Roland Garros interviste, Ana Ivanovic: “Ho lavorato duramente e ho meno tensione”

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Roland Garros interviste, Ana Ivanovic: “Ho lavorato duramente e ho meno tensione”

Roland Garros interviste, secondo turno: A. Ivanovic b. K. Nara 7-5 6-1. L’intervista del dopo partita a Ana Ivanovic

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Il primo set è stato duro, poi le cose si sono fatte man mano più semplici. Parlaci del match.
Penso che il match sia stato veramente duro fisicamente. Anche per quanto riguarda i giochi che ho vinto, ho dovuto sudarmeli. Lei ha giocato davvero bene. Recuperava molte palle, si muoveva bene e leggeva le mie intenzioni soprattutto nel primo set. Ho provato ad essere aggressiva, poi ho vinto il primo set ho preso fiducia. Ma è stata dura fino all’ultimo punto.

Questa domanda non riguarda il match, ma è una domanda che proviene dai fans.
Riguarda il risultato della Serbia all’Eurovision Song Contest. Cosa pensi della diciottesima posizione?
Ho seguito il Contest e ho ascoltato la nostra canzone e mi sembrava buona in realtà. Mi è piaciuta anche quella della Russia. Mi aspettavo un risultato di gran lunga migliore della diciottesima posizione.

Ti sei mossa davvero bene oggi, sembri davvero in forma. Diresti che la terra è la tua superficie preferita?
Si, è sicuramente la mia superficie preferita. Ho lavorato duramente in palestra e sul campo negli ultimi mesi. Penso che la tensione che sentivo durante i match non mi permettesse di muovermi come volevo. Oggi ho provato a curare questo lato del mio gioco, e sono riuscita a muovermi come negli allenamenti. Questo aspetto mi ha aiutato a vincere il primo set. Sono davvero felice.

Questo è il tuo ultimo torneo da nubile giusto? Stai giocando davvero bene qui a Parigi. Dicci qualcosa.
Riguardo cosa?

Riguardo il matrimonio.
Cosa? Prossima domanda.

Hai messo a segno 35 vincenti oggi. Molti di questi di dritto. Pensi che quando questo colpo funziona di conseguenza prendi confidenza con il resto del tuo gioco?
Sicuramente. E ancora una volta è tutto connesso agli spostamenti. Quando sono in una buona posizione, colpisco molto meglio. Oggi ne è la dimostrazione. Sapevo di dover essere aggressiva e di dovermi muovere bene in questo match, in quanto lei si spostava altrettanto bene. Quindi ho provato ad imporre i miei colpi e sono soddisfatta che il dritto abbia funzionato bene oggi.

Parla della tua prossima avversaria: potrebbe essere la Svitolina che è allenata dalla Henin, contro la quale hai giocato la finale del 2007, proprio qui a Parigi. Questo ti farà ripensare al passato?
Onestamente non sapevo con chi dovessi giocare. Ho incontrato la Svitolina proprio qui, l’anno scorso nei quarti di finale. Abbiamo sembre disputato match molto duri. Lei è una buona giocatrice ed è anche molto giovane. Sono sicura che sentiremo parlare spesso di lei in futuro.
Avere un coach come Justine è fantastico per la sua esperienza. Penso che stia aiutando Elina ad essere sicura di se stessa. Sarà un match molto duro, ne sono sicura.

Traduzione di Giulia Bastoni

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