ATP Montecarlo interviste, Nadal: "Mi piace la nuova racchetta. Non so da quanto non la cambiavo!"

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ATP Montecarlo interviste, Nadal: “Mi piace la nuova racchetta. Non so da quanto non la cambiavo!”

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ATP Montecarlo: R. Nadal b. L. Pouille 6-2 6-1. L’intervista a Rafael Nadal, che si pronuncia sulla nuova Babolat e sulla partita vinta in due comodi set contro Pouille

La “nuova” racchetta di Rafa

Con la vittoria di oggi sei a quota 273 contro i ragazzi nati negli anni ’90. Tutte le tue sconfitte contro questi avversari sono arrivate negli ultimi sei mesi.

Non so esattamente quali giocatori sono nati negli anni ’90. Ma senza dubbio il mio avversario di oggi, Lucas, ha tutto per essere un buon giocatore: buon servizio, colpi da fondo campo molto buoni, saper giocare i punti, buon gioco di gambe. Avrà certamente buone possibilità per salire molto in classifica. È giovane. Penso che abbia un livello alto. Ieri aveva vinto contro un giocatore che era arrivato qui giocando molto bene e che aveva raggiunto i quarti a Miami. Quindi era stata una grande vittoria. E penso che oggi non abbia giocato male. Io ho giocato un match molto solido. È stato un match duro, ma ho giocato un po’ meglio rispetto a come avevo giocato in precedenza.

Hai cambiato recentemente la racchetta o le corde?

No. Ho sentito che qualcuno ha scritto che ho cambiato le corde. Sono sempre le stesse. Ho cambiato la racchetta, non le corde.

Perché hai cambiato la racchetta?

Onestamente, ci stavamo pensando prima che iniziasse la stagione. Ma non c’era abbastanza tempo per preparare la racchetta prima dell’inizio della stagione. Adesso le racchette sono pronte. Mi sono allenato con queste a Maiorca da quando sono tornato da Miami. C’è un po’ di cambiamento. Non cambiavo racchetta da molto, molto tempo, non ricordo quando. È un cambiamento per provare ad avere un po’ più di rotazione. I buchi tra le corde sono un po’ più ampi rispetto all’altra racchetta. Abbiamo deciso di cambiarla per provare ad aumentare ancora un po’ la rotazione. È vero che forse con questa nuova racchetta ho meno controllo. Non oggi. In teoria ho meno controllo. In teoria ho più potenza e più rotazione, quindi … Ma quello che sto cercando di trovare con la nuova racchetta è sempre un cambiamento. Si rischia sempre a cambiare qualcosa. Ma mi piace questa e continuerò ad usarla.

Sei stato molto solido oggi. Quanta fiducia ti dà un match come quello di oggi?

Mi stavo allenando bene prima dell’inizio del torneo. Ho avuto cinque buone giornate di allenamento qui a Monte Carlo in cui mi sentivo bene. La competizione è sempre più importante. È certamente sempre un test giocare un incontro dopo quello che era accaduto a Miami. È stata una buona prova per me. Ripeto: il risultato è comodo, ma il match non è stato altrettanto e nemmeno l’avversario lo è stato. Sono riuscito a vincere con un punteggio molto positivo. Non so quanti errori non forzati ho commesso durante tutto il match, ma quasi nessuno. Ho giocato con la giusta mentalità, con la giusta concentrazione. Non ho commesso errori in serie. Questo è un qualcosa che mi accadeva negli ultimi mesi. Riuscivo a giocare qualche buon game, poi ne giocavo uno commettendo tre o quattro errori di fila, era un qualcosa da cambiare. Storicamente sono un giocatore regolare, posso commettere degli errori, ma non tre consecutivi. Ci sto lavorando per correggere questo fatto e oggi ci sono riuscito. Oggi ho giocato in modo solido. Ho giocato senza fare errori in serie. Ho giocato in modo aggressivo quando dovevo farlo. Ho giocato dei buoni passanti rispetto a quanto facevo negli ultimi mesi, in cui non li giocavo molto bene. Non so cosa succederà domani. Ma oggi torno in albergo con una fantastica sensazione, perché ho giocato forse il miglior match dell’anno.

Domani potresti affrontare John Isner. Che cosa ricordi dell’incontro che avevate giocato al Roland Garros in cui eri sotto due set a uno? Questa superficie è migliore per te perché è meno rapida di quella del Roland Garros?

Ricordo il match, sì. La superficie non è più lenta di quella del Roland Garros. Il campo è più piccolo. Questo rende le condizioni sempre un po’ più veloci rispetto a un campo più grande. Lui è un giocatore molto pericoloso su qualsiasi superficie, perché il suo servizio è efficace sulla terra, sul cemento, indoor, ovunque.

Traduzione di Chiara Nardi

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