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La straordinaria concretezza di Damir Dzumhur
Il bosniaco è il tennista ad aver la più alta percentuale di palle break convertite nel 2017, fattore che lo ha aiutato a raggiungere il suo best ranking

Con l’apprestarsi della conclusione della stagione si avvicina anche il tempo dei bilanci e l’ATP, analizzando l’immensa quantità di dati raccolta durante l’anno, propone un fatto statistico a dir poco interessante che riguarda un giocatore nuovo ai grandi risultati: Damir Dzumhur. Il bosniaco, n. 31 del mondo, al momento è quello ad avere la percentuale più alta di palle break convertite 47.8%. In termini concreti, nei 55 match disputati nel 2017 ha messo a segno 213 break su 445 chance avute. Per rendere l’idea dell’importanza di questo risultato è sufficiente metterlo a paragone con i primi due del ranking. Rafael Nadal ha convertito il 40.9% delle palle break (285/696) mentre Roger Federer ha fatto leggermente meglio, 41.2% (167/405). Il bosniaco è stato efficiente su tutte le superfici e questo gli ha permesso di primeggiare in questa classifica: sull’erba 62% (13/21 in 4 match giocati), sulla terra 51% (27/53 su 9 match giocati) e sul cemento 47% (173/371 su 45 match giocati).
A fronte di tutti questi numeri non sorprende affatto che il venticinquenne di Sarajevo stia vivendo il miglior periodo della sua carriera, e ricordiamo che nella seconda parte di stagione sono arrivate per lui 3 finali ATP (di cui 2 vinte, San Pietroburgo e Mosca) mentre in precedenza non aveva mai raggiunto l’ultima giornata di un torneo. Nel 2015 la sua percentuale di palle break convertite era al 41% mentre lo scorso anno al 45%. Quest’anno come detto ha raggiunto il 48% e con essa è salita anche la classifica: al momento è al suo best ranking, posizione n.31. Inevitabilmente il primo passo per arrivare a palla break è quello di mettere la risposta in campo e anche in questo Dzumhur è migliorato. Stando alle classifiche ATP, Damir ha la quinta miglior risposta del circuito; ecco qualche altro numero pre farvi un’idea: 32.7% di punti vinti sulla prima di servizio dell’avversario, 51.1% di punti vinti sulla seconda di servizio dell’avversario, 30.4% di game vinti in risposta.
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Naomi Osaka partner di Meta Al, nuova piattaforma chatbot
Naomi presenta Tamika, assistente di intelligenza artificiale appassionata di anime

Naomi Osaka tornerà alle competizioni nella stagione 2024 dopo la maternità, ma l’attività fuori dal campo non si è mai fermata per la giapponese. L’ex numero 1 del mondo collaborerà con Meta, l’impresa statunitense che controlla social network come Facebook e Instagram.
Per la nuova piattaforma chatbot Meta AI, l’azienda ha annunciato di avere una nuova linea di personalità digitali: ci sono 28 personaggi famosi tra cui sportivi come Tom Brady, Chris Paul, Dwyane Wade e, appunto, Naomi Osaka, presentata come un avatar (Tamika) con le seguenti caratteristiche: “Sailor Senshi in allenamento ossessionata dagli anime”. Gli utenti potranno così messaggiare anziché con delle intelligenze artificiali, con avatar rappresentanti personaggi rilevanti.
Billie Jean King Cup
Lindsay Davenport nuovo capitano Usa in Billie Jean King Cup
La leggenda americana subentrerà a Kathy Rinaldi dopo le finali di Siviglia del 2023

La USTA ha reso ufficiale la sua scelta: Lindsay Davenport sarà il capitano della squadra statunitense di Billie Jean King Cup a partire dalla stagione 2024. La leggenda del tennis a stelle e strisce subentrerà a Kathy Rinaldi che guiderà la formazione per le finali in programma a Siviglia dal 7 al 12 novembre prossimi.
Davenport ha vinto tre volte la competizione da giocatrice con la sua Nazionale e sarà il ventesimo capitano della storia della statunitense. L’ex numero 1 del mondo ha rilasciato delle dichiarazioni a margine del comunicato ufficiale: “Giocare in Billie Jean King Cup (Fed Cup) è sempre stata una priorità e un momento culminante per me durante la mia carriera professionistica. Ho sempre provato un enorme orgoglio nel rappresentare il mio Paese e sono entusiasta di farlo ora in un ruolo diverso“, ha affermato Davenport. “Entrare a far parte di una prestigiosa lista di capitani degli Stati Uniti è un onore, e non potrei sperare di ricoprire questa posizione in un momento migliore di questo: abbiamo giocatrici straordinarie, dalla qualità incredibile: possiamo fare grandi cose”.
Entusiasta il presidente della USTA Brian Hainline: “Lindsay è stata l’incarnazione di una campionessa per tutta la sua carriera, e pochi giocatrici hanno avuto tanto successo giocando per il loro paese quanto lei“. Davenport con la maglia degli Stati Uniti vanta 26 vittorie in singolare in 29 match giocati e 7 successi in doppio in 7 match: porta sicuramente grande esperienza e carisma in una squadra giovane e piena di ambizioni.
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Asian Games: Qinwen Zheng vince e vola a Parigi 2024
Testa di serie numero 1, Zheng non tradisce le aspettative e supera la connazionale Zhu Lin in finale

Era la principale favorita e non ha deluso le aspettative: Qinwen Zheng, testa di serie numero 1, trionfa agli Asian Games 2023, guadagnandosi così il pass per le Olimpiadi di Parigi 2024. Ad Hangzhou è stata una settimana praticamente perfetta per la numero 23 del mondo che ha piegato in finale la connazionale Lin Zhu (numero 33 del mondo) con un netto 6-2 6-4. Zhu che è stata anche l’avversaria di ranking superiore, visto che durante il torneo aveva superato la mongole Maralgoo Chogsomjav, la taiwanese Ya-Hsuan Lee, la coreana Sohyun Park e in semifinale la filippina Alexandra Eala che l’ha trascinata al terzo set. Proprio Eala ha vinto la medaglia di bronzo battendo la giapponese Haruka Kaji.
Non è mai semplice vincere con tutte le pressioni addosso e da favoriti e la cinese ha esorcizzato tutti i fantasmi dopo il trionfo odierno: “Sono davvero orgogliosa di aver vinto questa medaglia d’oro per il mio paese e per i miei genitori. Ho affrontato buone avversarie… anche se al momento non hanno un buon ranking. Penso che sia solo perché non hanno abbastanza possibilità di giocare abbastanza tornei. C’era tanta emozione. Quando ho vinto l’ultimo punto ho pensato: ‘wow, finalmente ce l’ho fatta’.
Zheng conquista così il pass continentale per Parigi 2024 e sarà della partita nel torneo olimpico a patto che rimanga nelle prime 400 del mondo e che non venga superata nel ranking da quattro giocatrici cinesi: scenari pressoché impossibili. La finale maschile andrà in scena domani e vedrà le prime due teste di serie all’opera: Zhizhen Zhang e Yosuke Watanuki. Per quanto riguarda invece il doppio maschile, la medaglia d’oro è andata a Yu-hsiou Hsu e Jason Jung (Taipei), giustizieri degli indiani Saketh Myneni e Ramkumar Ramanathan con un doppio 6-4.