ATP Bercy: Isner passa di misura, Berdych si salva. Bene Raonic

ATP

ATP Bercy: Isner passa di misura, Berdych si salva. Bene Raonic

PARIGI – Tomas Berdych ha bisogno di tre set per continuare a sperare nella qualificazione alle Finals, Isner regola gli istinti volleatori di Mischa Zverev. Lopez vince la sfida del tennis vintage, Raonic ha un cannone al posto del servizio

Pubblicato

il

 

dal nostro inviato a Parigi, Paolo Di Lorito

J. Isner b. M. Zverev 7-6(8) 6-4

Assistere ad un match di Isner sul campo numero 1 di Bercy è una prova di coraggio. La sensazione di trovarsi in un bunker assume tutt’un’altra intensità quando ti ritrovi davanti un cannoniere pronto a colpirti con delle mine. Le prime file sono praticamente al livello del suolo, e si è così vicini all’azione che viene naturale temere per la propria incolumità. L’avversario dell’americano è stato Mischa Zverev il quale, dopo l’exploit della scorsa settimana, ha fatto un balzo in avanti in classifica ed è entrato nel tabellone principale come Special Exempt (tradotto in maniera fantasiosa: Assente Giustificato) a seguito dell’invito dell’organizzazione. Match ad alto tasso di punti conclusi a rete, ha regalato agli spettatori un primo parziale incerto fino all’ultimo punto. L’unica palla break del primo set arriva dopo 33 minuti e a guadagnarsela è Misha grazie ad un’ottima risposta di rovescio, ma si traduce in un nulla di fatto e il tredicesimo game diventa presto inevitabile. Nel tiebreak è ancora il tedesco il primo ad interrompere la striscia di servizi vincenti cogliendo John impreparato in uscita dal servizio, poi però rovina tutto con un doppio fallo. Dopo 49 minuti di spettacolo l’equilibrio si spezza e a causare la rottura è una volée di dritto finita in rete di Zverev. Forse sarebbe stato più opportuno far rimbalzare la pallina e se ne rende conto anche lui mentre resta a riflettere, chinato sul nastro; quest’errore gli costa il set. Nel secondo parziale Isner è molto più preciso in risposta, e con un paio di soluzioni efficaci lungolinea conquista il break già al terzo game. Non lo lascerà più fino alla fine dell’incontro.

