AO, uomini: vittorie in tre set per Federer, Djokovic, Nishikori e Kyrgios. Passano anche Dimitrov, Berdych e Tsonga

Australian Open

AO, uomini: vittorie in tre set per Federer, Djokovic, Nishikori e Kyrgios. Passano anche Dimitrov, Berdych e Tsonga

Nessun problema per Roger Federer e Tomas Berdych che superano in tre set Dolgopolov e Basic, qualcuno in più per Kei Nishikori e Marin Cilic. Tutto facile per Novak Djokovic contro Quentin Halys. Vincono anche Thiem e Goffin, che perde un set contro Dzumhur. DImitrov deve faticare più del previsto contro il qualificato argentino Trungelliti. Tsonga e Kyrgios battono in tre set Jasika e Cuevas

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[1] N. Djokovic b. [WC] Q. Halys 6-1 6-2 7-6(3) (Diego Serra)

Vince Novak Djokovic contro Quentin Halys, ventenne francese numero 187 dell’ATP. Di Quentin Halys non si può dire che sia fortunato nel sorteggio degli Slam, all’esordio al Roland Garros beccò Nadal, qui Djokovic. La partita di oggi è stata anche spettacolare nel secondo game del primo set, e nel terzo set, dove Halys ha strappato una volta il servizio al numero uno. Set in cui Halys è riuscito a spingere al massimo il suo tennis, riuscendo a tenere in campo la palla. Primo set e secondo game molto spettacolare, Djokovic strappa ben 5 palle break all’avversario ma Halys combatte, riesce a ribattere, e a tenere il servizio. E Novak non perdona, immediato il break nel quarto game e subito dopo nel sesto. E su servizio del serbo non si gioca. Si riparte nel secondo game ed è subito break Djokovic nel primo e nel settimo game. Halys non gioca male, ma con Novak che sbaglia poco è impossibile. Terzo set e break nel secondo game di Halys, Djokovic si addormenta un po’ e perde la battuta alla prima palla break concessa. Quando si abituerà a giocare tutti i punti Halys può diventare un giocatore vero. Come ad esempio nel game successivo, dove sparacchia male due palle e concede subito il break al serbo. Poi servizi dominanti, anzi è Djokovic a mettere in campo un numero minore di prime palle. Si va al tiebreak e Halys ci regala il primo punto con un rovescio che sorvola il paletto della rete alla destra di Djokovic. Punto di giornata. Poi però minibreak di Djokovic, e si arriva a 4 match point per il numero uno: basta il secondo e si chiude per 6 a 3 il tiebreak. Ora terzo turno con Seppi.

[29] N. Kyrgios b. P. Cuevas 6-4 7-5 7-6(2) (Giovanni Vianello)

Nick Kyrgios, come sempre dominante col servizio, prevale in tre set su Pablo Cuevas, un avversario forse non semplicissimo, n. 41 del ranking e che aveva portato Monfils al quinto set nell’ultimo Roland Garros. Kyrgios, t.d.s. 29 e n. 30 del ranking, ha ottenuto il massimo risultato con uno sforzo non eccessivo, in particolare limitando le fatiche nei turni di risposta, turni nei quali spesso si è concesso delle pause quando era avanti di un break. C’è stato un unico momento di dificoltà per l’australiano, nel terzo set sul 5-4 15-40 in favore di Cuevas, ma Kyrgios ha messo a segno quattro prime consecutive e si è portato cinque pari, per poi chiudere set e incontro al tiebreak. Da segnalare un intervento del fisioterapista per Kyrgios, nel terzo set.

