TENNIS – Il 22 Novembre 1943 nasceva Billie Jean King, una delle donne simbolo del tennis, dello sport e della lotta sociale non solo negli Stati Uniti. 71 dunque le candeline per lei ma lo spirito resta indomito…

Oggi oltre al compleanno di Boris Becker, il tennis festeggia i 71 anni di Billie Jean Moffitt, nota a tutti gli appassionati come Billie Jean King.

Nata nel 1943 a Long Beach, chiuderà la carriera ben oltre i 40 anni (nel 1983 il singolare e nel 1990 il doppio) con 20 Wimbledon (6 singolari, 10 doppi femminili e 4 doppi misti, record condiviso con Martina Navratilova ), 129 titoli di cui 84 durante l’era Open, 12 slam nel singolare e 16 slam di doppio, mancando però il titolo in Australia, nel suo palmares anche 7 Fed Cup vinte con la squadra statunitense.

Billie Jean King è stata anche e soprattutto la portabandiera della battaglia dei sessi; una battaglia in tutti i sensi: sul campo contro Bobby Riggs vinta con il punteggio di 6-4 6-3 6-3 nel 1973, e per i pari diritti tra tornei femminili e maschili, vinta anch’essa nel 1973. Per la prima volta, infatti, un grande torneo come lo US Open offre lo stesso premio in denaro al vincitore maschile e a quello femminile, è il segno del cambiamento, il risultato di anni di lotte finalmente vinte.

L’impegno della King per il tennis e con il tennis è quindi stato totale, fino ad arrivare alla nascita della Women’s Tennis Association, di cui è fondatrice. Il tutto condito da una vita piuttosto difficile: l’aborto, la presa di coscienza della propria omosessualità dichiarata poi pubblicamente nel 1981 e la presa di posizione forte su temi caldi che in quegli anni spaccavano l’opinione pubblica, come appunto il diritto all’aborto o la lotta all’AIDS.

Billie Jean King è stata una grande tennista ma quello che ha fatto per il tennis e per i diritti delle sportive è stato così grande da superare ogni suo titolo vinto in carriera.

LA STORIA DI BILLIE JEAN KING (Alessandro Mastroluca)
LA BATTAGLIA DEI SESSI (Ubaldo Scanagatta)