ATP Challenger San Benedetto del Tronto: Quinzi esalta il pubblico

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ATP Challenger San Benedetto del Tronto: Quinzi esalta il pubblico

Salvatore Caruso vince e convince. Avanzano anche Gianessi e Napolitano. Fuori Vanni e Basso

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dal nostro inviato a San Benedetto del Tronto

Prestazione superlativa oggi nel primo turno dell’ATP Challenger di San Benedetto del Tronto di Edoardo Eremin, che si sta rivelando sempre più determinato e convinto dei propri straordinari mezzi. Il 23enne di Cassine ha superato brillantemente e nettamente il forte francese Barrere, un tennista dotato tecnicamente di tutti i fondamentali. Averlo battuto significa molto per l’azzurro, oltre alla soddisfazione per i punti e per i soldini del prize money. La vittoria di Eremin non è stata mai in discussione, pensate che Barrere ha avuto zero palle break, e sul turno di servizio di “Dodo” non si è nemmeno mai andati ai vantaggi. Se il ragazzo italiano di papà russo (suo padre Igor è un coach di livello internazionale), qui accompagnato dalla simpatica e graziosa sorella Eleonora e dal coach Mauro Balestra, serve in questa maniera, con un numero congruo di prime palle tirate a 220 all’ora, diventa ingiocabile per i suoi avversari. Oggi per altro ha azzeccato anche le mosse tattiche spesso e volentieri, utilizzando intelligentemente anche il top spin in favore di vento e demolendo Barrere in poco più di un’ora di gioco. Ora al secondo turno Eremin, che intanto salirà sicuramente in classifica, avrà Laslo Djere, il forte serbo che oggi ha recuperato un set e un break all’esperto Andreas Beck, ex 33 del mondo. “I nostri giovani devono rendersi conto di dove possono arrivare, hanno molte qualità”, ha sentenziato in tribuna Umberto Rianna, responsabile per la Federazione degli over 18, che ha sostenuto tutto il match Edo, come anche ha incoraggiato gli altri azzurri in una giornata lunghissima finita a mezzanotte.

Anche Salvo Caruso ha compiuto un’impresa battendo l’argentino Arguello, testa di serie numero 3 del tabellone, e uno dei favoriti del torneo: oggi l’allievo di Paolo Cannova ha sfoderato una prestazione super, giocando bene tutti i punti decisivi e mantenendo alta la tensione agonistica per tutto il match, non permettendo a Arguello di rientrare mai in partita. L’argentino numero 174 delle classifiche ATP non veniva da un buon periodo, ultimamente ha vinto più in doppio che in singolare ma è uno di quei tennisti che non si batte da solo, e bravissimo è stato Salvo a tenere alta la concentrazione.

Caruso, attualmente 239 delle classifiche mondiali, affronterà nel secondo turno Gianluigi Quinzi che stasera ha esaltato il numerosissimo pubblico accorso a sostenerlo, visto che qui è praticamente il padrone di casa, essendo lui di Porto San Giorgio, città vicinissima a San Benedetto del Tronto. Diciamo subito che l’avversario di Quinzi era senz’altro di livello inferiore a quelli battuti da Eremin e Caruso. Senza nulla togliere alla prestazione determinata di Quinzi, l’argentino Hernan Casanova, lucky loser per il forfait di Volandri, non possiede le armi per impensierire il nostro azzurro, pur essendo un tennista molto generoso che mette tutto sé stesso in campo. Riteniamo Casanova un esempio per tutti, perché pur non dotatissimo vince spesso partite approfittando di una solidità mentale pazzesca, se avesse anche dei colpi vincenti sarebbe un giocatore di livello top. Detto ciò l’incontro di stasera ha mostrato due facce della stessa medaglia: primo set bruttino del marchigiano, perso malamente 6-4 senza mai essere aggressivo, limitandosi a rimandare di là la palla, o cercando a volte vincenti lungolinea quantomeno complicati. Secondo e terzo set invece giocati con intelligenza e carica agonistica da Quinzi e infatti portati a casa abbastanza agevolmente in virtù di schemi più coerenti: si trattava di spostare Casanova con colpi interlocutori, però profondi e incisivi, per poi chiudere una volta tenuto lontano dalla riga di fondo l’avversario. Questo ha fatto Gianluigi per vincere l’incontro. Quinzi, ora allenato da Leitgeb, l’ex coach di Muster, sta cercando di salire la classifica, attualmente è 370 e siamo sicuri che presto arriverà il best ranking; certo è che il ragazzo ha addosso una pressione pazzesca, i suoi match sono sempre seguitissimi come fosse il Messia, e questo certamente influisce a volte anche sulla serenità dell’azzurro. Non è semplice per un ragazzo di 20 anni gestire le proprie emozioni davanti a un pubblico di centinaia di persone come stasera, pronto da una parte ad applaudire se le cose vanno bene a anche a rumoreggiare se la prestazione non è convincente.

