ATP Bercy: Lorenzi perfetto contro Paire, Carreno domina Fognini, Seppi scivola ancora

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ATP Bercy: Lorenzi perfetto contro Paire, Carreno domina Fognini, Seppi scivola ancora

PARIGI – Bellissima vittoria di Paolo Lorenzi sul francese in due set. Fabio Fognini cede ancora a Carreno-Busta, questa volta in meno di un’ora di gioco. Sesta sconfitta consecutiva a Bercy per il ligure e amara chiusura di 2016. Non fa meglio Seppi che perde con un doppio 6-4 da Joao Sousa

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dal nostro inviato a Parigi

P. Lorenzi b. B. Paire 6-4 7-6(4)
L’ultimo italiano a scendere in campo oggi è stato Lorenzi. Il numero uno italiano ha affrontato per la terza volta in carriera Benoit Paire. Dal francese non aveva mai perso e oggi le cose non sono cambiate.

I primi game servono per studiarsi e quello più aggressivo sembrava il nativo di Avignon. Tuttavia dopo qualche minuto le cose prendono un’altra piega: Paire forza sempre la prima e spesso il servizio gli va lungo, Lorenzi è preciso da fondo e su ogni seconda dell’avversario risponde profondo e alto impedendo al francese di prendere il comando. Già al terzo game arriva una palla break a favore di Paolo durante la quale Benoit interrompe lo scambio per chiedere l’intervento dell’occhio di falco. La chiamata si rivela sbagliata e dunque l’italiano si ritrova avanti di un break. Le prime di Lorenzi non sono velocissime ma la precisione è ragguardevole e Paire riesce a malapena a toccarle; solo in un’occasione il francese riesce ad arrivare fino ai vantaggi, per il resto il numero 1 azzurro non passerà alcun pericolo. Tant’è che il set si chiuderà con una prima vincente. Una volta andato in svantaggio, il numero 45 del mondo è apparso passivo e poco dinamico. Di solito siamo abituati a vederlo nervoso e falloso, oggi neanche quello.
Inizialmente il secondo set non offre molte emozioni, entrambi i tennisti si concentrano sui loro turni di battuta. Nel sesto game ci pensa Paire, durante un game in risposta, a ravvivare la situazione: con l’ausilio di due doppi falli di Lorenzi e un punto chiuso al volo che infiamma gli spalti, arriva a palla break. Il nativo di Roma si difende strenuamente e allontana il pericolo tenendo la battuta.

Nell’inevitabile tiebreak si mette subito male per Lorenzi che va sotto 3-0: parte con un doppio fallo e nel punto successivo va lungo in uscita dal servizio. In qualche modo si “vendica” immediatamente tirando un passante al corpo con Paire attaccato alla rete. La striscia di punti consecutivi si allunga e Paolo risale fino a 4-3. Due passanti vincenti di rovescio concludono l’opera e in un’ora e venticinque il numero 39 del mondo esultare per la sua vittoria. Nel secondo turno c’è ad aspettarlo la testa di serie numero 16 Cuevas.

P. Carreno-Busta b. F. Fognini 6-3 6-1 

Fognini e Carreno-Busta si sono affrontati solo due volte in carriera e in entrambi i casi ha vinto lo spagnolo: la prima sfida risale a tre anni fa in Portogallo, ma quella che ha lasciato di più il segno è senza dubbio quella di due settimane fa nella finale di Mosca. Non sono mancate le polemiche tra i due e il match di oggi ha tutta l’aria di essere una rivincita. La superficie di Bercy è indubbiamente più lenta rispetto al cemento russo e questo è un piccolo vantaggio per Fabio che ama le superfici meno rapide. Il campo centrale della AccorHotels Arena non è gremito alle 11:00 di mattina, ma piano piano andrà a riempirsi con il passare dei game.

