recupera set e break per battere Bianca Andreescu; primo titolo in 3 anni e terzo su erba.

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C. Garcia b. B. Andreescu 6-7(5) 6-4 6-4
La francese Caroline Garcia, attuale n.75 del mondo, supera dopo due ore e 47 minuti di gran lotta la canadese n.64 Bianca Andreescu per 6-7(5) 6-4 6-4, vincendo il titolo 250 tedesco Bad Homburg Open presented by Engel & Voelkers.
Garcia è risalita da un set e da un break sotto contro la vincitrice degli US Open 2019 Bianca Andreescu, arrivando vincere il suo primo titolo WTA in singolo in tre anni, l’8° della carriera, anche se lei e la connazionale Kristina Mladenovic avevano collaborato per vincere il loro secondo titolo di doppio al Roland Garros all’inizio di questo mese. Andreescu era in vantaggio 7-6(5), 4-2 prima che Garcia vincesse quattro game consecutivi riuscendo a pareggiare il conto dei set, ed era anche in vantaggio di 2-0 nel terzo.
Il tabellone completo del torneo
Nell’ultimo game del match Caroline ha mantenuto il servizio da 0-30, e grazie all’arma del dritto ha battuto una comunque ottima e meritevole di applausi Andreescu. Entrambe le tenniste hanno dato tutto in campo e le fasciature alle cosce e alle spalle certificano il grande impegno profuso.
Garcia ora ha in bacheca tre titoli sull’erba, avendo già trionfato a Maiorca nel 2016 e a Nottingham nel 2019. In precedenza ha salvato il match point battendo la connazionale Alizé Cornet in semifinale, e ora per le grande fiducia in vista del primo turno di Wimbledon contro la wild card britannica Yuriko Miyazaki n.206, 26 anni.
Andreescu stava tentando di vincere il suo primo titolo dal suo famoso trionfo a New York tre anni fa. Non aveva perso un set sulla strada per la finale, eliminando la testa di serie numero 7 e semifinalista del Roland Garros Martina Trevisan nel Round 1 e eliminando Daria Kasatkina nei quarti di finale. Ha anche ricevuto un walkover dalla testa di serie numero 4 Simona Halep in semifinale, poiché l’ex numero 1 del mondo si è ritirata per un infortunio al collo.