Australian Open interviste, Azarenka: “Caroline pericolosa, ma voglio giocarmela"

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Australian Open interviste, Azarenka: “Caroline pericolosa, ma voglio giocarmela”

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Australian Open, Azarenka b. Stephens 6-3 6-2. L’intervista del dopo partita.

Credo tu sia particolarmente felice per la tua performance.

Si.

Come ti sei sentita in campo?

Abbastanza bene. Dall’inizio sono stata concentrata ed ho mantenuto sempre la stessa intensità. Sono stata brava a sfruttare subito le mie opportunità, perché lei è il tipo di giocatrice a cui è meglio non darne. Comunque c’è ancora tanto da migliorare da qui.

È stato più semplice affrontare il primo turno grazie al fatto che avessi un’avversaria tosta? Intendo dal punto di vista della concentrazione.

No. Credo che la concentrazione, specialmente in un primo turno, sia sempre la stessa. È molto importante entrare subito nel torneo, vedere come va e sentire come ti senti quando giochi. Perché in allenamento puoi avere sensazioni sia positive che negative, ma il vero test è la partita.

Come hai sfruttato il tempo fra Brisbane e qui? Hai provato cose nuove? Qual è stato il tuo programma?

Si ovviamente ho lavorato duro. Penso che la partita di Brisbane sia stato un buon punto di partenza su cui costruire e cambiare un po’ di cose e uno stimolo a provare a giocare più match di allenamento. Non ho giocato altri tornei, quindi ho voluto giocare quanti più set e games di allenamento possibile, per riuscire ad adattarmi al ritmo gara e a rendere la mia reazione muscolare più pronta alle vere e proprie partite.

Credi sia giusto confrontare la tua partita a Brisbane con quella qui? Quanto è migliorato il tuo tennis in questo periodo piuttosto breve?

In realtà credo sia difficile confrontarli, perché sono state circostanze e avversarie molto diverse. Ovviamente è una partenza migliore per me. Ho lasciato andare i miei colpi e ho sfruttato tutte quelle opportunità che ho lasciato sul campo a Brisbane. Quindi è un passo avanti. Ora voglio solo migliorare da qui perché è quello di cui ho bisogno. Ho bisogno di giocare partite e ancora partite, e ancora partite…

Nessun tipo di dolore o indolenzimento?

No, sto bene.

Il tuo gioco di rete è stato importante oggi. È qualcosa che stai provando ad adoperare di più in questa stagione?

Sicuramente è una buona arma da avere, da aggiungere al mio gioco. Ho sempre avuto un buon gioco dalla linea di fondo, ma essere in grado di mischiare un po’ le carte, variare il ritmo e mettere più pressione è positivo. Ed in più mi posso fidare del mio gioco di rete. Ho avuto buoni riscontri in passato e in allenamento va bene. Devo solo usarlo di più in partita.

Qui hai vinto in passato, ora quali sono le tue speranze ed i tuoi sogni per questo torneo? Fino a dove speri di arrivare?

Beh i miei sogni e le mie speranze possono essere diversi sai… I sogni sono sempre grandi e penso che rappresentino un po’ la luce in fondo al tunnel. Si tratta di avere grandi obiettivi su quello che vuoi raggiungere. Non so si realizzeranno o meno, voglio solo lavorare ed avere la mentalità che è quello che voglio raggiungere. È un processo graduale, ci sono parecchie cose e parecchio lavoro da fare per poter raggiungere il livello che sogno. Quindi ora sono semplicemente concentrata nel mio lavoro quotidiano, provando a fare il meglio possibile in tutti gli aspetti del mio gioco, anche dal punto di vista atletico. Poi si tratta di impiegare queste cose in partita, perché ora come ora è la cosa più importante per migliorare la situazione. Wow c’è un tweet della WTA. Grasse risate? Che?… “Grasse risate di Vika Azarenka nella sua visita a Chris Evert su ESPN.” Carino.

Ti carichi molto con i pugnetti durante le partite, è un aspetto importante per te?

Hai contato quanti ne ho fatti?

No, ma avrei potuto..

Ah si? Beh allora ho tipo dei limiti, non sopra i 20 e non sotto i 15. In realtà mi viene molto naturale sul momento. Non avete mai fatto una statistica del genere? Potreste divertirvi un po’..

Che ne pensi del gioco di Sloane?

È una giocatrice con grandi colpi, che è in grado di usare.. è una giocatrice molto pericolosa. Quando giochi contro di lei non vuoi darle l’opportunità di usare questi colpi. Ha un servizio molto buono ed un dritto pesantissimo. La cosa importante è comandare la partita quanto più possibile. Comunque credo abbia un gran potenziale. È sempre stata una giocatrice pericolosa. Ha bisogno di lavorare duramente.

Al prossimo turno potresti affrontare la Wozniacki. Come ti senti a riguardo?

Non lo so. Ad essere sinceri non penso al fatto che sarà solo un secondo turno. Sarà semplicemente una partita tosta per me. Non essendo una testa di serie, non è una sorpresa che io abbia un tabellone difficile o giocatrici forti nei primi turni. Devo accettare le sfide e superarle. Verso la fine dello scorso anno Caroline ha fatto vedere del gran tennis, so che è pericolosa. Abbiamo sempre avuto partite tirate. Io vorrei provare a concentrarmi su me stessa, a prepararmi al meglio e a giocarmela. Questa è la parola chiave del mio torneo: giocarmela.

Ti fa strano essere qui da non testa di serie? Credo sia la prima volta dal 2007.

Beh, sarebbe stato strano avessi giocato tutto lo scorso anno. Ma, dato che ne ho perso la maggior parte, non è strano… è quello che è. Come ho detto, lo accetti e provi a fare del tuo meglio. Per cui, che tu giochi con una testa di serie o no, sarà sempre difficile. La profondità del tennis femminile è tanta in questo momento. Potete vederlo dai risultati di ieri che non conta molto essere testa di serie. Devi essere sempre al 100%, chiunque tu stia affrontando.
Traduzione a cura di Lorenzo Dicandia

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