ATP
ATP Indian Wells: Djokovic con Nadal e Thiem, possibile ottavo Murray-Kyrgios
A Indian Wells sorteggiato anche il tabellone del singolare maschile del primo Masters 1000 stagionale. Novak Djokovic non dovrebbe incontrare difficoltà nel proprio percorso verso i quarti, mentre la situazione è più complessa per Nadal, Berdych e Murray. Possibile semifinale tra Wawrinka e lo scozzese, per l’Italia sarà presente il solo Andreas Seppi

Possibili ottavi di finale:
Djokovic vs Bautista Agut
Thiem vs Tsonga
Nadal vs Simon
Isner vs Nishikori
Gasquet vs Cilic
Goffin vs Wawrinka
Berdych vs Raonic
Monfils vs Murray
Quarto di finale Djokovic vs Tsonga
Le prime sfide non presentano particolari insidie per il vincitore delle scorse due edizioni: dopo il bye e l’agevole match contro Gabashvili, Nole dovrebbe affrontare al terzo turno Philipp Kohlschreiber, che è uscito sconfitto da 7 degli 8 confronti diretti (l’unica vittoria per il tedesco è arrivata sulla terra del Roland Garros, nell’ormai lontano 2009). Più difficile da prevedere l’avversario negli ottavi: il seeding suggerirebbe Bautista Agut, ma Feliciano Lopez, Gulbis e un redivivo Youzhny – 17 vittorie e una sola sconfitta finora in stagione! – sembrano candidati altrettanto validi. Dall’altro lato del suo quarto di tabellone sembrano quasi scontati il terzo turno “giovane” tra Dominic Thiem e Jack Sock e quello tra Jo-Wilfried Tsonga e un Sam Querrey che ha ben figurato nelle ultime settimane. Non è escluso che possa essere l’austriaco a spuntarla, avendo dimostrato nell’ultimo torneo giocato (l’ATP 500 di Acapulco) di poter vincere anche sul cemento. C’è inoltre da considerare che in febbraio Tsonga ha disputato unicamente tornei sulla terra, per prepararsi alla sfida di Coppa Davis.
Quarto di finale Nadal vs Nishikori
Non c’è al contrario da dare per scontato l’arrivo tra i primi otto per Rafa Nadal, la cui concentrazione verrà con ogni probabilità messa subito alla prova dal servizio di Gilles Muller. Se il maiorchino dovesse sopravvivere al bombardamento, lo attenderebbe uno tra Fernando Verdasco – che lo ha sconfitto con gran clamore agli ultimi Australian Open – e Martin Klizan, vincitore contro pronostico dell’ATP 500 di Rotterdam. Anche superata questa seconda prova, il tragitto di Rafa non si farebbe certo più agevole: l’avversario negli ottavi potrebbe essere il sempre tenace Gilles Simon quanto Grigor Dimitrov o Alexander Zverev; questi ultimi due si affronteranno presumibilmente al secondo turno, in un match da non perdere. Dall’altro lato si trova invece l’unico italiano in California, Andreas Seppi. Il debutto contro Young e poi il difficile match contro John Isner, un test all’apparenza più complesso dell’eventuale terzo turno (Paire dovrebbe spuntarla su Rosol e Mannarino, ma nessuno dei tre sta attraversando un periodo di buona forma). L’arrivo di Nishikori agli ottavi non sembra in dubbio: eccezion fatta per Kukushkin che ha appena dato filo da torcere a Djokovic in Coppa Davis, l’avversario più ostico dovrebbe essere Steve Johnson. Il ranking dell’americano, tuttavia, è figlio di ottime prestazioni della passata stagione che al momento non sembra in grado di ripetere.
Quarto di finale Gasquet vs Wawrinka
Davvero soltanto un cataclisma, qui, potrebbe negarci l’accattivante sfida di terzo turno tra Richard Gasquet e Alexander Dolgopolov che su questi campi, nel 2014, trovò la sua unica semifinale in un torneo del circuito Masters 1000. Viktor Troicki sembra l’avversario designato per il terzo turno di Marin Cilic, sempre che il servizio di Groth non si faccia sentire su questa superficie, mentre Goffin deve fare grande attenzione sia alla wild card Taylor Fritz – il pubblico di casa ne supporterà certamente l’incredibile ascesa – sia a Cuevas, reduce da due trofei e nove vittorie consecutive. Viene infine da dubitare che Jeremy Chardy possa essere capace di fermare la corsa di Stan Wawrinka verso gli ottavi di finale.
Quarto di finale Berdych vs Murray
Uno dei primi match su cui tenere gli occhi puntati sarà senza dubbio il secondo turno tra Tomas Berdych e il “revenant” Juan Martin Del Potro, a patto che quest’ultimo superi prima un qualificato. I precedenti tra i due premiano Palito, il quale però non affronta un top 10 addirittura dalle Finals del 2013. Il vincitore troverebbe al terzo turno Borna Coric, presumibilmente: l’alternativa sarebbe Thomaz Bellucci, ma il feeling del brasiliano con Indian Wells non è dei migliori (due sconfitte al primo turno e una mancata partecipazione negli ultimi tre anni). A meno d’un exploit di Ram, un altro terzo turno promettente dovrebbe essere quello tra Bernard Tomic e Milos Raonic: il canadese ha recuperato in extremis da un problema all’adduttore che lo ha costretto a dare forfait per l’incontro di Coppa Davis in Guadalupa. In fondo al tabellone, Andy Murray è atteso da incontri facili (Granollers o Dzumhur, poi Giraldo, Delbonis o l’ultima delle teste di serie Joao Sousa) fino all’ottavo di finale contro colui che dovrebbe emergere vincitore tra lo scontro stellare tra Nick Kyrgios e Gael Monfils. Per il bene dello spettacolo, c’è da augurarsi che Tomic non abbia tutti i torti sull’entità dell’infortunio del connazionale…
Gli assenti
Oltre all’assenza dura da digerire di Roger Federer, ai blocchi di partenza del BNP Paribas Open mancheranno David Ferrer e Ivo Karlovic – entrambi hanno dichiarato la necessità di prendersi un periodo di riposo – e Kevin Anderson, vittima di un dolore alla spalla. Decimata la truppa italiana: Fabio Fognini è fermo per una lesione agli addominali, mentre Simone Bolelli, Paolo Lorenzi e Marco Cecchinato hanno scelto una programmazione differente, rinunciando al main draw di Indian Wells in favore di altri eventi.
ATP
ATP Houston, il tabellone: Tiafoe e Paul guidano il monopolio americano
Sei teste di serie su otto sono per giocatori di casa, ma attenzione ai sudamericani Etcheverry e Garin, campione nel 2019

