ATP Montecarlo: Djokovic facile; en plein francese, Dimitrov in tre con Verdasco

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ATP Montecarlo: Djokovic facile; en plein francese, Dimitrov in tre con Verdasco

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Lucas Pouille ha battuto Dominic Thiem con un doppio 6-4, eliminando uno dei più interessanti giovani prospetti. Monfils vince a fatica contro Kuznetsov 4-6 6-3 6-4. Tsonga fa fuori Struff con un doppio 6-4, al secondo turno sarà contro Goffin. Seppi invece non ce la fa, perde al terzo 6-4

[1] N. Djokovic b. [Q] A. Ramos-Vinolas 6-1 6-4 (da Montecarlo, Alberto Prestileo)

Leggi l’intervista postpartita a Djokovic: “Sarà difficile affrontare Nadal, lui è il più forte qui”

Seppure con qualche difficoltà nel corso del secondo set, Novak Djokovic batte Ramos-Vinolas dopo un’ora e 26 minuti con il punteggio di 6-1 6-4. Al secondo turno affronterà il vincente tra Tomic e Haider-Maurer.

Primo set come detto piuttosto agevole: il numero 1 al mondo strappa il servizio allo spagnolo nei suoi primi due turni di battuta, andando avanti 4-0 e servizio. Qui, piccolo momento di rilassamento per Nole che perde la battuta per il primo game concesso all’avversario. Il serbo però non si scompone, anzi, torna ben concentrato sul match e mette a segno due game di fila per il 6-1 finale.

Alla ripresa dei giochi, la partita non è più la stessa. Ramos-Vinolas gioca bene i suoi turni di servizio e riesce ad essere aggressivo, o quanto meno non passivo, in quelli di Djokovic. Il serbo così non prende il largo come nel primo parziale ed è anche costretto a sudarsi più del previsto ogni punto. Alla fine però, il diverso divario tecnico si fa sentire e Nole brekka l’avversario nel settimo gioco. A questo punto, nonostante lo spagnolo tenti la rimonta, non c’è niente da fare.

Vince Djokovic 6-1 6-4 tra i fragorosissimi applausi del campo Centrale, inutile dire totalmente in suo favore.

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[WC] L. Pouille b. D. Thiem 6-4 6-4 (da Montecarlo, Giulio Fedele)

Lucas Pouille, n°108 ATP, era l’atleta di casa, ma invece oggi nel suo match, contro il più accreditato Dominic Thiem, sembrava un estraneo al pubblico accorso al Campo dei Principi, che era composto da troppi italiani e così pochi francesi che non davano nessuna spinta aggiuntiva al giovane atleta. Pouille ha comunque battuto, non così a sorpresa per il gioco espresso, l’austriaco numero 44 ATP, dipinto dai più come un futuro protagonista del circuito, ma che sulla terra rossa ha qualcosa da rivedere. Thiem ha perso qualche chilo dalla scorsa stagione, e la sua mobilità ne ha visibilmente giovato, ma oggi è stato troppo attendista, a partire dalla posizione in risposta, fin troppo oltre la linea di fondo, à la Nadal. Pouille ne ha approfittato comandando il gioco e spingendo col suo rovescio bimane su quello monomane di Thiem, che preferiva optare per una soluzione tagliata quando veniva pressato ed utilizzava solo il dritto per comandare.

Nonostante ciò per tutto il match i due hanno stentato al servizio, nonostante siano tutt’e due sopra l’1,85m, mantenendo basse percentuali di prime palle, e così i break sono fioccati in entrambi i parziali (3 nel primo e ben 5 nel secondo). Comunque Pouille è sempre stato avanti nel punteggio, riuscendo a chiudere facilmente il primo parziale con la collaborazione dell’avversario, che si era scoraggiato per aver regalato il break decisivo sul 4-4 con scelte fin troppo azzardate (come la palla corta sulla palla break).

