Wimbledon interviste, Gasquet: “Nole non sbaglia mai in risposta, serve bene. Per questo è n. 1 al mondo”

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Wimbledon interviste, Gasquet: “Nole non sbaglia mai in risposta, serve bene. Per questo è n. 1 al mondo”

Wimbledon, semifinali: N. Djokovic b. R. Gasquet 7-6(2) 6-4, 6-4. L’intervista del dopo partita a Richard Gasquet

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Ti sei guadagnato un bel po’ di nuovi fan qui sul Centrale. Si sono innamorati del tuo bel rovescio. È in qualche modo una consolazione?
Ho cercato di fare del mio meglio. Ho giocato un buon primo set, con alcuni grandi rovesci. Ma ovviamente avrei voluto fare un po’ meglio. Ho cercato di essere aggressivo. Ho fatto un buon match, era difficile fare di più. Ho fatto qualche errore nel tiebreak, certo, qualche rovescio poteva entrare. Eravamo 2 pari e poi è diventato 7-2 molto velocemente. Lui non sbaglia mai in risposta, serve bene. Per questo è numero 1 al mondo.

Quando hai visto che Novak sembrava avere un principio di infortunio, ti ha risollevato un po’? Cosa hai pensato in quel momento?
No, non era nulla di grave dal momento che non ha chiesto il timeout di tre minuti, gli è bastato il tempo del cambio di campo. Non era nulla di serio, spero, per lui.

Il tiebreak, è stato la chiave del match?
È meglio vincere il primo set. Avrei potuto prendere sicurezza dopo. È difficile quando perdi 7-6 dal numero 1. Poi lui ha giocato meglio. Sì, il tiebreak è stato importante. Ma è solo un set, non si tratta dell’intera partita, nemmeno se avessi vinto io questo tiebreak. Può cambiare il match, ma non è tutto.

Nel primo set sembravi giocare meglio tu. Te ne sei accorto anche tu?
Da fondo stavo giocando alla grande, giocavo veloce e andavo a rete con molta sicurezza.  Ma la chiave del match è che lui serve meglio di me e risponde meglio. E quando hai queste due armi sull’erba, fa la differenza.

È stato un buon torneo per te.
Sì, è stato un grande torneo per me. Perdere contro Novak in semifinale è positivo per me. Ho fatto del mio meglio. Sono davvero felice di come ho giocato e per il modo in cui ho finito il torneo.

La tua stagione sull’erba non è ancora finita.
Assolutamente no. Ci fermiamo per andare al Queen’s. È una sfida molto importante per noi, per la Francia. Voglio riposarmi un po’ ed essere pronto per la prossima settimana.

Se Murray vince e gioca contro Djokovic, chi pensi vincerà?
Difficile da dire.

Su chi dovrei scommettere?
A dire il vero, non so proprio. Anche io, se dovessi scommettere dei soldi, non saprei su chi puntare. Per me è 50 e 50. Possono vincere entrambi.

Qual è la cosa più difficile quando affronti Novak?
La sua risposta. La sua risposta! È la sua cosa migliore perché non la sbaglia mai, non  manca mai una risposta, tutte le volte che servi. La palla è sempre dalla tua parte di nuovo. È molto difficile. Non riesci mai a fare molti ace. Poi lui non commette gratuiti. Anche da fondo è veloce con molta aggressività. Riesce a colpire la palla in anticipo. Per questo è forte.

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