WTA Stoccarda: Kerber fa il bis, niente lieto fine per Siegemund

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WTA Stoccarda: Kerber fa il bis, niente lieto fine per Siegemund

Nel torneo WTA Premier di Stoccarda Angelique Kerber interrompe in finale il sogno di Laura Siegemund che, dopo un buon avvio di partita, subisce un letale parziale di dieci giochi consecutivi, probabilmente affetta anche da problemi alla schiena

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[2] A. Kerber b. [Q] L. Siegemund 6-4 6-0

stoccarda stats

La favola della “Cenerentola” Siegemund  non trova il giusto lieto fine, perché il sogno di vincere il primo titolo in carriera nel circuito maggiore viene infranto dalla Kerber che, da novella “matrigna”, non si fa intenerire e si conferma campionessa del WTA di Stoccarda.
Questa sconfitta non toglie nulla alla settimana della Siegemund, che proprio nel torneo di casa (è nata a Filderstadt, una cittadina a pochi km da Stoccarda) è riuscita ad esprimere il suo tennis migliore ed a vincere contro tre top ten (Halep, Vinci e Radwanska) ed a raggiungere il suo best ranking, da lunedì sarà n. 42. Questo risultato le permette anche di superare, in un colpo solo, le connazionali Barthel, Goerges, Friedsam e Lisicki, diventando così la n.4 di Germania ed essere in ottima posizione per partecipare alle Olimpiadi di Rio.

Angelique, dopo lo straordinario successo agli Australian Open ad inizio anno, aveva ottenuto dei risultati altalenanti, ma già con la semifinale di Miami c’erano stati dei segnali positivi. La mancata difesa del titolo di Charleston (a causa di una malattia virale) aveva insinuato dei dubbi nella testa della tedesca, che vedeva il suo tennis essere poco costante. Ciò nonostante, la partita dura e spettacolare contro la ceca Kvitova ha ridato spinta e sicurezza alla n.3 del mondo che contro Siegemund non ha mai perso il comando del gioco.
Il mattone tritato è una superficie poco adatta ad Angelique che, se si escludono i due trionfi a Stoccarda e quello del 2015 sulla terra verde di Charleston, non ha mai vinto un titolo all’aperto (una sola finale persa a Bogotà nel 2010). Questo trend negativo è presente anche al Roland Garros, che resta l’unico Slam in cui non è arrivata almeno in semifinale, infatti il miglior risultato restano i quarti conquistati nel 2012.

La prima finale tutta tedesca dal 2006, da quando il torneo si è trasferito da Filderstadt a Stoccarda, è stata purtroppo condizionata dal fastidio alla schiena della Siegemund che nel secondo parziale ha dovuto lasciare campo libero alla Kerber.

L’inizio del set è fulminante per Laura, che conquista subito il break con lo schema drop shot e passante. Gli ingranaggi del gioco della n.71 del mondo sono ormai ben oliati e nemmeno la pressione del momento sembra intimorirla, ma Kerber è un diesel e sa gestire gli inizi complicati. La n.2 del seeding muove il punteggio, ma è consapevole che la partita presenta delle insidie maggiori di quello che alla vigilia si potesse pensare. Kerber avanza il baricentro del proprio gioco e si conquista tre chance di controbreak, che arriva inesorabile. Ora si lotta su ogni punto, la vincitrice del 2015 ha ancora delle incertezze, ma con il servizio ad uscire si apre il campo con discreta facilità. Nel sesto gioco Kerber si “incarta” e subisce un altro break. Siegemund è brava ad anticipare la risposta ed ha prendere maggiori rischi, mentre la sua avversaria si limita a contenere. Tuttavia Angelique non si scompone e opera l’immediato controbreak e il definitivo aggancio sul 4 a 4. Laura, che – oltre ad essere una tennista professionista – ha anche conseguito una laurea in psicologia con una tesi intitolata “Fallimento sotto pressione”, dovrebbe saper controllare le emozioni e gestirle, ma frana sotto i colpi di una Kerber minimalista nel gioco, ma pratica nel raggiungere il risultato. Il break subìto nel nono game spegne Siegemund, che perde il primo set della settimana con il punteggio di 6-4.

Il secondo parziale si apre con un lunghissimo primo gioco, in cui Kerber non arretra, si vede annullare 3 opportunità  ma alla fine ottiene il break. Scocca l’ora di gioco e Siegemund chiama un medical time out ed esce dal campo, mentre Angeliqe si copre il volto con l’asciugamano per mantenere la giusta concentrazione. L’attesa è lunga, quindi Kerber prova a riscaldarsi mentre il pubblico è intrattenuto dalle immagini dei punti più spettacolari del primo set. Al rientro in campo ormai è evidente lo strapotere fisico e tecnico della n.3 del mondo, che come una tigre azzanna una preda ormai ferita. Il 3 a 0 è la pietra tombale di un match che ha regalato emozioni forti, ma che ha anche certificato una superiorità evidente della Kerber. L’infortunio alla schiena incide sui movimenti della Siegemund, che gioca per rispetto del pubblico pagante e subisce un immeritato 6-0. Kerber ottiene una vittoria importante e si porta a casa una fiammante Porsche arancione ed un assegno di 104 mila dollari. 

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