[4] M. Raonic b. P. Carreno-Busta 7-6(5) 6-4
Dopo la comoda vittoria di ieri su Fognini, gioca di nuovo sul Centrale Carreno-Busta, questa volta contro un avversario di tutt’altra caratura: Milos Raonic. Il canadese fa il suo esordio nel torneo dopo la finale giocata nel 2014 (persa da Djokovic). L’anno scorso non partecipò per un problema alla schiena e oggi non poteva iniziare meglio. La testa di serie numero 4 perde il primo punto al servizio dopo 21 minuti e in sei turni di battuta subirà solo 3 punti (di cui un doppio fallo); lo spagnolo col 70% di prime palle in campo non fa peggio. Senza neanche l’ombra di una palla break si giunge ad un tiebreak apertissimo. Milos appare un po’ in difficoltà sul lato del rovescio e l’unica volta in cui Carreno-Busta gli gioca sul dritto, quest’ultimo viene punito con un vincente a sventaglio. È così che un unico mini-break, seguito dal decimo ace, si conclude il primo set. Il nativo di Podgorica, oltre a spingere col servizio (prime abbondantemente sopra i 220 km/h) inizia a spingere anche col dritto e con un paio di accelerazioni ottiene una palla break nel quinto game. Lo spagnolo tenta una smorzata con il dritto ma viene fuori qualcosa di orribile che si spegne a metà della rete. Com’era prevedibile Pablo non la prende bene e scaglia una pallina sulla parte più alta degli spalti, tuttavia questo gesto non gli costa un warning. Raonic continua ad essere ingiocabile e chiude con 3 ace (17 in totale). La parte più difficile del match per Raonic è stata senza dubbio l’intervista post-partita in francese, una lingua che non parla con estrema scioltezza, anche se i concetti chiave riesce ad esprimerli chiaramente: il mio obiettivo ora è quello di vincere tutti i match da qui fino alla fine della stagione.” Successivamente, circondato dai microfoni dei giornalisti internazionali, avrà altro da aggiungere: “non ho giocato al meglio nelle scorse settimane e questa prestazione sicuramente mi fa star bene. Inizialmente non rispondevo bene, ma col passare dei game ho acquistato fiducia.” Sulle sue condizioni fisiche ci rassicura informandoci che “la caviglia sta migliorando e non ho avuto alcun problema durante l’incontro.” Ora per lui ci sarà il vincente tra Lorenzi-Cuevas, per lui comunque non sembra esserci molta differenza: “in queste condizioni mi sento di poter dire la mia con chiunque e per me l’importante è iniziare a dettare il gioco fin dall’inizio.”
[12] R. Gasquet b. S. Johnson 6-4 7-6(11)
Il terzo francese a scendere in campo sul Centrale oggi e Richard Gasquet che apre la sessione serale contro Steve Johnson, e si prende la rivincita dopo la batosta subita quest’anno sotto la pioggia del Queen’s. Già al primo game il numero 19 del mondo avrebbe la chance per brekkare l’avversario, il quale però si salva venendo a rete. Da qui in poi però, con il supporto del pubblico Gasquet inanella 5 game consecutivi che presto lo portano a servire per il set. Johnson ha un piccolo sprazzo di orgoglio che gli permette di dimezzare lo svantaggio, ma non va oltre. Il primo set si chiude 6-4 dopo 39 minuti. Nel secondo set il nervosismo prende il sopravvento dell’americano e nel terzo game, commettendo tre errori gratuiti, va sotto 0-40. Ancora una volta è la grinta e la tenacia a salvarlo e a Gasquet non bastano tutte le sue magie per riuscire a passare in vantaggio. Lo stesso andamento si ripete un altro paio di volte durante le quali il francese arriva giusto un passo prima di chiudere il break (saranno 8 le opportunità in totale), ma non riesce a fare breccia sul lato del dritto di Johnson. Lui infatti inizia a prendere coraggio e arriva a set point nel dodicesimo game (annullata con una volée sulla riga) e questa sarà solo una delle tante occasioni che non sfrutterà. Durante il tiebreak Gasquet cerca con insistenza il rovescio dello statunitense, il quale tuttavia appena riesce a liberarsi dalla morsa lascia partire dei dritti imprendibili e vola fino al 6-2. È a questo punto che il sostegno del pubblico inizia a dare i suoi frutti: l’ex baby-prodigio torna ad ottenere punti facili con la battuta e il rovescio fa faville. Ogni balle de set annullata viene accolta con un boato e il californiano ha di che rimpiangere perché in alcune situazioni sarà anche lui a dargli una mano mandando la pallina in rete. Il risultato finale è in fin dei conti giusto, e forse Gasquet avrebbe potuto, e dovuto, chiuderla prima.

[7] T. Berdych b. J. Sousa 6-3 3-6 7-5 (Gabriele Ferrara)

Tomas Berdych batte in tre set combattuti Joao Sousa e tiene ancora vive le residue speranze di qualificazione per le ATP Finals. Il ceco ha infatti bisogno almeno della semifinale, ma Cilic non deve arrivare ai quarti (in caso contrario a Tomas servirebbe almeno la finale). Agli ottavi il numero 7 del seeding sfiderà Simon o Bautista. La partita inizia con Berdych – fuori dai top ten per la prima volta dopo 329 settimane – che cerca di scambiare sulla diagonale destra, facendo prevalere la propria maggior potenza, mentre Sousa tenta di spostarsi sul dritto sul lato del rovescio – quando lo gioca da destra tende a sbagliarlo di più, non riuscendo a contenere il punch del rivale – ed incidere sul rovescio del ceco. Nel sesto gioco Tomas si porta avanti 15-40, centrando poi il break con uno splendido rovescio lungolinea: 4-2. Due game più tardi Berdych commette doppio fallo e va sotto 0-30, ma Sousa sbaglia in lunghezza un cambio di ritmo col back di rovescio. Il numero 11 ATP mette a segno un ace, salvo poi regalare un break point con un altro doppio errore; poi accelera col rovescio lungolinea per tornare subito in parità. Sousa è bravo a far spostare il proprio avversario in maniera repentina verso destra, ma mette in rete la risposta dopo una seconda a 170 km/h del ceco. Altri due servizi non risposti regalano il parziale a Berdych: 6-3. Nella seconda frazione di gioco, dopo aver impattato facilmente sul 3 pari, Tomas ha un passaggio e perde il servizio a 0 nell’ottavo game. Pochi istanti dopo il numero 43 ATP rimanda il verdetto al set decisivo. Nella terza frazione di gioco la testa di serie numero 7 alza la percentuale di prime di servizio, ma sembra sempre in difficoltà dal punto di vista atletico, faticando in maniera particolare quando deve colpire in avanzamento le palle che rimbalzano sotto l’altezza dell’anca. Si arriva senza sussulti fino al 4 pari, quando Berdych commette due doppi falli per lo 0-30. Un dritto steccato dal centro del campo consegna due palle break a Sousa: sulla prima Tomas si salva accelerando col medesimo fondamentale, sulla seconda se la cava con la battuta; il portoghese sbaglia col dritto per il 5-4 Berdych. Tuttavia il giocatore nato a Guimarães non trema e tiene facilmente il servizio. Nel dodicesimo gioco il ceco sale in cattedra con la risposta: 15-40 e due match point. Basta il primo per Berdych, che approfitta di un errore in larghezza col dritto da parte dell’avversario, conquistando così la partita con lo score di 6-3 3-6 7-5 in un’ora e 54 minuti di gioco.

