ATP Estoril: troppo Anderson per Caruso, fuori a sorpresa Istomin

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ATP Estoril: troppo Anderson per Caruso, fuori a sorpresa Istomin

Il siciliano fa quello che può contro il gran battitore Anderson, ma non basta. Compleanno con vittoria per Robredo. Istomin battuto dall’idolo di casa Ferreira Silva, n. 426 del mondo

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La prima giornata dell’Estoril Open offre un programma piuttosto esiguo in quanto a numero di match, ma nonostante ciò ogni incontro ha uno spunto interessante per il quale vale la pena seguirlo. Il primo dei quattro match di oggi vede uno contro l’altro Robredo e Donskoy, con il giustiziere di Federer a Dubai che ha vinto l’unico precedente, in Coppa Davis due anni fa. Allo spagnolo basta un break nel sesto gioco, conquistato a 15, per aggiudicarsi il primo set. Andando a servire per il set Robredo non si trova mai in difficoltà, anche se non trova spesso la prima, e la ragione è che il russo non è affidabile con il dritto e il numero 96 del mondo, quando avrebbe chance per attaccare, anziché mandare la palla in campo la spara in rete. In 35 minuti è 6-3. Nel secondo set Tommy va ancora più spedito e questa volta il break lo trova nel game di apertura (ancora troppi gli errori di Evgeny) e poi ammazza definitivamente il match raddoppiando il vantaggio nel quinto gioco. A Robredo non serve neanche un’ora e un quarto per festeggiare con una vittoria il suo trentacinquesimo compleanno, con tanto di torta in campo.

A seguire sul centrale scende in campo il numero due portoghese, Gastao Elias, che affronta per la prima volta il tunisino Jaziri. Quest’ultimo parte spedito trovando un buon feeling con la palla e va subito avanti 3-0. Elias però, supportato costantemente dal pubblico, non si scompone e perde due soli punti alla battuta nei game seguenti si aggiudicando infine il set 6-4. Nel secondo parziale Malek ritorna al livello di inizio match e riesce a pareggiare la situazione con un 6-3, facendosi bastare un break conquistato nel quarto game. Il numero 107 del mondo, che non ha mai smesso di lottare, parte bene nel terzo set e trova anche il modo di infiammare il suo pubblico con un punto spettacolare, già candidato a miglior scambio della settimana. Nel quarto game arriva il break per Elias che in 2 ore 18 minuti chiude il match 6-3, centrando per la prima volta il secondo turno a Estoril.

Il match di maggiore interesse per il pubblico italiano è però quello che va in scena sul campo secondario, perché a giocare c’è Salvatore Caruso. Per il ventiquattrenne siciliano questo è il secondo match in carriera a livello ATP, dopo la wild card di Roma di due anni fa quando fu annichilito da Kyrgios, ma questa volta il traguardo è tutto merito suo. Nei due match di qualificazione ha battuto prima il connazionale Gaio e poi il gran battitore De Schepper, entrambi con una classifica più alta della sua. Anche oggi gli è capitato uno che fa del servizio la sua arma migliore, Kevin Anderson, il quale, dopo una lunga pausa per infortunio lo scorso anno, pare ora aver ritrovato un po’ di continuità – a Barcellona è stato fermato agli ottavi da Nadal. Il sudafricano, com’era normale aspettarsi, non ha problemi con la battuta, invece è da fondo che impiega un po’ a carburare, forse infastidito dal vento. Caruso però è il primo ad avere un passaggio a vuoto e nel sesto game subisce il break, concesso con un dritto finito lungo, seguito da un incoraggiante “come on” dell’avversario. Anderson ora veleggia tranquillo e anche col dritto inizia a far male; è suo il set, finito 6-2 in meno di mezz’ora. Nel game inaugurale del secondo parziale il nativo di Avola cerca di mettere più nerbo e convinzione nei suoi colpi e riesce finalmente a guadagnarsi la prima palla break del match. Anderson non si scompone e, sempre con la prima, si salva. Caruso riesce a tenere il livello ancora per poco e come nel set precedente è il sesto game ad essergli fatale. In un batter d’occhio si ritrova sotto 0-40, complice anche un grave errore di rovescio a campo aperto, e alla seconda chance Kevin piazza la zampata decisiva. Sul 5-2 servizio Caruso, Anderson fa di tutto per finirla lì, ma il numero 206 del mondo decide di tenere duro fino alla fine e salva tre match point, costringendo il suo avversario a giocare un altro game. Con il quinto ace di giornata Kevin pone fine al match, durato un’ora e 14 minuti, e al prossimo turno troverà il vincente di Edmund-Domingues.

Si conclude il programma con la sorpresa di giornata: la wild card locale, Federico Ferreira Silva, ventiduenne numero 426 del mondo, al suo terzo match ATP (tutti qui a Estoril) conquista la sua vittoria più importante in carriera. A farne le spese è Istomin. La superiorità di Silva, unico tennista portoghese ad essersi aggiudicato dei titoli Slam (da junior in doppio), è visibile fin dai primi scambi, mentre Denis fa davvero fatica a sfruttare le sue armi sulla terra. Nel primo set, dopo un reciproco scambio di servizi, il portoghese prende il largo e chiude 6-2. Il mancino della penisola iberica concede palle break all’inizio del secondo set, ma Istomin non è particolarmente pungente e non le sfrutta. Le cose vanno anche peggio all’uzbeko nel game successivo: Silva non indietreggia di un metro e i suoi colpi incrociati gli valgono il vantaggio. La poca rilevanza del servizio si palesa al massimo quando di nuovo entrambi si scambiano un break, a 0, ed è Ferreira ad uscirne di nuovo indenne. Istomin ormai non c’è più, e per la gioia del pubblico tutto in piedi ad applaudirlo, Silva bissa il risultato del set precedente e può finalmente festeggiare la prima vittoria nel circuito ATP.

Risultati:

[PR] T. Robredo b. E. Donskoy 6-3 6-2
K. Anderson b. [Q] S. Caruso 6-2 6-3
G. Elias b. M. Jaziri 6-4 3-6 6-3
[WC] F. Ferreira Silva b. D. Istomin 6-2 6-2

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