WTA Acapulco: Mladenovic c'è, Puig no

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WTA Acapulco: Mladenovic c’è, Puig no

Poche emozioni nei quarti di finale in terra messicana, avanzano verso la finale Lucic Baroni e Mladenovic

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McHALE CORRE VELOCE – Il tabellone dei quarti di finale dell’Abierto Mexicano TelCel inizia nel caldo pomeriggio messicano con il confronto tra l’americana Christina McHale (5) e la portoricana Monica Puig (4). Già dai primi scambi si intuisce l’intenzione di McHale di non lasciare il pallino del gioco alla sua avversaria (che arriva da 2 convincenti vittorie): molto attenta al servizio (con percentuale di prime sempre superiore al 60%), cerca sempre di comandare lo scambio e spostare Puig per affaticarla ed indurla a rischiare soluzioni di difficile realizzazione. Questa strategia le consente di ottenere un break al terzo gioco, non contenta la giocatrice americana continua a premere sull’acceleratore e a spingere per togliere il tempo a Monica e costringerla all’errore. La ragazza di Portorico non è comunque doma e riesce ad ottenere una palla break al quarto gioco senza però trasformarla, McHale mantiene il servizio (anche se con qualche brivido) e nel gioco successivo non commette l’errore della sua avversaria e trasforma la seconda palla break concessale mettendo praticamente in cassaforte il primo set, pur concedendo a Puig una palla break dopo aver mancato i primi 3 set point. Al cambio campo la sconsolata Monica richiede l’intervento del suo coach Juan Todero per cercare di cambiare indirizzo al match ed apparentemente nei primi 4 giochi del secondo set le cose paiono variare, con Puig che si lancia con più convinzione all’attacco chiudendo alcuni punti con dei pregevoli “schiaffi al volo” di rovescio che le consentono di mettere un po’ più in difficoltà l’avversaria. Christina Mc Hale aveva tuttavia dimostrato nei precedenti match una forza mentale di tutto rispetto e non si smentisce anche in questo, giocando con immutata attenzione e gestendo con intelligenza l’arrembaggio di Monica Puig, fino al momento in cui nel 5° gioco arriva la terza palla break che viene prontamente trasformata dopo un estenuante scambio da fondo campo concluso con un diritto fuori misura della tennista portoricana. A questo punto la partita diventa in discesa e, complice un altro break al settimo gioco (100% la percentuale di palle break trasformate!), si conclude sul risultato di 6-2 6-2 dopo 1 ora e 11 minuti di gioco. Il prossimo incontro sarà con la vincente della semifinale Flipkens – Mladenovic.

MLADENOVIC CONTINUA LA MARCIA – Il secondo quarto di finale vede scendere in campo Kristina Mladenovic (tds 2) contro Kirsten Flipkens (76 WTA). L’esito del match potrebbe essere determinato dalla condizione fisica delle 2 giocatrici, che nella giornata di ieri hanno affrontato rispettivamente l’incontro più lungo (Kiki Mladenovic contro Heather Watson) e quello più corto (Flipkens contro Ajla Tomljanovic, ritiratasi dopo 45 minuti di gioco per problemi alla spalla). Sorprendentemente, all’inizio del primo set è proprio la giocatrice francese che aumenta i ritmi e mette all’angolo l’avversaria grazie ad un ottimo servizio e colpi vincenti da fondo precisi che le consentono di portarsi subito sul 3-0 con un break ottenuto al secondo gioco e di avere anche una palla per salire 4-0, poi però Flipkens pare ritrovare il bandolo della matassa e riesce ad ottenere il contro break al quinto gioco. Il successivo turno di battuta della belga è pero disastroso (gioco perso a 15), ma per sua fortuna anche Kristina pare risentire della fatica e il break viene immediatamente recuperato: grazie al gioco successivo, interpretato da Kirsten in maniera giudiziosa, servendo con attenzione e senza prendere eccessivi rischi, l’incontro torna in parità. Nel decimo gioco però i set point che arrivano sono tutti a favore di Mladenovic, che si vede annullare i primi 2 consecutivi ma al terzo chiude il primo set grazie ad un errore di diritto della sua avversaria. In avvio di secondo set la tennista francese comprende che il momento potrebbe essere propizio per dare la svolta decisiva al match e si impegna al massimo nei suoi turni di servizio (i primi 2 conquistati a zero) e mette molta pressione alla rivale nei turni di risposta, inducendola all’errore. La strategia è vincente perché in pochissimo tempo il risultato è di 4-1 per Mladenovic che, gestendo in tranquillità i successivi giochi, si conquista la semifinale contro Christina McHale dopo 1 ora e 22 minuti di gioco a buon ritmo.