Dopo la parentesi sudamericana di febbraio, la terra è pronta a tornare la protagonista del circuito. Da lunedì e fino alla fine del Roland Garros, e quindi per più di due mesi, si giocherà solo sul rosso. In campo maschile si partirà con tre tornei 250 in tre continenti diversi: Estoril, Marrakech e Houston. Quest’ultimo sarà, come spesso capita, la casa dei giocatori americani, storicamente non troppo amanti della terra europea. Tre delle ultime quattro edizioni sono state vinte da rappresentanti del team USA e ci sono tutti i presupposti perché le tradizioni vengano rispettate anche quest’anno: al via ci saranno infatti almeno dieci giocatori di casa e sei di questi avranno lo status di testa di serie, lasciandone soltanto due alle altre nazioni. I favoriti per arrivare in finale sono Frances Tiafoe e Tommy Paul, ma entrambi non conservano ricordi particolarmente positivi delle loro esperienze a Houston.
In tre apparizioni Tommy ha vinto solo due partite e non è mai andato oltre gli ottavi, mentre Frances ha come miglior risultato i quarti della scorsa edizione quando si fermò al cospetto di Isner. Proprio Big John, che ha disputato tre finali in questo torneo vincendo quella del 2013, è uno degli altri due americani, insieme a Tiafoe e Paul, che approfitterà di un bye al primo turno. Il quarto e ultimo è Brandon Nakashima che, dopo il trionfo alle Next Gen di Milano, sta faticando a trovare continuità di risultati in questo avvio di stagione.
La seconda linea statunitense è poi composta da JJ Wolf, numero 5 del seeding e chiamato a un primo turno complicato contro Jordan Thompson, e da Marcos Giron (settima testa di serie). Nelle retrovie ci sono invece, oltre a Kudla e Kovacevic, le wild card Steve Johnson (vincitore qui nel 2017 e nel 2018) e Jack Sock (anche lui campione del torneo nel 2015). Un altro past champion che ha ricevuto un invito per il tabellone principale è Fernando Verdasco che contro l’australiano Kubler (testa di serie n. 8) andrà a caccia di una vittoria ATP che gli manca dallo scorso settembre.
Tra chi punta a spezzare il monopolio a stelle e strisce, però, ci sono soprattutto due sudamericani: il primo è Etcheverry, finalista a Santiago a febbraio, che al primo turno affronterà Juan Manuel Cerundolo (fratello di Francisco); il secondo è Garin, già capace di trionfare sulla terra di Houston nel 2019. Il cileno sfiderà all’esordio Dellien con vista su un possibile secondo turno con Nakashima.
Questo il tabellone completo del Fayez Sarofim & Co. U.S. Men’s Clay Court Championship 2023:

ATP
ATP Miami, Sinner ha un nuovo fan. Alcaraz: “Tifo per te”
Abbraccio sincero nonostante la dura sconfitta tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner: “Forza amico”