Anche nel secondo il francese è riuscito ad andare avanti ad inizio set, ha poi interrotto la serie di break e di controbreak che si era susseguita, ed ha chiuso agilmente 6-4. Sul 4-3 ha tenuto un difficilissimo game ai vantaggi, che è stata l’ultima vera possibilità di rientrare nel match per Thiem. Pouille ha ben sfruttato la wildcard che gli era stata concessa, ma ora lo attenderà Nadal, e per battere lo spagnolo dovrà quantomeno migliorare la prestazione al servizio se vuole giocarsela, a meno che Nadal non sia ancora tornato il “Re della terra”.

[14/WC] G. Monfils b. [Q] A. Kuznetsov 4-6 6-3 6-4 (da Montecarlo Carlo Carnevale)

“Sto bene, non credevo avrei potuto reggere tre set subito dopo i problemi che ho avuto; sono riuscito a fare fitness e allenarmi a casa grazie a dei trattamenti all’anca a cui mi sono sottoposto subito dopo il mio ritiro, adesso spero di giocare il più possibile per riprendermi del tutto”.

Al rientro dall’infortunio che lo aveva coinvolto negli Stati Uniti, Gael Monfils suda molto più del dovuto per avere la meglio su un ottimo Kuznetsov; partenza illusoria del parigino, che dal 4-2 in suo favore cede il primo set subendo un preoccupante parziale di quattro giochi consecutivi, prima di girare la chiave e trovare i giusti ritmi. Il livello di gioco si è mantenuto su livelli medio-bassi per tutta la durata dell’incontro, eccezion fatta per qualche splendido flash in demi-voleè di Kuznetsov, che con buone sortite nei pressi del nastro mette in difficoltà l’avversario fino a portare a casa il parziale d’avvio per 6-4. Con il sole che costringe gli occupanti della sala stampa a liberarsi delle proprie giacche, Monfils inizia a lavorare il russo ai fianchi, scavando un solco a due metri dalla riga di fondo e percorrendolo certosinamente; buon timing con il rovescio, un po’ ballerino con il colpo opposto che troppo spesso impatta in sovraritmo e fa schiantare contro i teloni. Kuznetsov si conferma un buon colpitore, e smentisce la sua fama di giocatore monoargomento creando gioco con inaspettate smorzate e lavori di pregevole sartoria; splendido ad esempio il dritto in controbalzo con cui fulmina Monfils nel quinto gioco del set decisivo. Terzo parziale a cui si arriva dopo che il padrone di casa allinea lo score volando prima 3-0 poi 5-2, restituendo un break nel frattempo per poi chiudere 6-3 un set piatto, senza spunti tecnici e con ancor meno sussulti emozionali. Monfils avrà Dolgopolov al secondo turno, e dovrà sperare di non ripetere l’altalenante andamento mostrato nell’ultimo quarto d’ora del match odierno; stupenda la voleè di rovescio ad uscire per portarsi sul due pari, poi il caos più totale. Kuznetsov serve sul 3-3 e si avvia 40-0, prima di gonfiare il net con una comoda voleè e cedere quattro punti consecutivi a Monfils; il francese non è da meno, sparacchia un passante non impossibile e manca la palla break, prima di inchiodare un dritto inside in con i piedi nel corridoio e definitivamente strappare il servizio. Sembra finita, ma c’è il tempo per vedere altri due break consecutivi, frutto prima di una doppia copertura della rete ad opera di Kuznetsov, poi di tre gratuiti dello stesso russo che al cambio campo chiama il fisioterapista; Monfils serve per il match e offre due palle break che scuotono il fegato dei suoi tifosi, salvo poi infilare due ace, un servizio vincente e stringere il pugno sul dritto lungolinea che gli consegna il ticket per il secondo turno.

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[11] J. Tsonga b. [LL] J. Struff 6-4 6-4 (da Montecarlo, Alberto Prestileo)

Leggi l’intervista post partita a Tsonga: “Il mio avversario giocava come una roulette russa!”

Sotto lo splendido sole di Montecarlo, Jo-Wilfred Tsonga batte con un doppio 6-4 il tedesco Jan-Lennard Struff, proveniente dalle qualifiche e numero 76 al mondo. Il numero 2 di Francia ha vita abbastanza facile contro uno dei Lucky Looser del torneo e adesso se la vedrà contro David Goffin, per quello che sarà uno tra i secondi turni più interessanti.