[9] J.W. Tsonga b. [WC] O. Jasika 7-5 6-1 6-4 (Carlo Soldati)

Scende il campo una giovane promessa australiana con l’orecchino sponsorizzata Nike, ma non è Nick Kyrgios e nemmeno Thanasi Kokkinakis: stiamo parlando di Omar Jasika, 18 anni alla sua prima vittoria nel circuito maggiore ottenuta in quattro set ai danni di Ilya Marchenko proprio nello slam casalingo. Jasika è il più giovane tennista ad aver raggiunto il secondo turno a Melbourne dopo Kokkinakis (2014) e vanta il titolo di singolare e doppio maschile nello US Open junior 2014. Dall’altra parte della rete Tsonga appare nella modalità “off fire”: è fin da subito nervoso con il pubblico, preoccupato per la scarsa tenuta del suo grip e molto falloso specialmente di diritto, forse sente la pressione di un avversario che inizia molto bene la partita dimostrando ottimo gioco di gambe e buona costruzione del punto con entrambi i fondamentali. Ma la sensazione è che Tsonga stia giocando con margine e che al momento giusto piazzerà la zampata decisiva. Il primo set è molto equilibrato con il francese che perde la battuta nel quinto gioco dopo aver sofferto molto già nel primo. Subito contro break e nessuna scossa fino ad un prevedibile break sul 6-5 che permette a Tsonga di conquistare il set nel game successivo per 7 giochi a 5. Ora Jo appare più sicuro e tranquillo e, complice un avversario che sotto nel punteggio vuole strafare, riuscirà a conquistare facilmente il secondo set ed il terzo grazie ad un break. Ottime le potenzialità del giovane australiano il quale dovrà lavorare per rendere più solida e vincente ogni parte del suo gioco. Tsonga, invece, è atteso al terzo turno dal connazionale Pierre-Hugues Herbert che ha sconfitto in tre set Noah Rubin.

[3] R. Federer b. A. Dolgopolov 6-3 7-5 6-1 (Tommaso Voto)

Il n.35 del mondo Dolgopolov ha regalato qualche fiammata degna della sua fama, ma alla fine è stato il talento e la costanza di Roger Federer a prevalere in tre set. Lo svizzero ha tenuto complessivamente un buon ritmo, dimostrando che la parentesi Brisbane è ormai chiusa e che  può essere, ancora una volta, uno dei pochi a poter infastidire il dominio del cannibale Djokovic. Il “ciondolante” ucraino ha, comunque, tentato di mettere in difficoltà il suo più titolato avversario, ma il suo tennis, molto personale ed anticonvenzionale, non può in alcun modo rappresentare un pericolo per Federer, che ha messo in mostra un rendimento al servizio notevole (89% di punti vinti con la prima in campo, nessuna palla break concessa e ben 25 ace). Solo nel secondo parziale c’é stato più equilibrio, anche perché l’ucraino ha limitato gli errori, tuttavia l’ex n.1 del mondo non ha mai abbassato la guardia. Sotto 2 a 0 le possibilità di Dolgopolov si sono praticamente azzerate, soprattutto perché Federer ha aumentato la sua pressione da fondo campo, regalando qualche vincente di buona fattura. Il match point infatti è un bellissimo rovescio lungolinea che si stampa sulla linea laterale e che regala a Roger l’accesso al terzo turno degli Australian Open, in cui troverà Dimitrov, che ha vinto faticando più del previsto contro il qualificato Trungellitti.

[27] G. Dimitrov b. [Q] M. Trungelliti 6-3 4-6 6-2 7-5 (Brunetto Apicella)

Grigor Dimitrov vince, soffre un set e si regala il terzo turno degli Australian open dove affronterà Roger Federer. Il bulgaro ha battuto in quattro set il tennista argentino partito dalle qualificazioni e numero 210 del ranking Marco Trungelliti. È Dimitrov ad inizio match a partire forte e a conquistare il break di vantaggio che gli permette di fare la differenza e chiudere il set sul 6 a 3. Nel secondo set è l’argentino a sfruttare i passaggi a vuoto del bulgaro e a ottenere il primo break della partita. Dimitrov prova a reagire, riporta il match in parità ma quando serve sul 5 a 4 per allungare il parziale, concede 4 set point all’argentino. Tre palle set vengono annullate ma la quarta permette a Trungelliti di aggiudicarsi il parziale. Nel terzo set Dimitrov reagisce strappa il servizio all’avversario fa vedere buoni colpi da fondo e dopo aver ottenuto il doppio break di vantaggio conquista il set chiudendolo sul 6 a 2. È più lottato il quarto set, quando, i due tennisti riescono a mantenere con più facilità i loro turni di battuta. Solo nel quinto game l’argentino annulla 3 palle break consecutive. Trungelliti spinge i colpi, avanza nel campo per chiudere i punti  ma  sul 5 pari si trova costretto a perdere il servizio grazie ad un passante vincente del bulgaro  Che chiuderà il match sul 7 a 5. Per Dimitrov il terzo turno con Federer, per l’argentino sicuramente un buon torneo che l’ha visto partire dalle qualificazioni e raggiungere il secondo turno dello slam australiano.

[12] M. Cilic b. A. Ramos-Vinolas 6-4 6-3 7-6(4) (Federico Carducci)

Marin Cilic raggiunge il terzo turno degli Australian Open per la sesta volta in carriera superando dopo 2 ore e 19 minuti il mancino spagnolo Alberto Ramos-Vinolas.
Partita più complicata di quanto il punteggio possa raccontare, sopratutto nel primo set: Cilic ha infatti perso il servizio nel game di apertura e si è trovato a rincorrere fino all’ottavo gioco quando è riuscito a strappare la battuta all’avversario rimontando da 40-30, dopo che nei suoi precedenti turni lo spagnolo non aveva concesso nemmeno un 15.  Questa è stata la fase decisiva della prima partita con Ramos che ha accusato mentalmente il colpo, non riuscendo a reagire e cedendo nuovamente il servizio nel decimo game. Ottavo gioco decisivo anche nel secondo set con Cilic che, avanti 4-3, trovava il break recuperando un game in cui si era trovato in svantaggio per 40-15. Molto più combattuto il terzo set, con una sola palla break concessa da Ramos nel settimo gioco ed annullata. Inevitabile la conclusione al tie-break, vinto da Cilic senza troppi affanni. Due i dati che possono spiegare l’andamento della partita: la maggiore efficacia di Cilic al servizio (17 aces contro 7, nessun doppio fallo contro i 5 di Ramos), e il numero di vincenti del croato (37 contro 23) a fronte di una situazione di quasi parità nei gratuiti (30 a 34).
Nel prossimo turno altro spagnolo per Cilic, che si troverà di fronte la testa di serie numero 24 Roberto Bautista-Agut.

[6] T. Berdych b. [Q] M. Basic 6-4 6-0 6-3   (Riccardo Sozzi)

Non sfigura Mirza Basic alla più importante partita della sua carriera, per quanto il risultato possa consegnarci l’immagine di un match dominato dal bombardiere ceco, quest’ultimo ha dovuto faticare contro il ventiquattrenne bosniaco alla sua prima apparizione a livello Slam. Basic parte abbastanza bene reggendo lo scambio impostato da Berdych dimostrando anche un certo carattere nell’annullare già nel quarto gioco ben cinque palle break. La prova del nove arriva però sul 4-5, a quel punto Berdych fa sentire tutto il peso della sua palla conquistando il primo set che fin lì era stato difeso con le unghie e con i denti dal giovane bosniaco. Il secondo set è in pratica un assolo di Berdych, Basic non ha letteralmente la forza fisica per opporsi (riuscendo a vincere solo cinque “15”). Nel terzo parziale il tennis di Basic ritorna ad essere efficace, ma più per negligenza del suo avversario che gioca un po’ superficialmente, che per merito suo. Nell’ottavo game però Berdych ritrova la risposta riuscendo a far giocare a Basic il classico “colpo in più” che ne consuma le ultime energie, tenendo poi agevolmente il servizio che chiude il match. Rimandato il giovane bosniaco che tuttavia dà prova di essere in continua crescita non demeritando contro un giocatore di un livello superiore.

