ATP Finals interviste, Djokovic: “Ho detto ciò che sentivo il bisogno di dire"

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ATP Finals interviste, Djokovic: “Ho detto ciò che sentivo il bisogno di dire”

ATP World Tour Finals, N. Djokovic b. T. Berdych 6-3 7-5. L’intervista del dopo partita e l’audio di Novak Djokovic in originale

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Credi che il livello di Tomas sia salito?
Contro di me sicuramente sì. Ha trovato modo di giocare più aggressivo, più efficiente e tatticamente più intelligente. Credo che oggi abbiamo giocato due set combattuti, entrambi avremmo potuto fare meglio e ne siamo consapevoli. Ma entrambi veniamo da una lunga stagione e stiamo provando a fare del nostro meglio.

Non so se lo hai notato ma Rafa sta cambiando un po’, del tipo se vince il sorteggio decide di servire invece di ricevere. Quest’anno lo hai affrontato tre volte, puoi vedere un alzamento del suo livello?
La prima domanda, no non lo avevo notato. La seconda, è un fatto che stia giocando meglio ed abbia alzato il suo livello dagli US Open. Già in Cina ha iniziato a essere più fiducioso in campo. Nei primi due match qui ha mostrato che sta sbagliando meno, serve in maniera più efficace e usa il dritto molto meglio. Lo so questo, l’ho osservato e so cosa aspettarmi, abbiamo giocato così tante volte.

Domanda dura. Due giorni fa, qui, hai dato credito a Roger Federer per la sua vittoria. In qualche modo nella tua risposta hai detto che gli concedevi la vittoria.
Io, ho detto questo?

Una cosa del genere.
No.

La frase è stata ripresa da qualcuno che ne ha chiesto in proposito a Federer. Come fai fronte alla cosa?
Possiamo dare uno sguardo alle trascrizioni, va indietro. Sono sicuro al 100% che non ho detto questo e non ho detto qualcosa che può essere ripreso fuori dal contesto. A chiunque abbia creato questa storia io non so cosa dire, non è giusto. Non c’è nessuno bisogno di creare un cattivo rapporto tra Roger e me perché io ho detto ciò che sentivo il bisogno di dire, che lui meritava di vincere e che io ero deluso del mio livello, ma questo non ha nulla a che vedere con me che gli concedo la vittoria. È ridicolo.

La mia domanda è: come affronti il fatto che alcune frasi siano sbagliate?
Onestamente, io non ho visto questi titoli quindi non devo far fronte a niente. Io cerco di evitare il più possibile i media durante il torneo perché non c’è motivo per me di esser coinvolto in questo centro di speculazioni che potrebbero causare distrazioni alla mia concentrazione, che è molto più preziosa e ne ho bisogno. Io guardo le partite ma non leggo i giornali.

Ora affronterai Rafa. Roger ha appena detto in conferenza stampa che apprezza la rivalità che ha con te, ma lui sceglierebbe Rafa perché la rivalità è più lunga. Tu chi sceglieresti tra i due?
Credo che tutto sia stato già detto prima. Io ho giocato un primo match fantastico, gli altri due match non sono stati sul livello che desideravo, ma comunque sono riuscito a vincere due incontri e perderne uno e sono in semifinale. Considerando le vittorie di quest’anno e la qualità di tennis giocato, mi accingo ad affrontare il match in maniera ottimistica, come faccio sempre. Riguardo le rivalità, con entrambi ho delle rivalità uniche quindi è difficile fare paragoni. Contro Rafa ho giocato match più lunghi ed epici. Le finali Slam sono state più eccitanti con Roger, soprattutto negli ultimi due anni.

Rafa ha detto l’altro giorno che tu giochi ad un’altra categoria, tu hai questa sensazione?
Beh, lo ringrazio per il complimento. Ovviamente lo prendo come un complimento. Ma non mi considero di un’altra categoria, io sono in competizione per questo trofeo con chiunque come per ogni altro trofeo. Credo non sarebbe giusto per me stesso, e sarebbe un po’ pretenzioso e arrogante se dicessi “sì, appartengo ad un’altra categoria.” Non lo direi mai. Io ho lo stesso approccio che hanno gli altri e provo a vincere ogni match che gioco.

Sappiamo che ami la Grecia e che sei stato lì molte volte, vorresti dire qualcosa ai tuoi fan ad Atene e in tutta la Grecia?
Hai ragione, io amo la Grecia. I serbi provano un collegamento speciale tramite la storia e la cultura, i nostri popoli sono molto vicini. Negli ultimi due anni sono stato lì con la mia famigli parecchie volte. Quando ero più giovane ci andavo in vacanza d’estate ogni uno, due anni. Questo paese ha dato così tanto alla civilizzazione se ci pensi: filosofia, politica, è una nazione davvero intellettuale. Puoi sentire il suo fascino e la sua storia ad ogni passo, c’è molto da vedere e le persone sono molto emotive. Spero di avere l’opportunità di giocare in Grecia almeno una volta, se non per un torneo almeno una esibizione, non vedo l’ora. Ho sentito che il tennis è popolare e seguito in Grecia.

Durante questo torneo abbiamo la tendenza di guardarci indietro. Puoi dirci qual’è il momento più strano e bizzarro durante quest’ultima stagione di tennis?
Ci sono state alcune esperienze grandiose, considerando che è stato il mio anno migliore sul campo. Ho avuto anche dei momenti duri. Le vittorie di Wimbledon e agli US Open risaltano come i momenti più eccitante e gioiosi, e la sconfitta agli Open di Francia è probabilmente il più deludente della stagione. È difficile dire qualcosa di bizzarro che sia accaduto fuori dal campo. Molte cose bizzarre accadono negli spogliatoi, credimi, è un bene che voi non abbiate telecamere lì. La vita del tour è qualcosa che io ho deciso di fare e mi diverte, ovviamente alcune volte vedo questi ragazzi più di quanto veda i miei genitori. Ma ho un buon rapporto e sono orgoglioso di poterlo dire, praticamente con tutti loro. C’è sempre un rispetto reciproco. Penso sia un piacere far parte di un gruppo di tennisti del genere che condivide i valori di una vita sana e si rappresenta in un modo positivo. Sono lieto di far parte di questa era.

Traduzione di Paolo Di Lorito

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