dal nostro inviato a Perugia
Spettacolare incontro di primo turno questo pomeriggio al Tennis Club Perugia dove è in svolgimento il Challenger “Blu Panorama Arlines Tennis Cup”, dotato di 50mila dollari di montepremi: Lorenzo Sonego, piemontese, attualmente numero 323 delle classifiche ATP, ha superato in 3 combattuti set Gianluigi Quinzi, in una sfida fratricida tra 2 wild card azzurre. L’incontro era stato preparato molto bene dal coach di Sonego, quel Gipo Arbino che lo segue da quando Lorenzo era ancora un ragazzino che però faceva già intravedere una coordinazione eccezionale all’età di 11 anni: l’obiettivo odierno era resistere alla tentazione di forzare i colpi, pur mantenendo l’iniziativa, visto che di fronte c’era un difensore davvero formidabile come Quinzi. Che sarebbe stata una guerra di nervi era facile prevederlo, tra due ragazzi che per versi differenti stanno facendo parlare molto di sé nelle ultime settimane. All’inizio del primo set subito una emozione: Quinzi nel tentativo di recuperare una palla sul suo diritto, cade malamente e fa temere il peggio, rotolandosi dal dolore per una distorsione alla caviglia: medical time out dopo che è stato portato a braccia sulla sua panchina e il marchigiano si rivolge al suo angolo scuotendo la testa. Sembra finita, sembra proprio che Quinzi non possa proseguire, con Ronnie Leitgeb, il suo coach (ex di Muster e Gaudenzi), che lo invita a proseguire incoraggiandolo. Evidentemente il dolore passa in fretta perché Quinzi ricomincia a macinare gioco, col suo tipico approccio difensivo al punto per poi accelerare improvvisamente anche appoggiandosi alla potenza avversaria. E così si arriva al nono gioco del primo set quando Sonego perde un po’ le staffe, innervosito evidentemente da quella che lui ritiene una sceneggiata del suo avversario, e forza un pochino troppo i colpi andando fuori giri e permettendo a Quinzi di brekkare e poi chiudere 6-4 in suo favore il primo parziale.
Sonego però lo conosciamo, è uno che davvero non teme nulla, non si butta certo giù per un set giocato meno bene del solito, soprattutto in risposta, e così rientra nel secondo set rigeneratosi sul piano mentale, e attenzione perché questa è una capacità che in genere accomuna i grandi campioni: riparte macinando gioco, dominando di più gli scambi e accelerando nei momenti giusti, il tutto condito da una maggiore percentuale di prime di servizio. Così Sonego conquista subito il break che poi manterrà fino alla fine del set, chiudendo 6-3.
Il terzo set comincia come era terminato il secondo, con Sonego che sembra più in palla e subito strappa il servizio al suo avversario. Però anche Quinzi, ora 413 del ranking ATP, ma con un best ranking di 301, è un lottatore, sebbene appaia un filo più fragile emotivamente del suo avversario, almeno per quanto riguarda il body language e il self talking, e comunque compie immediatamente il controbreak e si riporta sull’1-1. Il quinto gioco è quello che poi risulterà determinante per il risultato finale e vede Sonego finalmente rispondere profondo e preciso, e le due cose insieme mettono molto in difficoltà Quinzi, che cede il suo turno di battuta e poi non riesce più a rientrare nel match, nemmeno quando Sonego chiama a sua volta il medical time out per un dolore all’adduttore della gamba destra. Finisce 6-3 per il torinese, che esulta quasi impazzendo di gioia, mentre Quinzi sconsolato si dirige verso gli spogliatoi, a dimostrazione di quanto fosse sentita la sfida anche dai due protagonisti. Ora Sonego affronterà il vincente tra Cecchinato e Donati, che si incontreranno domani in un’altra sfida interessantissima.
Non meno entusiasmante, anzi senz’altro superiore sul piano strettamente tecnico, la partita tra gli altri due azzurri impegnati oggi qui al challenger perugino: Volandri ha faticato non poco per avere la meglio su un Arnaboldi in crescita, dopo un periodo non felicissimo nella prima parte della stagione. Certo è che Filippo su terra è ancora un signor giocatore e vale ancora ampiamente i primi 100 del mondo se non qualcosa di più, anche a quasi 35 anni. Primo set assai equilibrato con una sola palla break sfruttata abilmente da Filo, ora al numero 181 del ranking ATP, mentre nel secondo parziale l’allievo di Fanucci si portava avanti 4-3 e servizio ma non riusciva a fiaccare definitivamente la resistenza di Arnaboldi che resuscitava ribrekkando a sua volta e trascinando il set al tie break. Qui il 28enne milanese, ora uscito dai 200 ma ex 153 solo un anno fa, giocava il suo miglior tennis vincendo nettamente il tie break e facendo pensare a quel punto di essere lui il vero favorito. Invece nel terzo set Volandri ricominciava a spingere bene con quel meraviglioso rovescio ad una mano che si ritrova (anche Arnaboldi a dire il vero possiede ottimi fondamentali) e l’inerzia del match passava di nuovo in suo favore, fino a portarsi sopra 5-3 e servizio. Arnaboldi a quel punto aveva un ultimo sussulto e riusciva a tornare nel match, con i due giocatori molto stanchi, ma il livornese non mollava e chiudeva 6-4 conquistandosi il diritto a giocare il secondo turno.
Martedì gli altri incontri del primo turno, a cominciare dalle 11, con tutti gli altri azzurri in campo.
Risultati primo turno:
B. Rola b. [6] S. Giraldo 6-3 3-6 6-3
[WC] L. Sonego b. [WC] G. Quinzi 4-6 6-3 6-3
F. Volandri b. A. Arnaboldi 6-4 6-7(2) 6-4
E. Lopez-Perez b. A. Ungur 6-2 5-7 6-4
[Q] Y. Maden b. [Q] N. Barrientos 6-2 6-1