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Mondo Challenger, italiani: a Manila delude l’Italia senza Slam
Nella prima settimana degli Australian Open i tanti italiani esclusi dallo Slam deludono nel Challenger di Manila. Partito da testa di serie numero 1, Vanni esce al secondo turno contro Chiudinelli. Unico a salvarsi Naso, arrivato ai quarti e battuto dal vincitore del torneo Youzhny

Per provare a dare un senso alla mancata qualificazione al tabellone principale degli Australian Open, Luca Vanni, Thomas Fabbiano, Lorenzo Giustino e Roberto Marcora si sono spostati a Manila per il Challenger da $75.000 della capitale delle Filippine. A loro si sono uniti anche Federico Gaio e Gianluca Naso.
Giustino e Marcora sono stati eliminati al primo turno rispettivamente da Zhe Li per 6-3 3-6 6-4 e Go Soeda, testa di serie numero 4, per 7-6(4) 6-1.
La delusione arriva soprattutto da Luca Vanni, testa di serie numero 1 del torneo, eliminato al secondo turno dal trentaquattrenne numero 252 del mondo Marco Chiudinelli con il punteggio di 6-3 1-6 6-4. Visto lo stato di forma, il tennista toscano non partiva con i favori del pronostico, ma sicuramente ci si aspettava molto di più da lui, soprattutto dopo l’eliminazione al primo turno nelle qualificazioni dello Slam australiano.
Sono usciti al secondo turno anche Fabbiano e Gaio. Fabbiano partiva come numero 6 del torneo e dopo una sofferta vittoria al primo turno contro il qualificato Nikola Mektic per 6-3 7-6(9) 6-3, è stato eliminato dal numero 175 del mondo David Guez in tre set 6-1 3-6 6-3. Gaio invece è stato eliminato in tre set da Lukas Lacko 6-1 3-6 6-1.
Buono il torneo giocato da Naso, arrivato fino ai quarti di finale. Eliminato il qualificato Frederik Nielsen al primo turno, Naso ha battuto in tre set il giovane belga Kimmer Coppejans testa di serie numero 5. Nel match contro l’ex top ten Mikhail Youzhny però non c’è stato niente da fare. Il russo, poi vincitore del torneo, ha dominato il match vincendo entrambi i set con il punteggio di 6-2.
Giorgio Laurenti
Challenger
Presentato ad Olbia il Challenger di metà ottobre
Muove i primi passi la nuova creatura di Marcello Marchesini e di MEF Tennis Events

L’Olbia Challenger, torneo ATP Challenger 125 dal montepremi di $160.000, organizzato da MEF Tennis Events, è stato presentato alla Biblioteca Comunale di Olbia. Una settimana di fuoco, dal 15 al 22 ottobre, vedrà sfidarsi tanti giovani tennisti e diversi campioni affermati che vorranno lasciare il segno sui campi in greenset del Tennis Club Terranova. L’evento chiude il filotto di tornei organizzati nel 2023 da MEF Tennis Events, cominciato a gennaio con tre tappe a Tenerife (due ATP Challenger 75 ed un ATP Challenger 100) e proseguito poi tra giugno e settembre con Perugia (ATP Challenger 125), Todi (ATP Challenger 75), e Parma (WTA 125). La conferenza si è aperta con i contributi video del Presidente della FITP Angelo Binaghi e del Vice Presidente della Giunta Regionale Giuseppe Fasolino. Il Presidente della FITP Angelo Binaghi ha aperto la conferenza con un intervento in video: “Siamo in un momento storico in cui tutto il mondo guarda l’Italia grazie agli eventi che stiamo organizzando ogni anno. Un torneo di tennis è un ottimo metodo per diffondere ovunque il marchio Sardegna, è però fondamentale che questo sia soltanto un incipit verso un progetto che acquisisca continuità anche grazie alle istituzioni”.
A sorpresa è arrivato anche il saluto del coach di Matteo Berrettini, Vincenzo Santopadre: “Tanti ragazzi come Lorenzo Sonego, Lorenzo Musetti e lo stesso Matteo sono passati attraverso l’ATP Challenger Tour, una tappa imprescindibile per crescere come giocatori. In questo settore considero MEF Tennis Events un’assoluta garanzia; il lavoro di Marcello Marchesini e dei suoi collaboratori è eccezionale e costante, a loro auguro il meglio per la riuscita di questo e degli eventi a venire”.
