Australian Open interviste, Nadal: “La vittoria è tutto nello sport”

Interviste

Australian Open interviste, Nadal: “La vittoria è tutto nello sport”

Pubblicato

il

Rafael Nadal dopo la sua prima vittoria nel 2015 all'Open d'Australia
 

Australian Open: Nadal b. Youzhny 6-3 6-2 6-2. L’intervista del dopo partita a Rafael Nadal

È stato un match più facile di quanto pensassi?
Sicuramente. È un risultato molto positivo per me. Prima del primo match hai sempre dei dubbi, specialmente nella situazione in cui sono arrivato io. Non è mai facile, ma per me è stato un match importante. Ogni match è importante per me ora. É stata una vittoria facile che mi dà molta fiducia.

Quanto è importante la forza mentale quando torni da una pausa per infortunio?
La cosa più importante è accetterà ogni sfida, perché alla fine sai che non sarai al 100% dopo le settimane e i mesi in cui non hai potuto allenarti e giocare. Devi solo accettare la situazione. Comprendere che sarai un po’ più lento, un po’ fuori ritmo. Puoi allenarti molto e credo di essermi allenato abbastanza e con la giusta attitudine ma alla fine quello che ti serve è giocare partite. Non puoi giocare col giusto spirito competitivo in allenamento perché hai bisogno di sentire la competizione. L’unico modo è giocare partite ed è per questo che questa vittoria è così importante e ogni volta che scendo in campo è un aiuto per tornare al livello a cui voglio arrivare.

Cosa sai del tuo prossimo avversario, Tim Smyczek?
Non lo conosco molto bene. Ad ogni modo per me tutti gli avversari, specialmente adesso, sono pericolosi. Quindi devo scendere in campo con lo stesso spirito di oggi, cercando di essere concentrato e giocare come oggi, avendo rispetto del mio avversario. Penso di aver fatto delle cose buone oggi e sto cercando di migliorare negli aspetti dove penso di dover migliorare di più.

Mikhail ha dichiarato che tu puoi essere molto pericoloso nella seconda settimana. Il match di oggi ha cambiato la tua opinione sulle tue chance qui?
No, quello che ho detto l’altro giorno è vero. Ho giocato un match e questo è meglio di due giorni fa. Ma ho bisogno di sentire di più che sono pronto per qualcosa di importante qui. Ma non è il momento giusto per parlare di questo. È il momento di dare il giusto valore a questa vittoria. È questo l’importante per me e devo essere pronto per domani.

Nei mesi in cui sei stato lontano dallo sport, qual è stato il momento in cui hai apprezzato di più il tennis e cosa ti è piaciuto?
Ho sempre avuto una grande passione per il tennis e per lo sport in generale. Come fan, come giocatore, come professionista, giocando a golf, a calcio, tutto. Quando pratico sport cerco sempre di dare il meglio e di divertirmi. E certo, gli ultimi 7 mesi in cui ho giocato solo 4-5 match sono stati duri. Ma alla fine è lo stesso, ho avuti diversi infortuni quindi l’importante è accettarlo e cercare di godere di altre cose come stare a casa con la mia famiglia e godermi la mia splendida Mallorca. Sono stato felice in questi mesi ed è chiaro che spero di farlo ancora in futuro. La mia carriera nel tennis non è infinita, e ogni volta che devo saltare un torneo so che sto perdendo un’importante opportunità per la mia carriera. Ma anche questo fa parte della mia carriera.

C’è qualcosa del match di oggi di cui sei specialmente soddisfatto?
Penso di aver risposto bene. Anche il servizio, ho servito bene, con solo un breakpoint in tutto il match. E in generale ho fatto pochi errori. Ho sbagliato poco ma è chiaro che quando mi difendo posso avere maggior confidenza e colpire la palla più profonda. Per fare questo devo vincere le partite e nel prossimo match farò ancora meglio. E se vinco domani potrò fare ancora meglio la prossima volta. È sempre questo il modo per migliorare e avere più fiducia: vincere. La vittoria è tutto nello sport.

Pensi sia più difficile per un giocare timido avere successo nel tour? Se sei introverso, pensi sia più difficile vincere i grandi match e avere successo?
No. Ero molto timido da bambino, ho cominciato a giocare nel Tour a 16 anni ed ero molto timido. Beh, non timido sul campo. Questa è la cosa più importante, no? Puoi essere timido nella vita ma quando sei sul campo combatti. Non puoi essere timido. Alla fine se giochi timidamente avrai dei problemi. Ma alla fine se eri forte da piccolo è difficile che tu sia timido sul campo.

Puoi parlarci della tua nuova racchetta? Hai dovuto portare dei cambiamenti nel tuo gioco? Che tipo di informazioni ritieni utili dopo il match?
Credo sia molto simile a quella precedente. Non è cambiato quasi niente. La nuova Babolat ha una tecnologia che probabilmente sarà il futuro nel nostro sport. Penso sia fantastico quello che hanno fatto. È un grande passo avanti per tutti quelli che praticano il nostro sport. Per i bambini, per i dilettanti e per i professionisti. Siamo professionisti e siamo arrivati fin qui senza usare queste tecnologie, quindi è un po’ difficile adattarsi. Ma aiuta, no? Quando finisci un match o un allenamento è utile conoscere quanti dritti hai giocato, quanti rovesci, in modo da sapere se stai facendo la cosa giusta. Per esempio, so che per giocare bene devo giocare il 70% di dritti e il 30% di rovesci. Se non lo faccio non sto facendo la cosa giusta sul campo. Questo è un modo per controllare questo tipo di cose, penso sia positivo anche per gli amatori sapere come colpiscono la palla. Penso sia fantastico, sono sicuro che in futuro tutti useranno questa tecnologia.

Jim Courier parlava di problemi alla schiena. Diceva che una volta che hai problemi alla schiena li hai per tutta la vita. È qualcosa di cui devi occuparti per tutta la tua carriera, per tutta la vita. Vale anche per te?
Non lo so. L’anno scorso è stato duro per la mia schiena perchè ho avuto problemi qui, a Rio e poi al Roland Garros, poi non ne ho avuti più perché non ho più giocato (ride). Ma quest’anno mi sento bene. La schiena non mi sta limitando e questo è l’importante. So che è un punto delicato, di cui bisogna prendersi cura. Stiamo cercando di fare le cose giuste per tenerla al sicuro ma ci sono alcune cose che non puoi controllare.

I tuoi pantaloncini sembrano più corti dell’anno scorso. È una tua decisione o è una scelta dello sponsor?
No, è una scelta mia. Mi sento più a mio agio così. Li avevamo già accorciati l’anno scorso e quest’anno li abbiamo accorciati ancora un po’. Mi sento meglio così. A volte è bello fare alcuni cambiamenti.

 

Traduzione a cura di Paolo Valente

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement