Rafa Nadal parla di Toni: "Non c'è motivo di cambiare squadra"

Interviste

Rafa Nadal parla di Toni: “Non c’è motivo di cambiare squadra”

Rafa Nadal si apre ad un’intervista rilasciata a Sky inglese, e parla della costruzione della sua accademia a Maiorca e della sua complicata stagione. Il maiorchino insiste nel voler continuare con lo staff che lo ha portato in alto ma anche nell’esibizione di Bangkok ha fatto vedere tutti i limiti mostrati in questo 2015

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La severa lezione subita da Djokovic nell’esibizione di Bangkok

Rafael Nadal ha cominciato di recente i lavori per la sua Tennis Academy a Maiorca. È un progetto che tanti tennisti hanno abbracciato nel corso della loro carriera o finita questa, e il buon Rafa ha deciso di seguire questa strada.

L’accademia potrà ospitare più di un centinaio di ragazzi, avrà ristoranti, bar e ovviamente una scuola. Insomma, tutto quello che può servire a dei ragazzi per crescere come persone e come atleti.

Costruire un’accademia per il tennis a Maiorca è per me motivo di grande ispirazione ed è una motivazione in più per andare avanti, per dare il meglio di me e per aiutare tanti ragazzi. Stiamo molto lavorando per i ragazzi e per far stare loro bene qui. E penso che sia importante per i ragazzi avere del vero tempo libero: quando io avevo 12, 13, 14 anni le mie giornate erano pazze. Di mattina giocavo a tennis fino al primo pomeriggio, poi andavo a scuola e poi giocavo a calcio. E poi di nuovo a tennis fino alle 9 di sera. Dopo di che dovevo tornare a casa, farmi la doccia, cenare e fare i compiti per la scuola. A fine giornata ero sempre esausto e questo credo non sia salutare per i ragazzi. Quindi per me, per noi, sarà molto importante dare ai ragazzi del tempo libero per svagarsi, per riposarsi e per fare un po’ quel che vorranno.

Perché costruire qui l’accademia? Qui ho tutte le persone a cui voglio bene. La mia famiglia, i miei amici, la mia ragazza. È per questo che ho voluto farla qui, questo è la mia città, questo è il luogo dove sono nato e cresciuto. Qui c’è la mia vita. Io continuo a vedere la mia famiglia, i miei cugini, che sono tantissimi, le mie sorelle, tutti, e per me è difficile immaginare un mondo in cui non si ha la possibilità di fare queste cose.

È quindi un Nadal a tutto campo, che racconta della sua vita maiorchina ma anche di quello che ha passato durante i primi mesi della stagione:

Durante i primi 4-5 mesi dell’anno mi sentivo sempre stanco, ansioso, insicuro e penso che sia stata colpa dell’infortunio dello scorso anno. Ho sofferto molto in quel periodo dell’anno. Negli ultimi mesi invece ho ritrovato il piacere di giocare e sono riuscito a non preoccuparmi più per il livello del mio tennis. Se devo cambiare qualcosa? Sì, assolutamente. Devo essere di nuovo il giocatore che ero un anno fa. Questo il cambiamento più grande. So quando le cose non vanno bene e per ora è soltanto un problema mio. Non delle persone che ho accanto. Con queste persone le cose sono andate benissimo nel corso della mia carriera e adesso che non vanno bene, non è di certo colpa loro.

C’è spazio per l’ultimo grande obiettivo?
Non so se potrò vincere un altro torneo del Grande Slam. Non lo so, io credo di sì ma non lo so, non lo posso sapere. Se sarò in grado di rilassarmi, di controllare di nuovo le mie emozioni, e penso che questo accadrà, io ritroverò il mio livello di tennis.

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