Manca poco più di un mese all’inizio degli Australian Open. Per prepararci all’evento, lo staff dello Slam australiano sta pubblicando delle interessanti statistiche basate sulle edizioni precedenti. Una di queste, calcolata grazie al supporto di Game Insight Group, riguarda il tempo trascorso tra un punto e l’altro per ogni tennista. Tutti i dati e il relativo video li potete trovare qua.

L’azzurra Karin Knapp è risultata sorprendentemente la giocatrice più lenta negli ultimi anni a Melbourne con una media di 25,54 secondi. A completare il podio delle lumache ci sono altre due star della WTA, ovvero la ceca Petra Kvitova (25,37) e la bielorussa Victoria Azarenka (25,39). Quarto e più lento tra gli uomini è risultato il giovane australiano Thanasi Kokkinakis (24,93). Chiude la top 5 Rafael Nadal (24,91) il quale, con tutti i suoi tick, è diventato famoso proprio per le sue interminabili pause prima del servizio.

Chi non ha problemi invece con il cronometro è Gael Monfils. Il funambolico tennista francese prevedibilmente è stato certificato come il più veloce di tutti con 14,07 secondi di media. Gli altri Speedy Gonzales del circuito ATP sono i francesi Benoit Paire (14, 88) e Stephan Robert (14,95) e l’australiano Nick Kyrgios (15,06). Per trovare una rappresentante della WTA dall’altra parte della classifica bisogna scendere fino al quinto posto con la statunitense Madison Brengle (15,11). A dimostrazione che le donne sono significativamente più lente degli uomini.

Per quanto riguarda i tennisti di vertice Roger Federer (17,29) è come noto il più rapido tra i restanti fab 4. Novak Djokovic è nella media (21,34) e Andy Murray è il 14esimo più lento (23,95). Tra le star del tennis rosa, Serena Williams (20,18) è a metà classifica mentre Maria Sharapova (24,35), anche lei celebre per tutti suoi movimenti di preparazione alla battuta, rientra nella top 10 delle lumache.

Secondo regolamento ATP e WTA non dovrebbe superare i 25 secondi. Mentre addirittura per i tornei ITF e gli Slam il limite è fissato a 20 secondi. Tenendo conto di questa ultima soglia mediamente sarebbero oltre 90 i giocatori che dovrebbero essere sanzionati.