WTA Katowice: Camila Giorgi approda in semifinale. Fuori Francesca Schiavone

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WTA Katowice: Camila Giorgi approda in semifinale. Fuori Francesca Schiavone

Camila Giorgi approda alle semifinali WTA di Katowice grazie ad una buona vittoria contro Kirsten Flipkens, ex semifinalista a Wimbledon. Partita che si complica nel secondo set, brava Camila a gestire una difficile situazione psicologica nel terzo. Adesso l’aspetta Jelena Ostapenko che ha superato Timea Babos. Troppo forte Dominika Cibulkova per il disastroso servizio di Francesca Schiavone, che subisce anche un parziale di 10 game a 1

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[5] C. Giorgi b. [9] K. Flipkens 6-2  5-7 6-4 (Emmanuel Marian)

Stats Giorgi-Flipkens

Camila Giorgi, al centro di una notevole attenzione mediatica dopo i fatti degli ultimi giorni, conquista la semifinale nel WTA International di Katowice dopo una durissima battaglia durata oltre due ore contro Kirsten Flipkens, numero 59 del mondo e nona favorita del torneo. I testa a testa, due, non erano incoraggianti, avendo Camila perso entrambi i precedenti peraltro piuttosto nettamente. La tennista di Macerata, recentemente autoesclusasi  dal match di Fed Cup contro la Spagna in programma il prossimo weekend, iniziava però la partita molto bene, mettendo la solita pressione sull’avverso servizio e limitando, per quanto possibile s’intende, gli errori dovuti ai costanti tentativi d’accelerazione. Nelle giornate di luna buona, quando la palla resta in campo, per l’avversaria sono dolori. Flipkens, dotata di un tennis che sembra fatto apposta per far deragliare il cannone di Camila con i suoi tagli e i suoi attacchi in controtempo, nel primo parziale mai riusciva a proporre i suoi soliti artifizi tennistici: semplicemente, non ne aveva  il tempo. Favorita da due doppi falli consecutivi da sinistra commessi dalla tennista di Geel, Giorgi si avvantaggiava di un primo break nel quinto game, bissandolo poi nel settimo gioco grazie al fondamentale contributo di una Flipkens sempre in ritardo. Dopo appena 29 minuti, uno schiaffo al volo di rovescio apparecchiato da un pesante dritto incrociato consegnava all’italiana un primo set davvero senza storia.

Quando Camila è in campo la partita può girare male anche nelle giornate più propizie, ma il trend nel secondo set non sembrava cambiare. Dopo un iniziale scambio di break Camila è scappata sul 3-2 mettendo grande pressione sul rovescio della Flipkens, che nel frattempo cercava sempre più spesso rifugio nel serve and volley senza tuttavia trarne particolare conforto.  La partita sembrava finita, ma con Camila mai dire mai. L’italiana iniziava a commettere errori inopinati, permettendo alla Flipkens di rimontare fino al 5-4. La numero 48 del mondo si salvava dal 30 pari con la belga a due punti dal set, e nel game successivo, anche a causa di una sfavorevole chiamata arbitrale, non sfruttava una palla che l’avrebbe portata a servire per il match. La Flipkens, però, aveva ormai trovato il bandolo della matassa, giocando palle senza peso e difendendosi con ordine. Camila ci capiva poco e, trovatasi a servire per conquistare il tiebreak, giocava un game orrendo consegnando il secondo set alla sua avversaria.

L’inerzia errabonda del match tornava dalla parte della Giorgi in avvio di terzo parziale, quando con una risposta ingestibile costringeva Flipkens a cedere il servizio. La belga, tornata tutto a un tratto passiva, faticava a sabotare il gioco sempre in spinta della testa di serie numero 5, che nel settimo game si procurava ben 4 occasioni per prendere un vantaggio che sarebbe stato definitivo. Ma un paio di volte non riusciva a rispondere al servizio da sinistra e le altre due commetteva due errori banali come un passante molto facile di rovescio che invece usciva di metri. Puntuale come una nemesi, nell’ottavo game era la belga a rimettere in piedi il match alla prima occasione, quando Giorgi tirava fuori di tre metri uno smash non impossibile. A questo punto la partita diventava una lotteria: Camila scalava qualche marcia a favore di un maggior controllo dei colpi e saliva 5-4 portandosi a servire per il match, che chiudeva sul 6-4 non prima di aver annullato altre due palle break da brividi che avrebbero portato la belga sul 5 pari.

Camila Giorgi, che nelle scorse ore aveva subito la dura reprimenda di Nicola Pietrangeli, si guadagna qualche ora di serenità: domani affronterà Jelena Ostapenko per un posto in quella che sarebbe la terza finale consecutiva a Katowice. Ma ogni vittoria è da accogliere con gioia, perché la ragazza sta giocando portandosi dietro una situazione psicologica davvero poco invidiabile. Quale che sia il giudizio che si vuol dare di questa triste vicenda ci rasserena il fatto che Camila sembra stia migliorando, sia nella lettura della partita sia nella tenuta mentale. Negli ottavi si era vista annullare due match point da due nastri di fila e oggi il break del 4 pari è stato agevolato ancora da due nastri poco amici. Camila è rimasta calma e ha evitato di lasciare immediatamente il braccio. Rimangono molto ampi i famosi margini di miglioramento, la Flipkens ha avuto troppo gioco facile nel metterla in difficoltà con palle “morte” che cadevano poco al di là della rete, con Camila che non sembrava aver chiaro come gestirle. Ma in fondo anche questo, vincere con un’avversaria più esperta e di grande intelligenza tattica, non può essere salutato che con soddisfazione. Domani è un altro giorno.

