Wimbledon interviste, Fognini: "Sono un ragazzo che ha bisogno di essere sereno"

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Wimbledon interviste, Fognini: “Sono un ragazzo che ha bisogno di essere sereno”

Wimbledon, incontro di primo turno: F. Fognini b. T. Smyczek 6-4 6-3 6-2. L’intervista a Fognini nel dopo-partita

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Entrambi cercavate di fare il punto. Sei stato solido e consistente oggi
Sì, sicuramente. Come prima partita non me l’aspettavo. Mi sono sentito molto bene da fondo, ho servito bene. Sono contento. Il mio avversario ha giocato con me da junior poi non l’ho più seguito ma sapevo che ha giocato bene in Australia con Rafa e che gioca meglio di rovescio. Ma non avevo altri elementi.

È dall’inizio dell’anno che dici che il lavoro pagherà. Sei soddisfatto di come sta andando? Sei più sereno?
Certo, sono molto più sereno. Poi i risultati sono quelli che parlano ed hanno ragione su tutto. Però è vero che mi sento molto più sereno e più tranquillo in campo; poi non so quando questo stato d’animo porterà un risultato importante come quello che ho ottenuto in febbraio. Però sono contento di fare un’altra partita in un torneo importante e ci tengo a fare bene.

Come sono i campi con questo caldo?
In alcune zone del campo il rimbalzo è più veloce. Per il resto, i campi si comsumano un po’ e diventano più lenti ma, nel complesso, le loro condizioni sono buone.

Ho visto che eri sorridente con l’arbitro, c’è stata qualche scenetta. Cosa è successo?
Sinceramente non mi ricordo, fortunatamente.

Per quanto riguarda gli avversari della tua parte di tabellone, un ottavo con Nadal non sembra una missione impossibile…
Sinceramente, non ci faccio caso. Voi scrivete varie cose ma io vado per la mia strada. Vorrei concentrarmi sul secondo turno che sarà molto complicato a prescindere dall’avversario che avrò.

Come spieghi la scelta di arrivare qui sull’erba senza aver disputato partite su questa superficie?
Dopo Parigi non sono stato tanto bene. Ho preso una settimana di pausa ma non la prenderò dopo Wimbledon per preparare i prossimi due tornei sulla terra. È una scelta però che ho fatto anche l’anno scorso e che mi ha fatto fare il terzo turno qui. Se andrà male mi prenderò le mie responsabilità.

È indispensabile la serenità?
Io sono un ragazzo che ne ha molto bisogno.

Perché i migliori risultati li hai ottenuti da meno sereno...
Era una serenità molto diversa. Ogni giocatore è diverso l’uno dall’altro. E in questo momento è davvero molto importante per me essere così sereno.

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