Australian Open, sarà l'edizione di Nick Kyrgios

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Australian Open, sarà l’edizione di Nick Kyrgios

Si può immaginare Nick Kyrgios protagonista a questi Australian Open? Ci abbiamo provato anche se in redazione non tutti sono d’accordo

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Sarà anche un po’ truzzo, se passate il termine, e certamente tamarro, se passate anche questo termine, ma Nick Kyrgios vale davvero tanto come tennista e a questi Australian Open può dire davvero la sua anche sfruttando il tabellone.

Il pazzo tennista australiano inizierà il suo cammino sfidando al primo turno Pablo Carreno Busta, e qui non dovrebbero esserci problemi, stesso discorso per il Round 2 dove potrebbe trovarsi dall’altro lato della rete uno tra Nishioka (chi?) e Cuevas. I dolori arriverebbero in seguito quando Berdych si ergerebbe a vero primo scoglio da superare per Nick, salvo ovviamente che il ceco non perda contro i suoi avversari, ipotesi non troppo probabile.

Da questo match arrivano le prime vere incognite. A sfavore dell’australiano c’è senza dubbio la caratura dell’avversario ma dalla sua parte ci sono i precedenti. Zero infatti sono le volte che i due tennisti si sono affrontati ma forse è meglio giocare con un top ten mai incontrato invece che con uno che ti ha magari bastonato più di una volta. Kyrgios ha comunque le armi per battere Berdych. Può reggere il peso di palla e caratterialmente, considerato anche che gioca in casa, può sopraffare il ceco che di certo non è un cuor di leone.

Continuando il volo pindarico nei meandri del tabellone ci sarebbe Cilic, o magari Coric; con il primo c’è uno scontro diretto, vinto dal croato, ma era il 2013 e si giocava sulla terra del Roland Garros. Tre anni non sono pochi per un tennista come Kyrgios che è esploso solo nelle ultime stagioni. Con Coric non ci sono precedenti, ma l’ipotesi è più lontana e soprattutto nell’eventuale match partirebbe favorito il 20enne australiano.

Se tutto ciò dovesse accadere si giungerebbe a quello che per gli organizzatori sarebbe il vero e proprio evento, ovvero la sfida contro sua maestà Roger Federer. È vero, lo svizzero prima deve battere qualche tennista ma ai quarti di solito ci arriva semplice (fan elvetici potete linciarmi, vi capisco). Come siamo messi con gli head to head? Bene, anzi benissimo. “Questo vecchietto l’ho incontrato una volta a Madrid. Chiedetegli chi ha vinto!”, non lo direbbe mai Kyrgios ma forse per la testa una valutazione del genere potrebbe, e magari dovrebbe, passargli pure.

Meglio fermarsi qui, ipotizzare che Kyrgios superi Berdych, Cilic (o Coric) e che vinca anche contro Federer è forse troppo. Magari era troppo anche vederlo vincente contro il ceco ma ha carte da giocarsi, su questo non c’è dubbio. Tirando le somme totali e facendo un riepilogo abbiamo due scontri diretti con i maggiori pretendenti della sua parte di tabellone, una vittoria e una sconfitta. Mica male! Di certo l’australiano non parte sconfitto in partenza, almeno sulla carta.

Oltre alla fantasia dell’autore ci sono però anche altre valutazioni che possono dare credito all’ipotesi di un Kyrgios grande protagonista degli aussie. La prima è la tradizione nel torneo. Nel 2015 solo Murray ai quarti di finale interruppe il cammino del cangurotto quindi Kyrgios può ritrovare il giusto feeling, dopo tutto ha già fatto grandi cose qui. La seconda è l’attitudine negli slam. I quarti agli Australian Open 2015 non sono gli unici ma vanno ricordati anche quelli a Wimbledon 2014 dove riuscì a battere l’allora numero uno del mondo Rafael Nadal. L’ultima valutazione è senza dubbio il pubblico di casa che darà il massimo per il suo tennista. I fanatics sono caldi, anche più del clima di gennaio a Melbourne, spingeranno ogni singolo colpo di Kyrgios dell’altra parte del campo. Questa, anche se minima, è una certezza.

Potremmo chiudere qui, ma un piccolo aneddoto va fatto, anche solo per riderci su. In redazione quando scrissi che Kyrgios avrebbe raggiunto le semifinali (prima che uscisse il tabellone) fui invitato a non dire castronerie, per la verità con altri termini ma è meglio sintetizzare in questo modo, vederlo nero su bianco dunque vale la fatica di cotanta fantasia tennistica. Vi Immaginate poi se tutto ciò divenisse realtà?

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