ATP Queen's interviste, Nadal: "Finalmente mi diverto di nuovo sul campo"

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ATP Queen’s interviste, Nadal: “Finalmente mi diverto di nuovo sul campo”

ATP Queen’s: la conferenza stampa pre-torneo di Rafael Nadal

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Dopo aver conquistato il titolo del torneo di Stoccarda, pensi che stai giocando meglio sull’erba rispetto agli anni passati?
Beh, penso di aver sempre giocato bene sull’erba, solo che alcune volte non ho potuto giocarci a causa dei problemi alle ginocchia. Inoltre, tutti sanno quanto mi piace giocare su questa superficie. Dopo due anni piuttosto difficili, l’anno scorso ho avuto meno problemi alle ginocchia e sono riuscito a giocare discretamente a Wimbledon. Adesso sto bene ed è ovvio che se le ginocchia non mi danno problemi ho finalmente la possibilità di competere bene. In più, l’erba è probabilmente la seconda superficie su cui ho ottenuto maggior successo in tutta la mia carriera. Mi sento sicuro ma devo giocare bene. Oggi non mi sono sentito “limitato” come nel 2012 e nel 2013 ed è questo ciò che conta maggiormente.

La maggior parte dei Top players disputeranno solo un torneo prima di Wimbledon: Murray, Federer e Djokovic forse nessuno. Tu ne giocherai due. Cosa hai da dire a riguardo?
La risposta è semplice. Io non ho giocato abbastanza bene prima. I primi tre mesi e mezzo della stagione sono stati terribili per me, ho giocato quasi sempre malissimo. Da un mese e mezzo sento che sto giocando meglio. La cosa più importante è che, finalmente, riesco a divertirmi in campo. Anche se perdo qualche match o in alcuni gioco peggio che in altri, non ho più la sensazione che avevo a inizio stagione quando non mi divertivo in campo perché non stavo giocando al massimo delle mie possibilità. Perciò, dopo aver perso al Roland Garros sono tornato a casa per due giorni: il primo l’ho trascorso sulla spiaggia e il secondo giocando a golf, dopodiché mi sono sentito pronto fisicamente e mentalmente per tornare a giocare. Arrivato a Stoccarda ho realizzato che avevo bisogno di continuare a giocare a tennis perché era il mio corpo a chiedermelo.

Mi stavo chiedendo,visto che sicuramente non sarai stato felice di uscire ai quarti di finale al Roland Garros, se adesso che la stagione sulla terra è finita ti senti sotto pressione.
Sarebbe facile rispondere sì, ma in realtà no. Non si tratta di pressione. Non sono una new entry in questo mondo. Ho 29 anni, sono da tanti anni nel circuito. Ci si dovrebbe sentire sotto pressione facendosi condizionati da fattori esterni? Da ciò che potrebbe dire la gente? La vera pressione arriva da dentro, da noi stessi e da ciò che vogliamo fare. La verità è che non ho giocato abbastanza bene in vista del Roland Garros. Giocavo meglio sulla terra, ma non ho disputato abbastanza match per riuscire ad arrivare ai quarti con la giusta sicurezza e il giusto ritmo, mentale o fisico, che mi avrebbero permesso di reggere tre ore in campo. Era questo che avrei dovuto fare per avere qualche chance per battere Novak Djokovic. Per me, la seconda parte della stagione è iniziata settimana scorsa, con la giusta motivazione. Mi sento pronto a giocare bene ed è quello che cercherò di fare. Il mio primo obiettivo è esserci alle World Tour Finals, lotterò per arrivarci e vedremo cosa accadrà.

Hai visto la finale degli Open di Francia? Come hai reagito alla vittoria di Stan Wawrinka?
Non voglio sembrare arrogante, ma non ho visto il match. Non ho voluto guardarlo perché ho perso. Non era il caso. In più mi stavo allenando a Stoccarda, anche se il mio fisioterapista mi teneva aggiornato con il live score. Ho visto solo pochi game del secondo set. Ovviamente, sono rimasto sorpreso dal fatto che Novak non abbia vinto il titolo, considerando che in tutta la stagione aveva perso solo due match. Tra l’altro, il primo risaliva all’inizio dell’anno contro Karlovic. Ma questo è il tennis, no? Stan è un grande giocatore, aggressivo, con un ottimo servizio e dei colpi formidabili. Non posso esprimermi più di tanto perché non ho visto abbastanza la partita, ma se Stan gioca bene diventa un giocatore in grado di battere chiunque. Perciò, congratulazioni. Sono felice per lui anche se probabilmente Novak merita di vincere il Roland Garros. Sarebbe grandioso se accadesse, perché vorrebbe dire che, nella stessa era, sarebbero tre i giocatori ad aver vinto tutti e quattro i tornei Slam. Non è successo molte volte nella storia del nostro sport.

Hai detto di sentirti più felice adesso rispetto a inizio anno. Pensi di essere in grado di contenderti il titolo di un torneo Slam?
Non so, e non mi interessa più di tanto. Seriamente, il mio obiettivo è riuscire a qualificarmi alle World Tour Finals, finire l’anno in salute e avere l’occasione di giocare l’intera stagione. Sono sicuro di poterlo fare, disputerò una seconda parte di stagione sicuramente migliore rispetto ai primi sei mesi. Ho la motivazione giusta per farlo. Poi, se sarò in grado di giocare l’intera stagione, spero di concludere l’anno ad una buona posizione in classifica e di iniziare il 2016 più forte di prima. È molto più facile iniziare una nuova stagione senza essere stato costretto a smettere di giocare prima, come è successo quest’anno visto che arrivavo da sei mesi fuori dal circuito. Questi sono i miei obiettivi. Non mi interessa vincere Slam, ho già vinto abbastanza nella mia carriera. 14 sono sufficienti, ma sono sicuro che continuerò a dare il massimo. Adesso sono numero 10 al mondo e giocando meglio potrò salire fino ad occupare una posizione più alta.

Traduzione di Yelena Apebe

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