Wimbledon interviste, Federer: “Obiettivi? Mi piacerebbe un altro Wimbledon. Sono felice di come sto giocando”

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Wimbledon interviste, Federer: “Obiettivi? Mi piacerebbe un altro Wimbledon. Sono felice di come sto giocando”

Wimbledon interviste, ottavi di finale: R. Federer b. S. Johnson 6-2 6-3 7-5. L’intervista del dopo partita a Roger Federer

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Un’altro paio di record ottenuti: quattordicesimo quarto di finale raggiunto e hai eguagliato le vittorie di Martina negli Slam. Questo tipo di cose hanno importanza per te?
Una volta che sarà tutto finito sarà qualcosa di cui sarò probabilmente felice quando mi riguarderò indietro. Non lo sapevo neanche mentre stavo giocando quindi è una bella notizia e ne sono felice, ma non è qualcosa che ho inseguito. Non avrei mai pensato di avere una gran carriera. Un giorno sarà bello vedere di aver fatto così tanti quarti di finale qui a Wimbledon.

C’è sempre una discussione su chi sia il migliore, nel calcio Maradona, nella Formula 1 Schumacher. Nel tennis…
Per me c’è chiaramente una discussione, perché non la finiremo mai. Penso che con il passaggio dal tennis al professionismo gli Slam stanno acquistando importanza col tempo. Molti tennisti viaggiano per fare tutti gli Slam senza neanche saltare gli Australian Open. Negli ultimi 25 anni è tutto cambiato. Prima avevano anche un ranking diverso che era basato sui tornei giocati quindi uno non giocava sulla sua superficie più debole. Ora non importa più, contano solo gli ultimi 18 tornei. Quindi il tennis è cambiato e ti fa giocare in una maniera diversa e ora noi giocatori inseguiamo di più i record di quanto non facessero in passato. Facciamo più cose per cercare di non infortunarci. Alcuni giocatori erano incredibilmente giovani quando hanno raggiunto risultati straordinari e altri lo hanno fatto nella parte finale della loro carriera. Poi ci sono anche le strisce vincenti e cose del genere, quindi da qualsiasi punto lo guardi resta il dibattito.

Hai giocato tutti i match sul centrale. Cosa significa per te giocare lì?
È una cosa che amo (sorride). Ne voglio altri, per favore. Magari potessi giocare ogni match della stagione qui sul centrale di Wimbledon, ma non va così. Qui alcune volte devi essere fortunato col tabellone, non sapevo se andando avanti sarei rimasto sul centrale ma forse la sconfitta di Novak mi ha aiutato un po’. Ora dovrei dividere il centrale con Murray. Anche il campo numero 1 non è male, mi piace giocare lì, se posso scegliere ovviamente prendo il centrale.

C’è un altro obiettivo che vorresti raggiungere nella vita e nel tennis?
Nel tennis non c’è rimasto molto, mi piacerebbe vincere ancora un Wimbledon. Quello sarebbe bello, lo spero. Nella vita, cavolo, non lo so, dovrei parlarne con mia moglie non qui in conferenza stampa (ride). Spero di vivere felicemente con mia moglie e i nostri bambini, di viaggiare e di avere bei ricordi.

Pensi sia tempo che anche al quinto set ci sia il tie-break qui?
Non lo so, non lo so. Forse lo potrebbero fare sul 12 pari. Non è facile giocare in quella situazione non solo per i giocatori in campo, ma anche per quelli che devono giocare dopo su quel campo. Io penso che sia fantastico e quello era il match che io stavo guardando ieri, Isner-Tsonga giusto? Non mi importava di nessun altro match in quel momento. È bello quando arrivano 12 pari, 14 pari, 18 pari e ancora e ancora. Le possibilità di vincere il turno successivo diventano sempre minori, potrebbero trovare un compromesso e fare il tie-break sul 12 pari.

Ora dovrai affrontare Cilic, come lo vedi?
Mi sono allenato con lui quando sono arrivato qui e giocava alla grande. 1-2, 1-2, 1-2, servizio e dritto, servizio e rovescio, era molto aggressivo. Agli US Open mi buttò fuori dal campo e so cosa vado ad affrontare. È un giocatore molto duro e negli ultimi anni ha migliorato molto il servizio e lo gioca in miniera consistente. Penso che il tempo stia diventando un po’ più caldo e le condizioni di gioco sono più veloci e la cosa lo può aiutare. Ma io sono felice del mio gioco, oggi sono stato in grado di alzare il livello e di giocare davvero un buon match contro Johnson. È stato di gran lunga il mio miglior match e sono fiducioso. A Cilic piace l’erba e ha vinto al Queen’s in passato. Quando mi ha battuto agli US Open tutto quello che toccava andava dentro, non lo so, tutto gli andava bene. Io non avevo giocato affatto male, ma era tutto sulla sua racchetta. Ho avuto delle chance ma ogni volta o tirava un gran servizio o una buona risposta. Ha finito quel torneo in maniera impressionante.

Cosa fai durante il tempo libero? Vai a vedere concerti, o esci per la città?
Non queste cose, ad essere onesto. Mi sono riposato molto, ho guardato un po’ di calcio e di tennis. Ho giocato con i miei bambini e ho fatto dei trattamenti. Penso ora sia importante restare concentrati e avere la giusta mentalità. Il mio team, i miei amici e tutti quelli intorno a me hanno visto Beyonce, Matilda e tutte queste cose qui che anche io avrei voluto fare, ma non ora. Ora ho altre priorità.

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