ATP Finals: Nadal vince ancora, ma che disastro Murray! (audio Flink e video Pistolesi)

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ATP Finals: Nadal vince ancora, ma che disastro Murray! (audio Flink e video Pistolesi)

Rafael Nadal ottiene il suo secondo successo in queste ATP Finals, 6-4 6-1 su Andy Murray. Lo spagnolo non ha ancora concesso un set. Murray deludente, forse con un occhio all’altro girone… Ascolta l’audio di Steve Flink e guarda il video di Ubaldo Scanagatta con Claudio Pistolesi

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R. Nadal b. A. Murray 6-4 6-1 (da Londra, Carlo Carnevale)

Durante un incontro del Masters di Francoforte del ’93, Jim Courier creò un mezzo scandalo quando iniziò a sfogliare e leggere un libro durante un cambio di campo nel corso del suo match contro Medvedev. L’atteggiamento era di quelli disinteressati a dir poco, e nelle file della tribuna stampa oggi i giornalisti che possono dire “io c’ero” (tra cui il direttore Scanagatta) avranno senz’altro pensato a quell’episodio vedendo Murray che si tagliava una ciocca di capelli con le forbicine, sul 2-1.

Andy Murray esce sconfitto dall’incontro con Rafael Nadal per la sedicesima volta in ventidue occasioni: severo il punteggio finale, ancora peggio il linguaggio del corpo dello scozzese, che probabilmente, come anche molti dei giornalisti presenti in sala hanno twittato durante il match, starà già pensando all’appuntamento di Ghent in Coppa Davis del prossimo weekend. Un’ora e mezza appena (un’inezia, considerando che la media tra un servizio e l’altro è stata di trenta secondi per entrambi i giocatori), per un match combattuto nel solo primo set. Nadal batte un top 2 per la prima volta dal Roland Garros 2014 (Djokovic in finale) mettendo in campo la versione migliore di sé, soprattutto a livello mentale, senza scomporsi una volta patito il break nel primo gioco, a causa di un rovescio instabile e timido nei primi scambi. Raggiante in conferenza stampa: “Sono contento per il risultato, ma sopratutto perché la mia condizione eil mio gioco sono sempre in crescendo“. Lo spagnolo, per cui il Masters di fine anno è il secondo torneo più giocato senza alzare il trofeo (due finali in sei apparizioni, dietro al torneo di Miami, mai vinto nonostante quattro finali in undici partecipazioni), rientra nel game successivo approfittando del dritto molle di Murray e prende il comando del gioco da lì in avanti. Murray serve malissimo (appena il 45% di prime nel set d’apertura, con velocità medie appena decenti) e non riesce ad approfittare degli scambi, sorprendentemente frequenti, che si installano sulla diagonale sinistra. Nadal non solo tiene in tranquillità con il rovescio, ma quando cambia lo fa pungendo e prendendo immediatamente il controllo della rete (11/13 l’esito delle sortite al volo a fine match). Lo scozzese, inutile dirlo sostenuto dal pubblico di casa che però non gli risparmia qualche fischio mentre è intento a ricomporre il borsone a fine gara, salva cinque palle break (di cui tre nel sesto game), ma rallenta e alla fine rompe l’andatura sul 5-6. Nadal sente l’odore del sangue dopo il primo errore dell’avversario, e con un’esplosiva risposta di dritto sale 0-30. Murray non reagisce, e a zero consegna la frazione, che si rivelerà l’unica degna di nota.

Serpeggia l’insoddisfazione sugli spalti sempre gremiti dell’impianto, ma Andy resta pigro e svogliato, toccandosi anche il quadricipite verso la fine della partita (“Ma niente di serio, è stato solo a causa di un allungo”, ha detto nel postpartita). Il gruppo Ilie Nastase resta comunque in totale bilico, considerata una sola, eventuale certezza: Nadal sarebbe qualificato qualora stasera Ferrer non dovesse vincere in due set, altrimenti tutto si deciderebbe all’ultima giornata del girone. Murray rimane quindi ancora tennisticamente vivo, ma dovrà sperare di far decisamente meglio di quanto visto oggi: a cavallo tra i due set infatti lo scozzese soffre un pauroso parziale di 3-17, fino al game con cui arresta l’emorragia sul 3-1 Nadal. Il maiorchino dal canto suo non si distrae, anzi ritrova apparentemente un dritto in ottima forma quando stimolato a soluzioni in recupero lungolinea: l’incontro si trascina fino al secondo servizio che Nadal strappa a 30 nel sesto game, per poi chiudere pochi minuti dopo con uno splendido uncino stretto.

Chi arriva secondo ha la certezza di evitare Djokovic in semifinale: chissà che Murray non ci abbia pensato…

Stat Nadal-Murray

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