Entusiasta e fiero anche il neo Presidente del Tennis Club Terranova Giuseppe Bianco, per un’avventura che a livello organizzativo è cominciata da parecchio tempo: “Circa un anno fa ci è stata presentata la possibilità di organizzare un torneo di tennis professionistico nel nostro circolo. Inizialmente sarebbe dovuto trattarsi di un evento più piccolo, ma la forte collaborazione con l’ATP da parte di MEF Tennis Events ci porta oggi ad ospitare un ATP Challenger 125. Non vediamo l’ora di iniziare, ma soprattutto sono contento per le parole delle istituzioni che mi rassicurano sulla possibilità che questo sia soltanto un anno zero, in grado di aprire la strada verso una lunga serie di tornei come questo”.
Da Fognini a Paire: ad Olbia ci sarà da divertirsi – L’ottima posizione in calendario faceva presagire il meglio ed effettivamente l’entry list dell’Olbia Challenger si rivela all’altezza delle aspettative. Alla chiusura delle iscrizioni il campo partecipanti è uno dei più interessanti che la categoria abbia potuto vantare nella stagione in corso. Per gli appassionati italiani il nome che spicca all’occhio è quello di Fabio Fognini. Ex numero 9 ATP, campione del Masters 1000 di Montecarlo nel 2019 e trascinatore, al netto delle recenti polemiche, in Coppa Davis: il ligure non ha bisogno di presentazioni. Attualmente numero 129 del mondo, Fognini ad Olbia non verrà per fare la comparsa ma scenderà in campo con l’obiettivo di guadagnare punti utili al ritorno in top 100. Arriverà sull’isola con lo stesso obiettivo il francese Benoit Paire, da anni uno dei giocatori più spettacolari dell’intero circuito e recentemente in netta ripresa. La prima testa di serie sarà il numero 80 del mondo Alexandre Muller. Il transalpino in stagione si è già aggiudicato un titolo Challenger e ha raggiunto la finale all’ATP 250 di Marrakech. Nel seeding seguono altri due top 100: l’americano Michael Mmoh ed il francese Constant Lestienne. In particolar modo il tennista a stelle e strisce quest’anno è stato protagonista di successi su giocatori del calibro di Karen Khachanov, Felix Auger-Aliassime, Alexander Zverev, Hubert Hurkacz e Denis Shapovalov. Non manca neanche la linea verde del tennis tricolore: oltre a Fognini, infatti, la truppa azzurra vanta in main draw Flavio Cobolli, Mattia Bellucci e Matteo Gigante.
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Andrea Pellegrino vince il Challenger di Bad Waltersdorf
L’azzurro recupera un match che sembrava perso e ottiene una splendida vittoria in finale con Dennis Novak

Finalmente il Challenger 125 austriaco riesce, dopo mille rinvii per pioggia, a designare un vincitore. Ed è l’italiano Andrea Pellegrino che ha superato con una miracolosa rimonta il padrone di casa, l’austriaco Dennis Novak che in mattinata aveva portato a casa la sua tribolata semifinale contro Vit Kopriva col punteggio di 3-6 7-6 6-2. La partita era stata sospesa ieri all’inizio del terzo set e così oggi a Novak (n.253 ATP) è toccato il doppio turno: dopo aver battuto il giocatore ceco, giusto il tempo di fare una doccia, cambiarsi ed di nuovo in campo per l’atto decisivo del torneo. Il cielo sul centrale della graziosa località termale, situata a soli 40 km da Graz, continuava ad essere minaccioso, ma questo non ha intimorito il pubblico che si è assiepato numerosissimo sugli spalti (ma non è lunedì?). Novak parte a razzo lasciando l’azzurro fermo ai blocchi, tanto che in pochissimo tempo si porta avanti 6-1 4-0, apparentemente avviato a cogliere in scioltezza il suo quarto titolo a livello Challenger. Ma non ha fatto i conti con le capacità di resilienza del tennista pugliese che riesce finalmente a limitare gli errori e a far viaggiare più spedita la palla, impedendo all’avversario di colpire comodo col suo potente diritto.
