Ritirarsi? Radek Stepanek non ci pensa nemmeno. Le sue trentasette primavere lo hanno reso il più anziano del tabellone principale in tutti e tre i tornei dello Slam giocati in questa stagione , ma lui va dritto per la sua strada. Molti dei suoi coetanei, alle inevitabili domande sul ritiro, rispondono che giocheranno finché se la sentono, finché il loro corpo non dice ‘basta’, finché si divertono. Lui no: lui ha un obiettivo ben preciso.
“Ho fissato un obiettivo”, ha detto il ceco. “Jimmy Connors è stato l’uomo più vecchio a vincere un match in uno Slam. Io sono il secondo più vecchio, mi piacerebbe ottenere il record”. Nel 1992, alla veneranda età di quarant’anni, Connors sconfisse il brasiliano Jaime Oncins al primo turno degli US Open e addirittura si issò un set a zero su Lendl nel secondo, prima di soccombere.
Ma se Stepanek non ha intenzione di appendere la racchetta al chiodo, cresce ogni giorno di più il numero di coloro che si (e gli) domandano cosa farà al termine della sua carriera da professionista. Alcuni indizi in giro si trovano: Nick Kyrgios, che ha ancora le idee tutt’altro che chiare sul tipo di allenatore che desidererebbe, si è avvalso spesso dei suoi consigli. E devono essere stati buoni, visto che pochi giorni fa l’australiano ha battuto nel match d’esordio a Wimbledon proprio lo stesso Stepanek.
Il terribile Nick non si nasconde: “È gentile da parte di Radek darmi dei suggerimenti mentre gioca ancora. Quando smetterà, potrebbe calarsi in un nuovo ruolo e seguirmi in giro per i tornei. Sono più che disponibile a dargli un’occasione”. Quanta disponibilità… Ma il diretto interessato cosa ne pensa? “Penso che Nick abbia un grande potenziale. Se crede che io possa aiutarlo… perché no?” dice Stepanek, forse il primo della prossima generazione di super-coach.