TSURENKO, SECONDA SEMIFINALE STAGIONALE    Il programma della giornata prevede il confronto tra Lesia Tsurenko (50 WTA e tds n°7) e Jelena Ostapenko (71 WTA e tds n°3) per un posto nella seconda semifinale del torneo messicano. Il rendimento delle due giocatrici nelle ultime settimane potrebbe far pensare ad un incontro abbastanza equilibrato, ma invece il primo set fornisce indicazioni totalmente diverse. La giocatrice ucraina prende subito il largo, complice anche l’atteggiamento della sua avversaria, molto fallosa e poco attenta sui punti decisivi ed in poco tempo si ritrova sul 5-1 (con 2 doppi falli di Ostapenko nel suo turno di servizio). A questo punto, forse per eccesso di fiducia, Lesia abbassa troppo la guardia e consente un parziale rientro della tennista lettone, perdendo a zero il proprio servizio, non approfittando 3 set point nell’ottavo gioco, annullando ben 3 palle break nel gioco successivo salvo poi sfruttare la meglio la quarta palla set per chiudere la prima frazione. All’inizio del secondo set sembra che l’inerzia del match si sia definitivamente spostata in favore di Jelena che, sfruttando una palla break nel quarto gioco e tenendo a zero il proprio turno di servizio, si ritrova 4-1 e lascia intravedere la possibilità di un terzo set decisivo per decidere chi accederà alla semifinale. Come già accaduto nel primo set a parti invertite, l’eccesso di confidenza gioca un brutto scherzo a Ostapenko che, dopo non aver sfruttato 2 occasioni per portarsi sul 5-1, nel suo turno di servizio concede ben 5 palle break a Tsurenko che, non senza fatica, riesce a riportare la contesa in parità avviandola verso l’inevitabile tie-break, anche perché Jelena non riesce a sfruttare le 3 occasioni avute nell’undicesimo gioco per riportarsi in vantaggio e servire per chiudere il set. Il tie-break non riflette l’andamento altalenante della partita, essendo giocato con attenzione e precisione da entrambe le contendenti, e si conclude quando Lesia Tsurenko trasforma il secondo match point e si aggiudica il match, raggiungendo la seconda semifinale stagionale dopo quella del torneo di Hobart.

TUTTO NORMALE PER LUCIC BARONI – Nell’ultimo quarto di finale si incontrano la testa di serie numero 1 del torneo (attuale 34 WTA) Mirjana Lucic-Baroni e la francese Pauline Parmentier, che nel turno precedente aveva eliminato la testa di serie n° 8 Andrea Petkovic. Fin dalle prime batture si comprende come la tennista francese non abbia ancora del tutto recuperato le fatiche del giorno precedente, infatti dopo solo 28 minuti il primo set viene archiviato con il risultato di 6-2 in favore di Lucic-Baroni. Nel set successivo Pauline appare un po’ più reattiva e riesce a tener botta almeno fino al sesto gioco, dove Mirjana approfitta della prima palla break del set per portarsi in vantaggio e cercare di chiudere definitivamente l’incontro, ma nel gioco successivo la tennista croata pecca in eccesso di fiducia e perde a sua volta il servizio, facendo riavvicinare l’avversaria. A questo punto però viene in aiuto alla giocatrice più esperta l’esperienza accumulata in anni di circuito, che riesce ad aumentare l’attenzione e ristrappa il servizio alla rivale portandosi 5-3 e chiudendo la partita nel nono gioco, lasciando un unico 15 a Pauline Parmentier, dopo complessivi 66 minuti di gioco. Continua quindi il buon periodo per la 34enne tennista croata che tenterà di raggiungere la sua prima finale stagionale nell’incontro di domani con Lesia Tsurenko.

Risultati:

[5] C. McHale b. [4] M. Puig 6-2 6-2
[2] K. Mladenovic b. K. Flipkens 6-4 6-3
[7] L. Tsurenko b. [3] J. Ostapenko 6-3 7-6
[1] M. Lucic-Baroni vs P. Parmentier 6-2 6-3

Andrea Franchino

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