Gli altri incontri (Antonio Pagliuso)

Gran bella sfida quella a cui danno vita Feliciano Lopez e Pierre-Hugues Herbert sul campo centrale. Alla fine è il trentacinquenne di Toledo a venirne a capo e a conquistare l’accesso al secondo turno del prestigioso torneo del XII arrondissement parigino. Contraddistinto dall’equilibrio e da ripetuti serve and volley il primo set che viene risolto in favore del tennista spagnolo soltanto al tiebreak. I due contendenti rimangono molto concentrati al servizio anche nel successivo parziale, nonostante il transalpino inizi a scricchiolare in alcune occasioni che però non vengono sfruttate dal più esperto avversario. Alla fine Herbert cede e Feliciano Lopez, alla terza palla match, può alzare le braccia al cielo. Lo spagnolo, vincitore a luglio del torneo di Gstaad, nel prossimo round troverà un altro tennista francese, il ventiduenne Lucas Pouille attuale numero 17 del ranking mondiale. Avanza in due set anche Jack Sock su Philipp Kohlschreiber. L’americano domina largamente la frazione d’apertura portandosi subito avanti di due break prima di chiudere il set per 6-2. Kohlschreiber reagisce al brio iniziale dello sfidante dando vita a un bilanciatissimo secondo segmento scevro da alcuna palla break. Si arriva al tiebreak dove però il tentativo di rimonta del tennista tedesco si infrange con la maggior lucidità di Jack Sock che archivia la sfida al terzo matchpoint. Il Nebraskan, finalista due settimane fa nel 250 di Stoccolma, incrocerà nel prossimo turno Dominic Thiem, numero 6 del seeding. La serata si conclude con l’ottavo scontro in carriera tra Baghdatis e Dimitrov; guardando ai precedenti l’impressione è che spesso venga fuori un match lottato. L’unica vittoria del cipriota è avvenuta per ritiro (a Wimbledon 4 anni fa) e oggi invece è toccato a lui concedere la vittoria all’avversario anticipatamente a causa di un problema alla gamba destra. Marcos era passato addirittura in vantaggio nei primi game, ma poi la sua mobilità era calata drasticamente. Il bulgaro in ventinove minuti aveva ribaltato la situazione fino a vincere il primo set 6-3. Recandosi a rete per il cambio campo però Baghdatis ha prima scambiato due parole con Grigor e poi con l’arbitro, il quale ha subito informato il pubblico della sospensione del match. La testa di serie numero 14 dunque accede al terzo turno dove attende Djokovic e Muller.

Risultati Primo Turno:

J. Isner b. M. Zverev 7-6(8) 6-4
N. Mahut b. M. Klizan 4-6 6-4 6-3
G. Muller b. N. Almagro 6-3 6-3
V. Troicki b. [WC] A. Mannarino 6-4 3-6 7-6(5)
F. Lopez b. [Q] P.H. Herbert 7-6(3) 6-4
J. Sock b. P. Kohlschreiber 6-2 7-6(3)
I. Karlovic b. [Q] D. Lajovic 7-6(4) 7-6(5)

Risultati Secondo Turno:

[7] T. Berdych b. J. Sousa 6-3 3-6 7-5
[4] M. Raonic b. P. Carreno-Busta 7-6(5) 6-4
[14] G. Dimitrov b. M. Baghdatis 6-3 rit.
[12] R. Gasquet b. S. Johnson 6-4 7-6(11)

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement