Yann Marti, n.1 svizzero, escluso nella prima giornata, abbandona il team elvetico!

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Yann Marti, n.1 svizzero, escluso nella prima giornata, abbandona il team elvetico!

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Yann Marti, n.292 ATP e primo degli svizzeri campioni in carica ma orfani di Roger Federer e Stan Wawrinka, dopo l’imprevista esclusione dai singolaristi titolari della prima giornata, ha lasciato la trasferta di Liegi abbandonando la sua squadra

La svizzera campione in carica dopo la vittoria dell’anno scorso, celebrata soprattutto per la prima affermazione nel torneo a squadre di Roger Federer, sta affrontando quest’anno le fatiche del team che, privo delle sue due stelle (oltre a Federer, Stan Wawrinka), deve tornare a masticare pane e cicoria dopo essersi abituata a caviale e champagne. Naturale dunque la grande voglia di farsi valere da parte di coloro che l’anno scorso erano per forza di cose i rincalzi della formazione campione.

Il numero uno di quest’anno, classifica alla mano, sarebbe dovuto essere Yann Marti, attuale n. 292 ATP, con il ventiduenne Henri Laaksonen n. 344 e l’esperto Michael Lammer n. 576. Il capitano Severin Luthi, dopo anni in cui ha vissuto il ruolo di esecutore delle naturali gerarchie imposte dal divario tra Wawrinka e Federer da una parte e il resto dei giocatori dall’altra, era chiamato quest’anno a svolgere in pieno il suo ruolo e nella sfida di Liegi contro il Belgio lo ha certamente fatto, scegliendo a sorpresa di schierare nei due singolari della prima giornata Laaksonen e Lammer.

Nonostante la scelta di far giocare Laaksonen si sia rivelata assolutamente felice (l’elvetico ha vinto il match d’apertura su Bemelmans rimontando uno svantaggio di 2 set a zero), Marti non ha preso affatto bene l’esclusione, abbandonando clamorosamente il team dopo l’annuncio dei due singolaristi: “È la delusione più grande della mia carriera, certe occasioni non arrivano spesso. Evidentemente Luthi non ha fiducia in me. È la sua decisione, va rispettata”. Pronta e serena la risposta del capitano rossocrociato: “Non ho nulla contro Yann, ho solo ritenuto più proficuo puntare sull’esperienza. Partire bene sarà fondamentale per noi”.

Anche la risposta della Federazione elvetica è stata, almeno per il momento, molto “svizzera”, ossia pacata e serena: Swiss Tennis ha lasciato Marti libero di lasciare la trasferta di Liegi.

Certo, per quanto comprensibile possa essere la delusione di Marti, parlare di decisione che “va rispettata” e poi lasciare la squadra al proprio destino tornandosene in Svizzera non è proprio il massimo della coerenza

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