Wimbledon interviste, Dimitrov: “Non sono soddisfatto per oggi ma ho fatto passi avanti”

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Wimbledon interviste, Dimitrov: “Non sono soddisfatto per oggi ma ho fatto passi avanti”

Wimbledon interviste, terzo turno: S. Johnson b. G. Dimitrov 6-7(6) 7-6(3) 6-4 6-2. L’intervista del dopo partita a Grigor Dimitrov

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È dura per tutti. Come hai gestito le condizioni là fuori e quanto è stato un fattore?
Beh, sono condizioni difficili e io non ho giocato secondo le mie aspettative. Lui penso abbia giocato bene per tutto il match ma allo stesso tempo io non ho fatto nulla di speciale. Ero felice di aver vinto il primo set ma poi dentro e fuori, dentro e fuori, per tutto il tempo. È così che va, è il gioco. Per me è stato un match povero, non mi sono adattato alle condizioni abbastanza velocemente. Era molto ventoso e la mia prima di servizio non funzionava e all’inizio scivolavo. Non c’è molto che possa dire, almeno sono felice di aver guadagnato un paio di match. Ovviamente non sono soddisfatto ma è un passo avanti. Sento che sto migliorando e mi sento anche un po’ stanco. Sai, non ho giocato molti match e lui è venuto fuori con una bella vittoria. Forse se lo avessi incontrato un po’ più presto sarebbe stato meglio per me, ma ora lui aveva più fiducia che lo ha aiutato.

Ad un certo punto oggi il gioco è stato sospeso su tutti i campi eccetto il tuo e quello di Petra. Stavate giocando sotto la pioggia?
Non lo so, davvero non lo so. Quando sei in campo non ci presti attenzione, per questo che ho setto che le condizioni erano molto diverse. L’altro giorno ho giocato sul campo 1 e poi all’improvviso sul 18 le dimensioni del campo erano molto differenti. Per me delle volte mi ci vuole tempo per abituarmi e ieri abbiamo aspettato tutto il giorno per giocare solo 7 game e siamo tornati a casa tardi. Poi ti ritocca fare tutto da capo. È il gioco ed è uguale per tutti. Lui oggi è stata una persona più forte.

Cosa puoi dirci del tuo coach e del tuo team?
Sono solo a questo torneo e non lo nascondo, le cose tra me e Franco semplicemente non hanno funzionato, la situazione è questa. Insomma, io so come giocare a tennis, ho solo bisogno di fare del lavoro extra con la mia racchetta, con le corde, il campo, la pratica. Oltre a questo ora mi sento a posto e felice. Ora cercherò qualcuno di nuovo, qualcuno che mi rimetterà sulla giusta via perché voglio migliorare e vincere partite. Con Franco ci siamo separati due settimane prima del torneo.

Hai mai pensato di prendere uno psicologo?
Non penso sia necessario, alcune volte semplicemente il tuo gioco non c’è. Ci sono ragazzi che si allenano come pazzi per 4, 5 ore poi li vedi scendere il campo e non colpiscono una palla. Dall’altra parte hai ragazzi che si allenano 2 o 3 volte a settimana e arrivano in fondo nei tornei. Quindi tu non puoi mai calcolare la cosa, ma comunque un piccolo sforzo ogni giorno a lungo termina paga. Io sono il tipo di ragazzo a cui piace lavorare, l’altro giorno quando il mio match è stato cancellato io ero in palestra a correre e fare squat. Onestamente mi sento been, sono diverso rispetto agli altri giocatori.

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