Wimbledon interviste, Sharapova: “Nessuno ci ha mai chiesto di giocare tre set su cinque”

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Wimbledon interviste, Sharapova: “Nessuno ci ha mai chiesto di giocare tre set su cinque”

Wimbledon, secondo turno: M. Sharapova b. R. Hogenkamp 6-3 6-1. L’intervista del dopo partita a Maria Sharapova

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Immagino che il tuo coach olandese, Sven, ti abbia detto qualcosa sulla tua avversaria olandese.
Guarda, mi piace rendere le cose più facili, non importa da dove arrivano o da dove viene il mio coach. Ovviamente lui la conosceva da un bel po’. Io non molto. Credo che sia stato un bene. Come ho detto penso sia meglio non pensare troppo alle cose. Avversario diverso, nuovo campo, condizioni diverse. Credo che cercare di adattarsi a questo subito sia stato più importante di qualsiasi altra cosa.

Come ti senti dopo due match sull’erba?
Oggi ho sentito il match, le condizioni erano diverse rispetto al primo turno. Il campo era molto più lento, abbiamo fatto molti scambi lunghi. Non ho avuto molto vantaggio col servizio e la risposta. Non ho servito al meglio. Ho fatto un po’ troppi errori. In generale, una volta dentro lo scambio quando ho capito che dovevo essere più paziente tutto ha funzionato meglio.

Come hai trovato il campo rispetto ad altri dove è meno caldo?
Fa più caldo a casa mia, a Long Boat Key, in Florida. C’è un po’ di copertura dalle nuvole, penso di essermi allenata molto col caldo lì. Penso solo a prepararmi al fatto che sia caldo, perché vuoi fare i punti più velocemente per il calore: è solo questione di essere un po’ più furbi in campo.

Hai avuto problemi col servizio oggi. Ricordi di aver mai fatto tre doppi falli di fila?
Sì, sicuramente. In alcuni game non ho trovato il ritmo. Credo che la cosa positiva sia stata migliorare il lancio della palla, questo mi ha aiutato.

Ogni anno c’è la solita discussione riguardo al montepremi, le donne dovrebbero giocare al meglio dei cinque set negli Slam. Pensi che sarebbe una buona idea?
In realtà non è mai stato un argomento di discussione fra noi, nessuno ci ha mai chiesto di giocare tre su cinque. Per questo non se ne è mai discusso.

La Kvitova ha giocato 35 minuti, gli uomini 4 ore. È giusto confrontarli o no?
Non sono sicura. Credo che siate voi a fare più confronti di noi, quindi siete più adatti a giudicare.

Un argomento di cui si è parlato spesso con te è il fatto di giocare lo stesso torneo con Grigor. Come lo gestite? Prima ci ha detto che analizzate i vostri match. Vi date anche consigli?
Credo che siamo molto professionali in quel che facciamo. Cerchiamo di mantenere separate le nostre carriere con molto rispetto reciproco. Quando andiamo là fuori cerchiamo di fare il nostro lavoro al meglio.

Hai visto il suo match di oggi?
Sì, di solito guardo un po’ tutti i match prima del mio. Siccome giocava sul mio campo volevo vedere com’erano le condizioni, per cui sì, non faccio la timida in questi casi.


Traduzione di Paolo Valente

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