L’inizio del match è disastroso per il ligure, in risposta non riesce a trovare le misure alle prime dell’avversario costantemente sopra i 190 km/h, e nel suo turno di battuta commette errori con ogni fondamentale. Il primo punto del ligure arriva al quarto game dopo 7 minuti e viene accolto con un fragoroso applauso. Fabio sembra essersi sbloccato e sotto 3-0 tenta la rimonta. Arriva fino a guadagnarsi due palle break che riporterebbero il match in parità, ma quando si tratta di giocare il dritto avanzamento questo colpo continua a finire lungo. I battibecchi non mancano neanche oggi e questa volta a causare l’incomprensione ci pensa un giudice di linea il quale, secondo Fabio, avrebbe chiamato una prima di servizio dello spagnolo out, ma avrebbe fatto il gesto con le braccia tese per indicare che era buona. La cosa deconcentra e innervosisce un po’ l’italiano che nel game successivo riceve anche un warning. Dopo 24 minuti di partita Carreno-Busta va a servire per il set e nonostante non trovi quasi mai la prima ci pensa Fabio, mandando in rete tre rovesci, a semplificargli il compito. Le cose non migliorano nel secondo parziale, Fognini inizia a colpire ‘a tutto braccio’ e come spesso capita in queste situazioni ci sono più chance che la palla vada fuori che dentro. Ancora una volta si ritrova sotto 3-0 però in questo caso i break subiti sono due. Il pubblico francese vorrebbe vedere una partita più tirata e cerca più volte di scuoterlo con applausi e grida di incitamento, anche se bisogna sottolineare i meriti di Pablo, il più giovane spagnolo nella top 100 (ha 25 anni), che considerando l’ampio vantaggio conquistatosi, gioca con la massima tranquillità e trova soluzioni vincenti e pulite. Tenere il servizio un’altro paio di volte è solo una formalità per lui mentre l’opaca prestazione del numero 49 del ranking non poteva che concludersi con il quinto doppio fallo. Per Carreno-Busta adesso c’è l’enorme ostacolo rappresentato da Raonic, mentre per Fognini si tratta della sesta sconfitta consecutiva nel torneo parigino: ultima vittoria nel 2010, quando battè Berrer al primo turno. Il 2016 non poteva chiudersi in modo peggiore.

J. Sousa b. [Q] A. Seppi 6-4 6-4

Spostandoci sul campo numero 1 troviamo, per la terza giornata consecutiva, Andreas Seppi. L’ingresso in campo, rispetto al Centrale, è meno pomposo, senza musica e nessun effetto con le luci. L’atmosfera è più tranquilla e qui si può seguire il match da una posizione più ravvicinata. Il suo avversario odierno è Joao Sousa, giocatore portoghese che orbita stabilmente intorno alla posizione numero 50 ormai da tre anni ed in carriera ha vinto due titoli. L’unico scontro diretto lo ha vinto Joao sulla terra di Umago lo scorso anno e oggi, nonostante le condizioni completamente diverse, l’esito non cambiato.
Sousa parte carico al massimo e il suo dritto mette in crisi l’italiano,che va sotto di un break già al primo game. Seguendo l’incontro a stretto contatto con i giocatori riusciamo a carpire un commento che Seppi si è lasciato scappare a proposito delle sedie bianche degli spalti che evidentemente lo distraevano. Il gioco procede senza particolari sussulti, gli scambi sono molto piacevoli e combattuti, e Andreas è sempre quello che ha più difficoltà nel portare a casa il punto. Sousa non regala niente e rincorre ogni pallina, i suoi colpi sono tesi e bassi ed è difficile per l’altoatesino trovare un modo per impensierirlo dato che non riesce mai a prendere il controllo dello scambio. La casa inizia anche a farlo innervosire e in 35 minuti si chiude il primo set 6-4; a far pendere l’ago della bilancia dal lato del portoghese è stato proprio il primo game. Con l’inizio del secondo parziale Sousa ha un leggero calo fisico, e nel secondo game rischia grosso concedendo tre palle break. La battuta però torna subito a dargli una mano e si procede a servizi inviolati fino al settimo game. A passare in vantaggio è ancora il numero 43 del mondo, il quale prima scampa il pericolo salvando altre due palle break (con tanto di contestazione su una chiamata dell’occhio di falco) e poi, con una serie di ottime risposte, si porta sul 4-3. Il gioco è diventato ancora più frizzante rispetto al parziale precedente, spesso i due giocatori chiudono il punto a rete e Seppi, cercando variazioni al suo tennis, si inventa un paio di smorzate vincenti. Purtroppo per lui però questo non basta per risalire nel punteggio, e dopo gli ultimi game combattuti, Joao chiude al terzo match point dopo un’ora e 22 minuti.
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