Tornando al simpatico Tsonga, nel primo set va avanti subito. Sospinto da una bella cornice di pubblico, tutta per lui ovviamente, brekka l’avversario al secondo turno di battuta. Rimane avanti per tutto il set, annulla due sole palle break sul 4-3 e servizio prima di chiudere al secondo set point.

Copione praticamente identico invece nel secondo set: Tsonga strappa il servizio a Struff nel terzo gioco, dopo però aver salvato due palle break nel precedente turno. Il numero 14 del mondo va poi avanti senza troppi intoppi: concede sì 3 break point al tedesco, ma le annulla tutte agevolmente. In un’ora e 16 minuti, Tsonga approda così al secondo turno per la gioia del campo centrale e vince la sua seconda partita dell’anno.

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[9] G.Dimitrov b. F.Verdasco 6-4 5-7 6-4 (da Montecarlo, Carlo Carnevale)

Match per intenditori sul Campo dei Principi, concluso al terzo set dopo due ore e mezza; a spuntarla è Grigor Dimitrov, che affronterà dunque Fabio Fognini nella giornata di giovedì. Il bulgaro sopravvive a un’assenza di dieci minuti, quando nel finale di secondo parziale non sfrutta una palla break sul 4-4, e nel gioco successivo si fa strappare il servizio alla sesta possibilità, pur avendo avuto tre chance di portare la partita almeno al dodicesimo gioco, anche a causa di un rovescio in slice che si rivela inaffidabile nel momento meno opportuno. Verdasco è tignoso, nel primo set perde la battuta nell’unico momento di distrazione, perdendo peraltro al suo stesso gioco; lo spagnolo imposta infatti tutti gli scambi del game sul piano del top spin, spesso alzando a dismisura le traiettorie per provocare rimbalzi estremi e costringere Dimitrov a spingere, ma quando il bulgaro gli restituisce palle senza peso, Verdasco esagera e manca il campo di metri. Merito del madrileno è senz’altro quello di non abbandonare l’incontro prematuramente, continuando a combattere e alzando il tasso tecnico quanto meno appena perso il primo set, per conquistare con merito il secondo; splendide alcune soluzioni di dritto incrociato stretto, con l’uncino mancino a depositare la palla appena al di là del quadrato del servizio. Dimitrov affronterà Fognini, il cui coach Perlas era vigile a studiare sugli spalti, con alle spalle un precedente favorevole a testa, entrambi risalenti a due anni fa ed entrambi giocati sul veloce (Sidney e Bercy), e lo farà consapevole di aver saputo affrontare momenti di pressione anche quando nel terzo set raggiunge un vantaggio apparentemente confortevole; 4-1 e servizio, approfittando del vistoso calo di un Verdasco falloso soprattutto con il rovescio e poco aiutato da un servizio che non gli garantisce più punti facili, specie quando in kick da destra. Con il traguardo ben a portata di racchetta, Dimitrov sembra andare in confusione e si lascia timidamente ma costantemente avvicinare, fino a concedere sei palle break che avrebbero permesso a Verdasco di allungare l’incontro dal 5-5 in avanti. Finalmente le prime di servizio, e il bulgaro può allontanare le ombre di una pericolosa rimonta, per mirare ad insidiare il quarto presidiato da Wawrinka.

[8] M.Cilic b- F.Mayer 6-4 3-6 6-3 (da Montecarlo, Carlo Carnevale)