Alessandro Giannessi ha faticato non poco contro l’argentino Lipovsek Puches, avendo la meglio solo al terzo set e avendo anche dovuto fare i conti con un malore alla fine del primo combattutissimo set, vinto comunque dall’azzurro al tie break, dopo che l’argentino aveva sprecato un set point incredibile con uno smash assai facile spedito in corridoio. Nonostante i favori netti del pronostico Giannessi ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie, perché pur vincendo il primo set, subiva il ritorno dell’argentino nel secondo parziale ed è stata determinante l’esperienza per portare a casa il match, visto che nel terzo Giannessi si è trovato anche sotto di un break. Dovrà salire il suo livello se vorrà andare avanti nel torneo, a partire dal prossimo incontro che lo vedrà opposto nel derby a Federico Gaio, apparso in ottima condizione.

Non ce l’ha fatta invece Andrea Basso, che ha perso al terzo set dal belga De Greef, testa di serie numero 5 del tabellone: dopo un primo set giocato davvero a gran livello, Andrea si portava avanti 3-0 nel secondo ma subiva inesorabilmente il ritorno del belga, più avanti di lui in classifica di 600 posti, ma con il quale ha giocato alla pari tutto il match. Purtroppo si è spenta la luce del gioco di Basso a metà del secondo set quel poco che è bastato per perdere il parziale e trovarsi nel terzo set con l’inerzia del match passata dalla parte del belga. L’inizio del terzo set infatti vedeva De Greef portarsi avanti 2-0 ma era bravissimo l’allievo di Diego Nargiso a recuperare e rimettere in equilibrio il match: purtroppo però pian pianino l’esuberanza atletica di Andrea iniziava a calare e l’azzurro finiva con i crampi perdendo il set 6-4. Buona impressione sta però regalando Andrea Basso, che è finalmente tornato a divertire e divertirsi dopo un 2015 non eccezionale.

Purtroppo ancora notizie non positive da Lucone Vanni, che inciampa su un ostacolo non temibilissimo come il tedesco Krawietz, proveniente dalle qualificazioni. Troppo falloso il toscano, sia nel primo che nel secondo set, a dimostrazione di una forma che tarda ad arrivare: Vanni è sceso fino alla posizione 178, dopo aver assaggiato la top 100 nel 2015, e non sembra arrivato il momento di tornare a volare. Lucone è apparso in alcuni frangenti fisicamente un po’ lento e psicologicamente sfiduciato, in particolare nel tie break del secondo set in cui ha regalato troppo finendo col perdere 7-0 senza quasi lottare.

Napolitano invece, fresco di finale giocata domenica (purtroppo persa contro Zekic) a Todi, ha mostrato una forma smagliante, e soprattutto si trova finalmente in gran fiducia: nonostante qualche unforced di troppo Stefano, attualmente 269 del ranking ATP e best ranking per lui questa settimana, ha avuto la meglio sullo spagnolo Menendez-Maceiras, 30 anni (Napolitano è 9 anni più giovane) e in fase leggermente calante della sua onesta carriera. Primo set vinto al tie break dal biellese, qui scortato dal coach Cristian Brandi, dopo aver anche annullato un set point, e secondo set dominato letteralmente dall’azzurro che ha dovuto faticare solo nel primo turno di servizio dove ha sapientemente annullato due palle break prima di prendere il largo. Nel secondo turno Napolitano affronterà lo sloveno Blaz Rola, in un match che metterà alla prova le attuali capacità del 21enne azzurro con un avversario davvero difficile e in ottima forma.

Risultati:

[WC] E. Eremin b. [8] G. Barrere 6-3 6-2
[4] B. Rola b. [Q] M. Linzer 7-5 6-0
[5] A. De Greef b. [WC] A. Basso 4-6 6-4 6-4
[WC] G. Quinzi b. [LL] H. Casanova 4-6 6-2 6-3
[Q] P. Heras b. M. Chazal 7-6(5) 7-6(2)
S. Caruso b. [3] F. Arguello 6-2 6-3
[1] A. Giannessi b. T. Lipovesk Puches 7-6(11) 2-6 6-3
D. Popko b. Y. Reuter 2-6 7-5 2-0 rit.
E. Lopez-Perez b. A. Vatutin 7-6(0) 6-4
[Q] L. Djere b. A. Beck 5-7 7-5 6-4
[SE] S. Napolitano b. A. Menendez- Maceiras 7-6(6) 6-2
[Q] K. Krawietz b. [2] L. Vanni 6-4 7-6(0)

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