Maria Sharapova: "I media alterano la realtà, non ho ignorato gli avvertimenti"

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Maria Sharapova: “I media alterano la realtà, non ho ignorato gli avvertimenti”

Torna a parlare Maria Sharapova, con un lungo post sulle sue pagine social. La russa prende una decisa posizione circa le voci circolate nei giorni scorsi, smentendo le affermazioni che sostenevano fosse stata avvisata addirittura cinque volte sull’illegalità del prodotto da lei assunto

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Nuovo intervento in rete per Maria Sharapova, che attraverso le proprie pagine social inizia a costruire la sua difesa circa lo scandalo Meldonium. La siberiana punta il dito contro le voci che l’accusano di aver ignorato addirittura cinque avvisi della WTA riguardanti il medicinale che stava assumendo. Come al solito, parole d’affetto per i fan che le stanno dimostrando enorme supporto. Questo il testo:

Ai miei fan:

Desidero mettermi in contatto con voi per condividere alcune informazioni, discutere le ultime notizie, farvi sapere che ci sono cose che sono state riportare erroneamente dai media e che sono determinata a reagire. Mi avete mostrato una incredibile manifestazione di sostegno e io sono davvero grata per questo. Ma sono anche conscia che alcuni – non tutti, ma alcuni – membri dei media distorcono, esagerano e mancano di riportare accuratamente i fatti riguardo ciò che è accaduto.

Un resoconto sostiene che io sia stata avvertita cinque volte riguardo l’imminente messa al bando del medicinale che stavo assumendo. Ciò non è vero e non è mai accaduto. È un distorcimento delle attuali “comunicazioni” che vengono fornite o semplicemente pubblicate su una pagina web. Non accampo scuse per la mia ignoranza riguardo la messa al bando. Vi ho già detto dell’email che ho ricevuto il 22 dicembre 2015. Il suo titolo era “Cambiamenti principali al Programma Anti-Doping per il 2016”. Avrei dovuto prestarle maggiore attenzione. Ma le altre “comunicazioni”? Erano sepolte in newsletter, siti web o fascicoli.

Il 18 dicembre ho ricevuto una email dal titolo “Notizie per i giocatori”. Conteneva una newsletter su un sito web che conteneva a sua volta tonnellate di informazioni su viaggi, tornei imminenti, classifiche, statistiche, bollettini, auguri di compleanno e, sì, informazioni anti-doping. Se un giocatore avesse voluto trovare le specifiche informazioni sui medicinali aggiunti alla lista anti-doping avrebbe dovuto aprire l’email, leggere una dozzina di link non inerenti, trovare il link all’Area giocatori, inserire un username e una password, leggere una schermata principale con più di tre dozzine di diversi link riguardanti più argomenti, trovare il link “Cambiamenti al Programma Anti-Doping tennistico e informazioni per il 2016”, cliccarci e leggere una pagina con approssimativamente altre tre dozzine di link riguardanti molteplici questioni anti-doping. Quindi avrebbe dovuto cliccare sul link giusto, aprirlo, andare a pagina 2 e lì avrebbe trovato un nome diverso per il medicinale che stavo assumendo. In altre parole, per essere al corrente di questo “avvertimento”, era necessario aprire una email con un titolo che non aveva nulla a che fare con l’anti-doping, cliccare su una pagina web, inserire una password, inserire un username, cercare, cliccare, cercare, cliccare, cercare, cliccare, scorrere e leggere. Suppongo che alcuni media considererebbero un “avvertimento” una cosa del genere. Penso che la maggior parte delle persone lo considererebbe troppo difficile da trovare.

C’era anche un “depliant” distribuito durante vari tornei all’inizio del 2016, dopo che il ban era entrato in vigore. Questo documento aveva migliaia di parole, molte delle quali termini tecnici, stampate a caratteri minuscoli. Lo avrei dovuto studiare? Sì. Ma se avete visto questo document (allegato) [si riferisce alla foto che è insieme al suo post, NdT] sapete cosa intendo. Di nuovo, nessuna scusante, ma è sbagliato dire che ero stata avvertita cinque volte. C’è stato anche un titolo che diceva: “Il trattamento standard con il medicinale nel caso di Maria Sharapova dura dalle 4 alle 6 settimane”. Questo titolo è stato ripetuto da numerosi giornalisti che hanno mancato di raccontare ai loro spettatori e lettori cosa dice il resto della storia. La storia cita il produttore del mio medicinale che dice: “Il trattamento può essere ripetuto due o tre volte l’anno. Solo un dottore può seguire e valutare le condizioni di salute del paziente e stabilire se il paziente dovrebbe utilizzare il Meldonium per un periodo di tempo più lungo”. Questo è esattamente ciò che ho fatto. Non ho assunto il medicinale ogni giorno. Lo ho assunto nel modo in cui il mio dottore mi ha raccomandato di prenderlo e lo ho assunto nelle piccole dosi raccomandate.

Sono fiera di come ho agito. Sono stata onesta e diretta. Non fingerò di essere infortunata per poter nascondere la verità sul risultato del mio test. Attendo che la ITF riceva il mio registro medico dettagliato. Spero che mi sarà consentito di giocare di nuovo. Ma in ogni caso voglio che voi, i miei fan, sappiate la verità e conosciate i fatti.

– Maria

Traduzione a cura di Raoul Ruberti

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