Pellegrino è così protagonista di un filotto di cinque giochi consecutivi che gli consentono di raggiungere un tie-break insperato. Qui Novak torna avanti 4-2 ma Pellegrino, riconquistata la parità sul 5-5, viene premiato da un nastro assassino che gli regala un set point che viene capitalizzato con una bella prima di servizio. Nel parziale decisivo c’è una serie di break e contro-break (alla fine si conteranno ben 12 servizi persi, sei per parte) che lascia l’azzurro in vantaggio sul 5-3. E qui il servizio di Novak trema ancora quando una risposta di Pellegrino muore all’incrocio delle righe, lasciando immobile uno stremato Novak le cui gambe appaiono ora zavorrate dal set supplementare della mattina. Sul match point il 30enne originario di Wiener Neustadt cerca di ottenere il massimo dal suo diritto ma l’unico risultato tangibile è che la palla finisce larga mettendo fine alla partita col punteggio di 1-6 7-6(5) 6-3. Il tennista di Bisceglie crolla a terra per la gioia, prima di scambiare un bellissimo abbraccio con lo sconfitto di giornata, mentre il pubblico applaude calorosamente.
Per Pellegrino è la terza vittoria Challenger (Roma 2021 e Vicenza 2022 i precedenti) che gli permette di risalire al n.190 ATP e potrebbe dargli la spinta decisiva per dare l’assalto a una top 100 che vediamo assolutamente alla sua portata.
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Andrea Pellegrino in finale al Challenger di Bad Waltersdorf
Il tennista pugliese affronterà oggi il vincente del match tra Novak e Kopriva. Si fermano in semifinale Cobolli e Darderi

Fuori in semifinale Cobolli a Sibiu e Darderi ad Antofagasta, tutte le speranze azzurre sono allora affidate ad Andrea Pellegrino che al Challenger 125 di Bad Waltersdorf (Austria, terra battuta), dopo un lungo rinvio per pioggia, è riuscito solo nella giornata di domenica a scendere in campo per la sua semifinale e a battere lo spagnolo Albert Ramos Vinolas con un secco 6-2 6-3. Il suo avversario verrà deciso lunedì mattina alle 11 quando l’austriaco Dennis Novak (n.253 ATP) e il ceco Vit Kopriva (n.127) cercheranno di portare a termine il loro match, sospeso di nuovo per pioggia sul punteggio di un set per parte. Il meteo sembra favorevole, nonostante temperature piuttosto rigide per la stagione, e il tennista di Bisceglie andrà alla ricerca del suo terzo successo Challenger dopo Roma 2021 e Vicenza 2022. L’azzurro in questa settimana austriaca è apparso in buona forma, sempre meglio ogni giorno che passava. Se infatti aveva fatto un po’ di fatica nei primi turni contro Jurij Rodionov e Francesco Passaro, sempre costretto alla rimonta, è sembrato prendere ritmo col passare delle partite. Sono così venute le vittorie 7-6(4) 7-5 contro Jozef Kovalik (n.201 ATP), che era un po’ la sua bestia nera, e contro appunto il 35enne catalano.
Si diceva delle sconfitte di Cobolli e Darderi che nei rispettivi tornei non sono riusciti a superare lo scoglio delle semifinali.
Al Challenger 75 di Sibiu (Romania, terra battuta) Flavio Cobolli haalzato bandiera bianca dopo quasi due ore di partita contro l’esperto bosniaco Damir Dzumhur che ha avuto la meglio col punteggio di 7-5 6-4. Curiosamente in finale Dzumhur è stato costretto alla resa proprio da un connazionale, il 28enne Nerman Fatic 6-2 6-4. Diciamo curiosamente perché in top 500 di bosniaci ci sono solo loro due. Aggiungiamo infine, a nostra parziale consolazione, che Fatic, che qui ha colto il suo primo successo Challenger, è un po’ italiano perché da anni si allena a Ravenna al CT Zavaglia.
Nella località cilena di Antofagasta (Challenger 100, terra battuta) Luciano Darderi ha perso sorprendentemente dal 22enne statunitense Tristan Boyer (n.370 ATP) col punteggio di 6-3 7-5 in un’ora e quaranta di partita, lasciando per strada la bellezza di sei servizi.