US Open - Statistiche primo turno: i giorni delle grandi rimonte

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US Open – Statistiche primo turno: i giorni delle grandi rimonte

Fognini, Isner, Delbonis, Satral, Darcis, Johnson, Troicki. Sette rimonte da 0-2 nei primi due giorni degli US Open. Un record per gli anni 2000

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Recuperare un match quando si è sotto due set a zero non è mai facile, servono resistenza fisica, tenacia, forza mentale e a volte anche un pizzico di fortuna. Ci ricordiamo di queste rimonte perché hanno qualcosa di epico e perché sono, solitamente, piuttosto rare. La più famosa, tra quelle recenti, è quella di Federer a Wimbledon, sotto 2-0 contro Cilic, qui agli US Open invece ricordiamo, tra le altre, quella di Fognini su Nadal nel 2015 e quella ben più importante di Djokovic su Federer nel 2011. In finale, poi, sono ancora più rare: agli Australian Open accadde per l’ultima volta nel 1965 (Emerson in rimonta sul connazionale Stolle); più recente e sorprendente invece l’ultimo epilogo di questo tipo al Roland Garros, quando nel 2004 Gaudio rimontò in un match drammatico il connazionale Coria, mai più ripresosi completamente da quella sconfitta; a Wimbledon dobbiamo tornare addirittura al 1925, quando Cochet rimontò il connazionale Borotra; infine qui agli US Open riavvolgiamo il nastro fino al 1949 (Gonzalez contro il connazionale Schroeder). Curiosamente, in tutte le ultime rimonte verificatesi nelle finali slam dei rispettivi quattro grandi tornei, il match si è disputato tra connazionali.

Scorrendo i risultati dei primi due giorni degli US Open 2016, possiamo notare numerose rimonte da 0-2. Ecco il dettaglio:

[20] Isner b. Tiafoe 3-6 4-6 7-6(5) 6-2 7-6(3)
Darcis b. Thompson 5-7 3-6 7-6(5) 6-4 7-5
Delbonis b. Baker 3-6 6-7(6) 6-4 6-2 6-2
Satral b. McDonald 4-6 3-6 6-3 6-2 6-2
[19] Johnson b. Donskoy 4-6 1-6 7-6(2) 6-3 6-3
Fognini b. Gabashvili 6-7(9) 3-6 7-6(5) 7-5 6-4
Troicki b. Albot 5-7 3-6 6-4 6-4 7-6(5)

Ben sette rimonte, un record? Analizziamo il numero di rimonte da 0-2 a 3-2 tra il 2000 ed il 2016 agli US Open: qui sotto riportiamo il numero di rimonte avvenute al primo turno e tra parentesi il totale delle rimonte in tutto il torneo.

2000 – 2 (5)
2001 – 0 (2)
2002 – 2 (3)
2003 – 0 (3)
2004 – 0 (2)
2005 – 0 (2)
2006 – 2 (5)
2007 – 2 (2)
2008 – 1 (6)
2009 – 2 (4)
2010 – 2 (3)
2011 – 5 (7)
2012 – 6 (7)
2013 – 2 (3)
2014 – 2 (5)
2015 – 2 (5)

Limitandoci agli ultimi diciassette anni, le sette rimonte di questo primo turno rappresentano un record, addirittura in nessuno degli ultimi sedici US Open ci sono state più di sette rimonte in tutto il torneo, ne basta dunque una soltanto per stabilire un nuovo record (per gli anni 2000).

Tra i tennisti in attività, non pochi hanno effettuato o subito due rimonte, ma solo uno qui agli US Open ne ha effettuate e/o subite tre, ovvero il belga Darcis, che oggi affronterà Isner, nel secondo turno uscito da una doppia rimonta. Se l’anno scorso Young riuscì ad effettuare due rimonte (su Simon al 1T e su Troicki al 3T), soltanto il lussemburghese Gilles Müller è riuscito nell’impresa di effettuare due rimonte consecutive agli US Open dal 2000 in poi, precisamente nel 2008, quando vinse 6-3 al quinto contro Haas al 2T e 7-5 al quinto contro Almagro al 3T. Il lussemburghese, allora venticinquenne, non si fermò e sconfisse Davydenko al 4T, regalandosi il miglior risultato in carriera, una sconfitta onorevole ai QF contro il futuro campione Federer.

Ma se le rimonte al primo turno sono buone per le statistiche, quelle che restano scolpite nella memoria sono quelle che hanno in palio il titolo o almeno l’accesso alle semifinali ed alla finale. Dal 2000 al 2015, soltanto cinque match tra quarti di finale e semifinali si sono conclusi con una grande rimonta (nessuna finale). Ecco il dettaglio:

2003 (SF) [4] Roddick b. [13] Nalbandian 6-7(4) 3-6 7-6(7) 6-1 6-3
2005 (QF) [7] Agassi b. [WC] Blake 3-6 3-6 6-3 6-3 7-6(6)
2006 (QF) [7] Davydenko b. [14] Haas 4-6 6-7(3) 6-3 6-4 6-4
2011 (SF) [1] Djokovic b. [3] Federer 6-7(7) 4-6 6-3 6-2 7-5
2014 (QF) [2] Federer b. [20] Monfils 4-6 3-6 6-4 7-5 6-2

Merita particolare attenzione la rimonta di Agassi nel 2005. A 35 anni e 4 mesi, Agassi superò agevolmente il primo turno contro il rumeno Sabau, poi giocò cinque match molto duri, prima di arrendersi a Federer, di undici anni più giovane. Al 2T Agassi ebbe la meglio su Karlovic grazie a tre tie-break, poi rimontò un set a Berdych e vinse al tie-break del quarto, al 4T resistette al ritorno di Malisse e vinse 6-2 al quinto, ai quarti la rimonta con Blake, in SF altri cinque set (tre match consecutivi al quinto!) contro Ginepri, poi la sconfitta con Federer dopo i primi tre set giocati alla pari, se non meglio.

Quali potrebbero essere i match “da rimonta” tra oggi e domani? Non ci resta che gustarci gli incontri di secondo turno di un US Open che fino ad ora non ha deluso le aspettative.

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