Rafa Nadal è pronto a combattere per tornare grande nel 2017. È sua infatti la nona edizione del Mubadala World Tennis Championships, torneo di esibizione preso molto seriamente dai partecipanti, che in questi giorni hanno potuto testare le proprie condizioni su un campo e una superficie molto simili a quelli di Melbourne. In finale oggi Rafa ha superato David Goffin con il punteggio di 6-4 7-6(5) in quasi due ore di gioco in una sfida divertente ed equilibrata.

La partita inizia con entrambi i contendenti che tengono i loro rispettivi turni di battuta fino al 5-4, quando lo spagnolo piazza l’allungo vincente. Il belga non riesce a giocare con continuità con i piedi dentro al campo, mentre i top di Nadal sono profondi e precisi. Ciò nonostante, nel secondo parziale il numero 9 ATP inizia a commettere qualche errore di troppo, perdendo il servizio per ben due volte, salvo riacciuffare l’avversario in entrambe le occasioni. Alla fine si arriva al tiebreak, che procede sul filo dell’equilibrio fino al 5 pari, quando il neo-allievo di Carlos Moya piazza un fenomenale dritto inside-out vincente, approfittando di un errore in lungolinea dell’avversario nel punto successivo. Buona versione di Nadal quella ammirata in questi giorni, con una condizione fisica che sembra essere ad un buonissimo livello. Certamente Brisbane darà maggiori indicazioni in tal senso. Bene anche Goffin, apparso subito in forma e brillante dal punto di vista del gioco.

Prima delle sfida delle 12, alle 10 sono scesi in campo Andy Murray e Milos Raonic. Ad avere la meglio è stato lo scozzese, il quale ha giocato in maniera solida e con poche sbavature fino al 6-3 5-4 e servizio, quando ha subito la reazione del canadese, che quest’oggi ha ottenuto molto poco dal servizio, mostrando nuovamente qualche problema nei pressi della rete. Arrivati al jeu decisif, dopo aver annullato due match point consecutivi sul 6-4, Milos è costretto ad arrendersi al quattordicesimo punto. Buona prestazione del numero uno del mondo, che però è ancora in fase di rodaggio (in tal senso il torneo di Doha sarà senza dubbio più utile); Raonic, dal canto suo, ha ancora bisogno di riassemblare il proprio gioco e di crescere fisicamente per essere al top in Australia.