Sul filo di lana della stagione 2016, anche Stefan Kozlov coglie il primo successo degno di nota della sua carriera. Il ragazzo nato diciotto anni fa (1 febbraio 1998) a Skopje, in Macedonia, ma di cittadinanza statunitense, ha sbaragliato la concorrenza imponendosi al Challenger di Columbus, in Ohio. Il tabellone non era particolarmente minaccioso, ma Kozlov è stato bravo ad approfittare del suo seeding di numero 4 per farsi strada fino alla finale senza cedere neppure un set. Lì ha trovato il connazionale Sandgren – che di nome fa Tennys, come il nonno svedese, sorprendente coincidenza – e lo ha sconfitto in un match dall’altalenante punteggio di 6-1 2-6 6-2.
Per Kozlov è arrivata così l’attesa vittoria sotto il simbolo della ATP, dopo i quattro titoli Futures e le due finali Challenger (Le Gosier e Suzhou) degli ultimi 13 mesi. Il salto in avanti in classifica è notevole: 29 posizioni, fino allo slot numero 116 e cioè ben dentro il cutoff per gli Australian Open. Si trattava curiosamente del secondo Challenger tenutosi quest’anno nella città di Columbus. Nel primo, organizzato in settembre nel medesimo impianto, era stato invece il danese Mikael Torpegaard a sollevare il primo trofeo in carriera.
Fun fact: Kozlov era tra i pochissimi ad assistere alla semifinale tra Sandgren e Henri Laaksonen, ed è stato proprio lui a riprendere e pubblicare in rete la fine del loro scambio da 150 colpi.
Incredible moment today in Columbus: a 150-shot point between @henrilaaksonen & @TennysSandgren!!! @stefankozlov captured the final shot… pic.twitter.com/PKj257WPUh
— ATP Challenger Tour (@ATPChallenger) November 26, 2016