Verso il day 7: Sharapova-Bencic e Nishikori-Tsonga per lo spettacolo, tutto facile per Djokovic e Federer?

Australian Open

Verso il day 7: Sharapova-Bencic e Nishikori-Tsonga per lo spettacolo, tutto facile per Djokovic e Federer?

Prendono il via gli ottavi di finale dell’Australian Open 2016 senza più italiani se si eccettuano i doppi. Tornano in campo i numeri 1 Serena Williams e Novak Djokovic per i quali non dovrebbero esservi difficoltà così come per Roger Federer opposto a David Goffin. Promettono spettacolo invece i match tra Tsonga e Nishikori e quello tra Maria Sharapova e Belinda Bencic

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Siamo approdati alla seconda settimana degli Australian Open, dove il plurale è generico e non riferito alla patria, perché come saprete di azzurro non c’è più traccia. Oddio, se non ne potete fare a meno stanotte potrete dedicarvi ad Errani-Fognini opposti a Tsonga-Mladenovic e Checchinato-Seppi contro Lopez-Lopez…
Con i tabelloni allineati agli ottavi di finale, nella settima giornata tornano in campo i numeri 1 del mondo Serena Williams e Novak Djokovic, che come di consueto presidiano la parte alta dei draw.

Difficile immaginare difficoltà per Nole che si troverà di fronte nell’ultimo match i programma nella sessione diurna sulla Rod Laver Arena, il francese Gilles Simon, battuto nelle ultime 10 occasioni e dal gioco troppo speculare per creare insidie. L’unica vittoria di Gillou risale al primo incontro trai due giocato nel 2008 a Marsiglia.

Djokovic punta ad eguagliare i 27 quarti di finale consecutivi in un torneo dello Slam collezionati da Jimmy Connors per poi mettere nel mirino il primatista di questa graduatoria, Roger Federer ancora lontano a quota 36. Per il serbo si tratterebbe della nona volta consecutiva tra i primi otto a Melbourne, con Federer fermato a quota 11 da Andreas Seppi lo scorso anno.

A scoraggiare ulteriormente Simon un’altra statistica che la dice lunga sulla continuità di Nole, che non perde in un Major da un giocatore classificato oltre la quattordicesima posizione (quella che occupa il francese) addirittura dal 2010 quando perse dal l’allora numero 27 Melzer al Roland Garros.
Per Simon raggiungere i quarti di finale gli consentirebbe di eguagliare il miglior risultato mai raggiunto in uno Slam, come proprio a Melbourne nel 2009 e a Wimbledon nel 2015.

Chissà se David Goffin avrà tolto dalle pareti della sua stanza i poster di Roger Federer, intanto se lo ritrova davanti negli ottavi degli Australian Open dopo il loro primo incontro al medesimo turno a Parigi nel 2012 nel quale non sfiguró affatto pur perdendo come negli altri due precedenti giocati in casa Federer a Basilea. Nessun giocatore belga ha mai raggiunto i quarti di finale a Melbourne (nemmeno a New York), così come Goffin non ha mai superato un top 10 in uno slam e il numero 3 del mondo non pare intenzionato a consentire di sfatare questi tabù. Fresco delle 300 vittorie Slam, a 6 lunghezze da Martina Navratilova, Roger punterà al quarantasettesimo quarto di finale in un Major, il dodicesimo down under. Spiccioli, insomma.

Maggiore equilibrio dovrebbero riservare gli alti due match del tabellone maschile. Tomas Berdych parte sicuramente favorito contro Bautista Agut, ma lo spagnolo anomalo ha sorpreso già due volte sul duro il numero 6 del mondo, a Chennai nel 2013 e a Indian Wells l’anno dopo, mentre il ceco ha vinto l’unico precedente in uno Slam a Parigi 2014. Tradizionalmente Berdych gioca bene in Australia e infatti va alla ricerca del sesto quarto di finale consecutivo, mentre lo spagnolo non si è mai issato trai primi otto in uno slam.

Lo spettacolo non dovrebbe mancare nel match che aprirà il programma sulla Hisense Arena tra Kei Nishikori e Jo Tsonga, basti pensare che entrambi i loro incontri a livello Slam sono finiti al quinto, con il giapponese vincitore su questi campi nel 2012 e Tsonga trionfatore a sorpresa sulla sacra terra di Bois de Boulogne solo pochi mesi fa.

Bisognerà confidare nella buona salute del giapponese per assistere a quello che promette di essere il match del giorno, con la potenza del francese a scontrarsi con la solidità e le traiettorie di Kei. Tsonga, finalista nel 2008 e uno dei tre francesi ancora in corsa, punta al quinto quarto di finale in Australia, cosa mai riuscita a nessun suo connazionale. Il sosia di Alì è il giocatore con il miglio bilancio vittorie/sconfitte (98-31) tra quelli che non hanno mai vinto uno slam, Nishikori, unico giapponese ad aver raggiunto i quarti a Melbourne nell’era Open, punta a fare meglio del risultato raggiunto nel 2012 (perse da Murray) e 2015 (ko con Wawrinka).

E veniamo alle ragazze.
È vero che Margarita Gasparyan è una delle più belle rivelazioni di questo torneo, ma pensare ad una Serena Williams in difficoltà è puro esercizio di stile. Certo, i recenti Us Open dicono che il rovescio ad una mano qualche problema alla numero 1 del mondo può crearlo…
Inutile ricordare i numeri infiniti di Serena che rischiano di schiacciare la ventunenne russa, bravissima alla prima apparizione australiana a spingersi fin qui e ricordando che lo scorso anno di questi tempi era numero 219 ed era impegnata in un Itf in Francia.

Ci farà male non trovare in campo contro Aga Radwanska la nostra Roberta Vinci: sarebbe stato un match da palati fini e invece ci sarà Anna Lena Friedsam che pochi giorni fa ha racimolato sei game contro la polacca a Shenzen e chissà cosa potrà fare di più stavolta. Se la vittoria al Masters di Singapore avrà spazzato tutte le incertezze nella mente di Aga, la numero 4 del mondo si candida ad arrivare fino in fondo, mente la tedesca pare abbia già vinto il suo Slam.

Intrigante la sfida tra Carla Suarez Navarro e Daria Gavrilova, nuova beniamina di casa.
La spagnola in quattordici degli ultimi quindici tornei disputati ha perso contro una giocatrice classificata peggio di lei e dunque sarà il caso che faccia molta attenzione se vorrà eguagliare il suo miglior risultato a Melbourne raggiunto nel 2009.
Inoltre L’australiana ha solo ventuno anni, è ai primi ottavi Slam ma ha già battuto quattro top-10 come Kvitova, Sharapova, Ivanovic e Safarova.

La partita del giorno è però senza dubbio quella che aprirà il programma sulla Rod Laver Arena tra Maria Sharapova e quella che sembra più pronta tra le giovanissime ad ambire alle primissime posizioni, ovvero Belinda Bencic.
Le due non si sono mai incontrate e Maria è sicura che avverà tante volte in futuro. La Svizzera a soli 18 anni punta a divenire la più giovane a raggiungere i quarti a Melbourne dai tempi di Nicole Vaidosova (2007) e così facendo approderebbe per la prima volta nella top-10.
Nonostante la giovanissima età la Bencic ha già mostrato di saper affrontare senza timori reverenziali le piu quotate avversarie: nel 2015 è stat infatti la giocatrice con più vittorie, cinque, contro le migliori cinque del ranking, ivi compresa la numero 1 Serena Williams battuta a Toronto.

Il match di oggi potrebbe segnare un simbolico passaggio di consegne, se ricordiamo che Maria Sharapova è l’ultima teenager ad aver vinto un Major agli Us Open 2006 quando aveva 19 anni e 132 giorni.
La russa, campionessa nel 2008 e finalista nel 2007, 2012 e 2015 venderà molto cara la pelle come suo solito e dunque la partita promette scintille.

Qui il programma completo del day 7.

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