Non si sono risparmiati i complimenti nelle rispettive conferenze stampa Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, che nella semifinale di Miami hanno dato vita ad un nuovo capitolo bellissimo della loro rivalità. Qui il video-commento del direttore sul match.
Sinner ha spiegato come “ci si diverte a giocare così, ci vogliono due tennisti per fare punti così belli”, mentre lo spagnolo ancora una volta ribadisce quanto affrontare un tennista del livello di Jannik gli permetta di migliorare: “Riesco solo a pensare a come migliorare per riscire a batterlo“.
Oltre a queste dichiarazioni però, i due tennisti si sono parlati anche a fine incontro durante la stretta di mano. Nonostante la delusione arrivata dopo tre ore, Carlos non ha perso il sorriso e si è complimentato con Jannk con un sincero abbraccio accompagnato da queste parole: “Vai a prendertelo. Forza amico. Tiferò per te“. Chissà se la rivalità tra questi due giovani tennisti raggiungerà mai le vette toccate con i match tra Federer e Nadal, quel ch’è certo però è che il livello di sportività e amicizia tra i due non sarà da meno.
ATP
La rinascita del tennis francese passa anche dal 18enne Luca Van Assche: “Sinner, Alcaraz e Rune sono un riferimento” [ESCLUSIVA]
Il classe 2004 transalpino arriva da 8 vittorie consecutive, in semifinale a Sanremo non ha intenzione di fermarsi: “Voglio arrivare il più in alto possibile”

Il Challenger 125 di Sanremo ha progressivamente visto diminuire, turno dopo turno, il numero di italiani in gara. Erano ben 15 gli azzurri ai nastri di partenza, con 7 derby che si sono disputati durante il torneo. Sabato però, a partire dalle 13.30, le semifinali vedranno impegnati un francese, un ceco, un peruviano e un belga, visto che nessun rappresentante del Bel Paese è riuscito a spingersi oltre i quarti.
Sia chiaro, non è l’inizio di una barzelletta, bensì la (quasi) fine del torneo sanremese, alla sua seconda edizione consecutiva in cui è passato dalla categoria ’80’ del 2022 – con il grande successo di Holger Rune – alla attuale categoria ‘125’. Ad aprire il programma (alle 11) sarà la finale di doppio, che vedrà opposti Cornea/Skugor e Cacic/Demoliner. A seguire, non prima delle 13, nella prima semifinale di singolare si affronteranno il ceco Vit Kopriva e il talentuoso francese Luca Van Assche, che si è raccontato ai nostri microfoni dopo la vittoria di ieri nei quarti di finale. A ruota anche la seconda semifinale, che vedrà opposti Juan Pablo Varillas, peruviano e prima testa di serie, e il belga Kimmer Coppejans.
“Ieri ho giocato un gran match, sono contento di aver raggiunto la semifinale qui dopo tre buone partite” – ha dichiarato il giovane classe 2004 transalpino, prossimo ormai all’ingresso in top100. Nella classifica live, infatti, Van Assche è n°101 ATP: con una vittoria oggi entrerebbe nell’élite del tennis maschile, salendo al n°97 (arriverebbe al n°89 o n°90 in caso di titolo). “Uno dei grandi obiettivi di questa stagione era vincere nuovamente un challenger ed entrare in top100“, ci ha raccontato il francese. “Al momento ne ho vinto uno – la scorsa settimana a Pau, in Francia, battendo tutte le prime 3 teste di serie, ndr – e sono molto vicino ad entrare tra i primi 100. Spero di vincere oggi in modo da riuscirci subito, ma se così non sarà è solo questione di tempo, sono sulla buona strada.

Forte anche di una striscia aperta di 8 successi di seguito, a questo punto è probabilmente il caso di ridefinire gli obiettivi stagionali, alzando l’asticella. “Spero di giocare al meglio sulla terra, devo dire che ho iniziato piuttosto bene (sorride, ndr). Per essere il primo torneo stagionale sul rosso non posso lamentarmi, oggi gioco una semifinale importante e sono molto contento del mio percorso. Per il resto della stagione non mi pongo limiti, spero di arrivare più in alto possibile“.
A 19 anni da compiere (il prossimo 11 maggio) Luca ha già vinto due challenger, diventando il primo tennista nato nel 2004 a trionfare in questo genere di tornei. Non deve certo essere semplice raccogliere l’eredità di una generazione che ha sfornato diversi top10, tra cui Simon, Tsonga, Gasquet e Monfils. Il transalpino, però, non si pone limiti: “È chiaro che non facile, in Francia sono stati molto criticati nel corso della loro carriera nonostante tutti siano stati top10. Sono delle leggende per il nostro sport, spero vivamente di poter seguire le loro orme”.
La miglior gioventù sta accumulando grandi risultati anche nel gotha del tennis mondiale, come testimoniano i continui record infranti da Carlos Alcaraz o il match straordinario vinto nella notte da Jannik Sinner contro lo spagnolo. Di recente Holger Rune ha dichiarato che gli piacerebbe poter essere un membro dei nuovi big3, insieme proprio a Carlos e Jannik. E chissà che anche Luca non possa inserirsi in questa cerchia ristretta: “Mi piacerebbe molto, anche se al momento Sinner, Alcaraz e Rune sono i migliori giovani in assoluto e il riferimento per tutti noi. Mi auguro che tra qualche tempo potrò giocare e vincere anche contro di loro”.