La settimana degli italiani: doppio volto Fognini. Vinci sorprende poi si arrende. KO Errani - Pagina 2 di 3

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La settimana degli italiani: doppio volto Fognini. Vinci sorprende poi si arrende. KO Errani

La settimana tennistica non si tinge di azzurro. La salva Fognini che vince in doppio a Shenzhen, ma quante delusioni in singolare

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A Shenzhen è stato bravo ad accedere al tabellone principale Luca Vanni, riuscito ad entrare passando dalla porta di servizio delle qualificazioni: il 172 ATP al primo turno ha sconfitto in appena 52 minuti con un duplice 6-1 la wild card Mikolaj Borkowski ed è poi stato bravo ad eliminare il ventitreenne slovacco Jozef Kovalik, vincitore del Challenger di Napoli a marzo e n°123 ATP, dopo 2 ore e 21 minuti con il punteggio di 4-6 7-5 6-2. Il sorteggio nel tabellone principale sembrava premiare la tenacia del toscano: il qualificato australiano Whittington , classe 1993, aveva una classifica peggiore e rappresentava dunque un abbordabile avversario per un primo turno di un ATP 250. Purtroppo Luca, dopo aver vinto facilmente in mezzora per 6-2 il primo set, è arrivato al tie-break nel secondo, dove ha avuto quattro match point (uno solo sul suo servizio) che non è riuscito a capitalizzare, permettendo al suo avversario di rimettere il conteggio dei set in parità dopo il ventiduesimo punto del gioco decisivo. A quel punto, Vanni ha subito il contraccolpo psicologico perdendo subito il servizio al primo gioco ed indirizzando definitivamente l’incontro nelle mani dell’australiano, che ha avuto la meglio col punteggio di 2-6 7-6(10) 6-2 dopo due ore e ventidue minuti.

Anche Thomas Fabbiano ha provato ad accedere al tabellone principale di Shenzhen giocando le quali, dove era seconda testa di serie: al primo turno ha avuto facilmente la meglio contro il ventottenne aussie Matthew Ebden, n°283 ATP, in 1ora e 21 minuti con lo score di 6-4 6-1. Nel secondo ha però trovato semaforo rosso da un connazionale di Ebden, quel Whittington che poi sconfiggerà, come detto precedentemente, anche  Luca Vanni: il pugliese è stato sconfitto col punteggio di 7-6(7) 6-3 in un’ora e quarantadue minuti di partita, nella quale il maggior rimpianto per Thomas è stato il non aver sfruttato un set point nel primo parziale. Il più giovane e forte dei fratelli Zverev a quel punto ha però involontariamente dato una mano a Fabbiano: l’affaticamento dovuto alla vittoria del torneo di San Pietroburgo ed all’immediato lungo volo successivo, ha costretto Alexander a non scendere in campo, e così il nostro giocatore si è ritrovato ripescato come lucky loser, scendendo in campo contro Yoshihito Nishioka, n°97 ATP. Thomas è stato molto  bravo a dimostrare di meritare il colpo di fortuna, rimontando una partita che si era messa male quando si è trovato sotto di un set e di un break. Fabbiano conquistando il break nell’ottavo gioco del secondo parziale ha ottenuto la chance di portare la gara al terzo e decisivo set. In tale frangente è stato determinante l’unico break del parziale, quello ottenuto dall’azzurro nel settimo gioco, che gli ha concesso l’opportunità di raggiungere per la quarta volta nel 2016(dopo Chennai, Dubai ed Umago) il secondo turno in un ATP 250, sconfiggendo il 21enne nipponico 3-6 6-3 6-4 in 1 ora e 59 minuti. A questo punto ha trovato di fronte Thomaz Bellucci,  n°81 ATP contro il quale il tennista nato a Grottaglie non aveva mai giocato. Il primo set dell’incontro è stato estremamente equilibrato, con i giocatori che tenevano, specialmente il carioca, facilmente la battuta dopo essersi scambiati un break ad inizio match. L’inevitabile approdo del tie-break ha visto il pugliese andare avanti nel punteggio con un minibreak, per poi crollare e concedere il primo parziale all’avversario dopo 53 minuti. Il nostro giocatore è stato bravo a non demoralizzarsi quando, ad inizio del secondo, è andato anche sotto di un break: dal 2-5 è riuscito a costringere Bellucci ad un altro tie-break, che ha avuto lo stesso canovaccio di quello del primo: una volta andato avanti di un minibreak, è crollato dinanzi alla maggiore esperienza del brasiliano, che è cosi giunto ai quarti dopo 1 ora e 48 minuti di partita molto equilibrata, vinta 7-6(2) 7-6(4).

All’edizione inaugurale dell’Atp 250 di Chengdu, metropoli da 14 milioni di abitanti nel sud-ovest della Cina, ha partecipato il nostro attuale numero 1, Paolo Lorenzi, che era anche ottava testa di serie del tabellone. Sorteggiato contro il ventisettenne australiano John Millman, 66 ATP, giocatore a suo agio sui campi in cemento all’aperto (come dimostrato dal dato che in carriera abbia giocato su questa superficie 50 dei 71 match a livello Atp), Paolo ha dovuto soffrire dopo aver vinto il primo set in 43 minuti per 6-4: infatti un break subito nel settimo game gli è costato il secondo parziale. La grande dedizione al lavoro e la voglia di non smettere di provare a migliorarsi del tennista toscano è stata la chiave di volta nel terzo set, nel quale Paolo con scioltezza ha conquistato nonostante il caldo, l’umidità e gli 8 anni in più, i primi 5 giochi del parziale, che gli hanno consentito la vittoria per 6-4 3-6 6-1 in 1 ora e 55 minuti e garantito l’accesso al secondo turno, dove l’attendeva Diego Schwartzman, n° 70 ATP. Si trattava di un match ampiamente alla portata del nostro giocatore, che aveva già battuto l’argentino in tre dei quattro precedenti, sebbene tutti su terra. Invece, vi è stata poca partita, causa la classica serata storta in cui è incappato Lorenzi, che ha addirittura perso in venticinque minuti il primo set senza vincere neanche un gioco. La reazione di orgoglio di Paolo, volato 3-0 nel secondo set, è stata solo un fuoco di paglia perché Schwartzman ha subito rimontato e chiuso il match con un 6-0 6-4 in un’ora ed un quarto di gioco che da solo spiega l’opaca prestazione del nostro numero 1.

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