Non basta una prestazione più che discreta a Florian Mayer; il tedesco, che al primo turno aveva superato Youzhny dopo più di un anno di inattività, si è infatti dovuto arrendere alle bordate di Marin Cilic, riuscendo comunque a sottrargli un parziale. Incontro gradevole, complice la contrapposizione di stili che permette ad entrambi gli atleti di esprimersi al meglio; Cilic comanda con il servizio e dritto dimostrando anche buoni voti a rete, Mayer gestisce da fondo con variazioni penetranti e acute geometrie, trovando più volte passanti puliti e apprezzabili. Il numero croato viene estratto solo al set decisivo, e la differenza è fatta dal notevole rush di risposte che Cilic indovina nel quarto game; da lì in poi è accademia, e l’unico sussulto è il gioco tenuto ai vantaggi per confermare il break, prima di amministrare fino al 6-3 conclusivo. Mayer gioca come detto a livelli interessanti, e può consolarsi con un secondo set in cui riesce a sottrarsi al bombardamento avversario per poi manovrare i fili del gioco da fondo, sbattendo un paio di volte Cilic dalle parti delle fioriere decorative a bordo campo; break per il 4-2 e conseguente 6-3 per pareggiare i conti, ma non  abbastanza. Cilic resta quindi ad aspettare il vincente del match tra Tsonga e Goffin, che mercoledì chiuderà il programma del Campo Centrale.

Le altre partite:

Gilles Simon, numero 1 di Francia e numero 13 della classifica mondiale, è stato relegato al Campo 2, che è l’ultimo dei campi nascosti del Country Club di Monaco, mentre Monfils e Tsonga se la spassavano sul Centrale. Giocava contro la wildcard locale Benjamin Balleret, di nazionalità monegasca, numero 348 della classifica mondiale. Ha vinto con il punteggio netto di 6-4 6-2 in una partita che si giocava al ritmo e con le armi del francese, sebbene Balleret avesse un discreto rovescio bimane. “Sorpreso di giocare sul campo numero 2? No, affatto! A me piace giocare su questo campo – ha detto Simon in conferenza stampa – Con Paire mi piacerebbe che facessimo un bel match, perché fino ad ora non ne ho fatti.”

Il pomeriggio tardo è l’orario migliore per seguire le partite, anche perché il sole tramonta e non picchia più come a mezzogiorno e sulle tribunette frontali si forma un bel cono d’ombra. Peccato dunque che il match tra Estrella-Burgos, che aveva estromesso Simone Bolelli, e David Ferrer sia durato meno di un’ora per il ritiro anticipato del dominicano causa un dolore alla spalla.
Lo spagnolo ha preso in mano il match fin dal primo set, finito 6-2, rimontando un break di svantaggio e poi conquistando 8 game di fila, ed Estrella-Burgos è stato continuamente pressato sul rovescio tagliato, fino a quando non ha dovuto abdicare, quasi in lacrime sia per il dolore che per il dispiacere di abbandonare il torneo dove ha vinto la sua prima partita a livello Masters1000.
Granollers asfalta Mannarino lasciandogli tre games, mentre Troicki supera in tre set il caldissimo Klizan, che veniva dal successo di Casablanca; . Vince Jeremy Chardy, che supera l’argentino Schwartzmann per garantirsi un secondo turno contro Roger Federer, mentre l’altro svizzero Wawrinka è atteso da Juano Monaco, che si è imposto in due parziali su Vesely. Con il tramonto, Andreas Haider-Maurer conferma la vittoria della prima giornata su Gulbis  e supera Bernard Tomic in un incontro sfiancante che sfiora le tre ore, tenutesi su un insolitamente gremito campo 9.

 

Risultati

[14/WC] G. Monfils b. [Q] A. Kuznetsov 4-6 6-3 6-4
[WC] L. Pouille b. D. Thiem 6-4 6-4
J. Monaco b. J. Vesely 6-4 6-2
M. Granollers b. A. Mannarino 6-3 6-0
[11] J.W. Tsonga b. [LL] J.L. Struff 6-4 6-4
[16] T. Robredo b. A. Seppi 6-3 1-6 6-4
J. Chardy b. [Q] D. Schwartzman 7-5 6-2
[1] N. Djokovic vs [Q] A. Ramos-Vinolas 6-1
[9] G. Dimitrov b. F. Verdasco 6-4 5-7 6-4
[10] G. Simon vs [WC] B. Balleret 6-4 6-2
V. Troicky b. M. Klizan 7-6 5-7 6-2
[5] D. Ferrer b. V. Estrella Burgos 6-2 2-0 rit.
[8] M. Cilic vs [PR] F. Mayer 6-4 3-6 6-3
A.Haider-Maurer b. B.Tomic 6-7 7-6 6-4

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