Le altre partite (Emmanuel Marian)

Nell’ultimo match di giornata è stata la volta di Francesca Schiavone, impegnata nell’arduo tentativo di battere per la prima volta in carriera Dominika Cibulkova, che aveva avuto la meglio nei tre precedenti. Francesca è partita forte procurandosi tre precoci palle break e trasformando la terza grazie a un passante in rete della slovacca. Il vantaggio durava poco, però, perché nel secondo game Dominika toglieva a zero il servizio alla campionessa del Roland Garros 2010 mettendole una grandissima pressione con risposte fulminanti, ma la milanese, una scienziata del gioco, era abilissima a togliere il ritmo all’agitatissima rivale e la brekkava nuovamente nel quinto game, stavolta a zero. Francesca pareva avere il set in mano, ma un nefasto turno di sevizio nel decimo game rimetteva in gioco la numero 53 del mondo, che come d’incanto si risvegliava e incamerava il primo set conquistando quattro giochi di fila. Schiavone toglieva nuovamente il servizio all’avversaria in apertura di secondo set, ma la faccenda di conservare la propria battuta era ormai diventata molto complicata: Cibulkova impattava sull’uno pari. Francesca si procurava con l’ultima stilla di energia due palle per andare sul 2-1 ma la slovacca si salvava, teneva il servizio, brekkava altre due volte nel quarto e sesto game e si aggiudicava con relativo agio una partita durata lo spazio di un set.
Troppi i problemi al servizio per Francesca, oggi ha servito nove volte e ha tenuto solo tre game. Ma è discorso sin troppo vecchio e non sarà il finale di carriera a risolverlo.
Cibulkova affronterà domani in semifinale Pauline Parmentier, che nel proprio match di quarti ha sconfitto in due set la tennista di casa Magda Linette.

La giornata era iniziata con la dura lotta consumatasi tra la giovane stella Jelena Ostapenko, testa di serie numero 3, e la numero 7 del tabellone Timea Babos. Un match equilibrato e di livello a tratti entusiasmante nel primo set, vinto dalla lettone al tiebreak dopo che le due contendenti avevano ottenuto un break ciascuna tra il quinto e il settimo gioco. Ostapenko, notevolmente più equipaggiata, tendeva a prevalere negli scambi articolati lucrando molti 15 con il celestiale rovescio lungolinea che porta in dote, mentre Timea rimaneva a galla grazie all’efficace servizio che le ha risolto parecchi problemi in questo positivo inizio di stagione. Il tiebreak, dicevamo, finiva nella cascina di Jelena ma era sostanzialmente l’avversaria a consegnarglielo, fallendo quattro rovesci non impossibili, l’ultimo sul set point.
Pareva che Babos, già sfavorita alla vigilia, avesse dato tutto nel tentativo di rimanere nella scia della più quotata avversaria, ma quando il match sembrava bene indirizzato sulla via di Riga e dopo uno scambio di break nei primi quattro giochi della seconda frazione, Ostapenko all’improvviso calava d’intensità e si deprimeva, cedendo quattro game di fila che riportavano il match in parità.
Nel parziale decisivo il trend sembrava proseguire a favore di Babos, le cui corte difese in back mandavano ai matti la numero 38 del mondo: Timea strappava il servizio nel terzo game, ma Ostapenko reagiva prontamente rifugiandosi nel suo schema preferito – rovescio diagonale ad aprirsi il campo e mortifero lungolinea successivo – ritrovando un po’ di calma. La giovane lettone, dopo aver conservato il servizio al termine di un convulso quinto gioco, chiedeva l’intervento del medico che le diagnosticava un improvviso calo di pressione, ma ormai la partita era tornata nelle sue mani. L’ungherese cedeva un turno di servizio che sarebbe risultato decisivo commettendo due deleteri doppi falli nell’ottavo gioco, e poco dopo mancava l’appuntamento con l’ultimo treno, quando Ostapenko, chiamata a servire per il match, le concedeva due palle per il 5-4.
La testa di serie numero 3, che sicuramente ha giocato partite migliori in questi ultimi mesi, riusciva in qualche modo a salvarsi e a concludere una contesa tanto tirata quanto rivedibile dal punto di vista tecnico. Domani sfiderà Camila Giorgi per un posto in finale: non ci sono precedenti tra le due giocatrici.

Risultati:

[3] J. Ostapenko b. [7] T. Babos 7-6(3) 2-6 6-3
[8] D. Cibulkova b. F. Schiavone 7-5 6-1
P. Parmentier b. M. Linette 6-2 6-4

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