[7] K. Nishikori b. A. Krajicek 6-3 7-6(5) 6-3 (Daniele Maialetti)

Un buon Kei Nishikori si sbarazza senza troppi problemi di un pur volenteroso Austin Krajicek: troppa la differenza di cilindrata tra i due giocatori, non deve trarre in inganno il loro unico precedente, andato in scena lo scorso 2015 nel torneo di Memphis, in cui il giapponese aveva prevalso sullo statunitense solo al terzo set. Qui la musica è ben diversa, il nipponico al terzo gioco del primo set ottiene il break che conserva fino alla fine del primo parziale che si conclude 6-4. In apertura del secondo set Nishikori brekka subito l’americano e conduce il set senza nessun problema, fino a quando sul 5-4 con il giapponese al servizio per chiudere il set, Krajicek si procura le prime palle break dell’ incontro e, complice un Nishikori d’ improvviso distratto, alla quarta palla break del game toglie il servizio al nipponico. Così ci si ritrova in un tiebreak insperato per l’americano quanto inaspettato per il giapponese, che però ha il merito di non farsi cogliere di sorpresa e chiude 7 punti a 5 nonostante un Krajicek più aggressivo che prende anche la via della rete.
Nel terzo set Nishikori subito avanti ottenendo il break nel secondo gioco, di lì in avanti in pieno controllo conduce la partita sino al termine senza problemi; adesso aspetta il vincente tra Garcia-Lopez e Brands per continuare la sua corsa verso il suo primo titolo Slam.

[19] D. Thiem b. N. Almagro 6-3 6-1 6-3 (Paolo Di Giovanni)

Dominic Thiem partiva favorito nella sfida tra rovesci ad una mano, ma la resa di Nicolas Almagro è stata decisamente senza condizioni. Ad inizio incontro gli scambi sono brevi, l’austriaco è più reattivo e regolare, passa a condurre relativamente presto e chiude il primo set con tre meraviglie di rovescio a tutto braccio, strappando così il servizio all’ex numero 9 del mondo per due volte. Thiem approfitta dei gratuiti dello spagnolo e senza sforzi si ritrova avanti anche nel secondo parziale. Il numero 20 ATP è impeccabile in difesa, varia la direzione dei colpi e porta così Almagro ad avere evidenti difficoltà negli spostamenti laterali; dopo 55 minuti siamo già due set a zero. Nei primi giochi del terzo la storia si ripete, Almagro gioca in maniera statica, commette errori su errori e va subito sotto nel punteggio, cerca di rimanere aggrappato alla partita producendo un buon numero di vincenti, ma è troppo tardi e la sua trasferta australiana finisce con un dritto sparato fuori. Un brillante Thiem si qualifica per il terzo turno dove è atteso da uno scontro interessante con David Goffin. Federer è all’orizzonte.

Risultati:

[3] R. Federer b. A. Dolgopolov 6-3 7-5 6-1
[1] N. Djokovic b. [WC] Q. Halys 6-1 6-2 7-6(3)
[7] K. Nishikori b. A. Krajicek 6-3 7-6(5) 6-3
[9] J.W. Tsonga b. [WC] O. Jasika 7-5 6-1 6-4
[6] T. Berdych vs [Q] M. Basic 6-4 6-0 6-3
[29] N. Kyrgios b. P. Cuevas 6-4 7-5 7-6(2)
[15] D. Goffin b. D. Dzumhur 6-4 0-6 6-4 6-2
[12] M. Cilic b. A. Ramos-Vinolas 6-4 6-4 7-6(4)
[14] G. Simon b. E. Donskoy 6-3 5-7 7-6(1) 4-6 7-5
[28] A. Seppi b. D. Kudla 7-5 6-4 6-4
[19] D. Thiem b. N. Almagro 6-3 6-1 6-3
[27] G. Dimitrov b. [Q] M. Trungelliti 6-3 4-6 6-2 7-5
F. Delbonis b. [Q] R. Olivo 7-6(5) 3-6 6-7(3) 7-5 6-2
[26] G. Garcia-Lopez b. [Q] D. Brands 4-6 6-1 7-6(0) 6-3
[24] R. Bautista Agut b. D. Lajovic 4-6 6-2 4-6 6-2 6-1
[Q] P.H. Herbert b. [WC] N. Rubin 6-3 6-4 6-0

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