CT Vicenza, dove si vive e respira la vera “aria da club”

Circoli in vista

CT Vicenza, dove si vive e respira la vera “aria da club”

L’Avvocato Nicola Muner, Presidente del Circolo Tennis Vicenza, ci ha raccontato storia e attività del club veneto. Un circolo privato, dove oltre all’aspetto sportivo si punta fortemente sulla socialità e l’aggregazione tipica del “vero club”

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Sig. Muner, il CT Vicenza è un club con oltre 80 anni di vita, ci può raccontarci alcuni passaggi salienti della sua storia e di come vive oggi?
Il club è nato nel ’33 dall’unione del circolo degli Ufficiali dell’aeronautica di Vicenza ed alcuni amanti del tennis, agli albori in città. Sorgeva a fianco di quello che era l’aeroporto civile, poi recentemente dismesso. Negli anni ’50 si è spostato definitivamente verso il tennis (l’affiliazione alla FIT risale al ’48), e negli anni ’70 si è configurato nella composizione attuale, come struttura ed immobili, ma anche come forma societaria, una associazione sportiva dilettantistica. Sul finire degli anni 70’ il CT Vicenza ha anche iniziato ad avere i primi prestigiosi risultati sportivi, quando si afferma definitivamente Gianni Milan, un talento nato e cresciuto in casa che arriva addirittura ad occupare la 12esima posizione delle classifiche nazionali assolute. Rispetto ad altre realtà, il CT Vicenza ha la particolarità di essere un circolo privato “vecchio stile”, ossia non è la gestione privata di impianti comunali, ma i soci stessi sono parte di una società per azioni che è proprietaria dell’intera struttura e la concede in gestione all’Associazione. La scuola tennis e tutto quanto ruota attorno ai nostri maestri è una delle colonne portanti dell’attività del club ma non è la unica; l’altra è l’associativismo, la vita sociale. Siamo un vero club, tanto che solo ai soci è consentito l’utilizzo dei campi e delle strutture. Siamo rimasti in pochi con questa tipologia di club; la stragrande maggioranza dei circoli sono votati più all’imprenditorialità che al volontarismo associativo. Predomina la figura del maestro o gruppi di maestri che prendono in gestione una struttura con l’ottica di massimizzare il giro di giocatori (ragazzi ed adulti) e l’occupazione dei campi nella – comprensibile – ricerca di profitto, piuttosto che il classico club dove al centro c’è la vita sociale.

 

Quindi la vita sociale è la filosofia ed il punto di forza del vostro club? E come si svolge al CT Vicenza?
Personalmente ho un’idea molto chiara, non tutti la pensano così ma questa è la mia analisi. Oggi in Italia ci sono due realtà ben distinte. I circoli gestiti da maestri, che puntano a riempire i campi con i corsi o affittandoli anche a non soci facendo numeri; ed i circoli “vecchio stile”, come il nostro, che nascono con la “mission” di essere “al servizio dei soci”, con l’obiettivo di essere un punto di aggregazione, sviluppare le proprie passioni sportive (e non), amicizie e rapporti umani. Un club nel senso più “british” del termine, che per i soci diventa come una seconda casa. Negli anni ’90 c’è stata una grossa crisi di questa filosofia, dettata, da un lato, dalla crisi del tennis in generale a favore di altri sport che hanno “rubato” parte dei praticanti. Da noi ad esempio il golf ha eroso profondamente la base numerica dei soci. Dall’altro lato è cambiata profondamente la società. Un tempo l’associazionismo funzionava di più perché esser parte di un club era quasi uno status symbol, consentiva di poter praticare svaghi non altrimenti percorribili; soprattutto poi sono cambiati i ritmi e gli stili di vita. 20 o 30 anni fa da noi i campi all’ora di pranzo erano sempre pieni, si faceva una pausa pranzo lunga che consentiva di giocare a tennis, fermarsi, giocare a carte, riposare, etc. Oggi, invece, si è sempre di corsa, la pausa pranzo dura meno di un’ora, ci si accontenta di un panino al bar e via, o si mangia direttamente in ufficio. Inoltre si è entrati in una fase di crisi economica che ha pesato non poco perché un club privato strutturato come il nostro necessita quote associative importanti per stare in piedi. Quindi, rispetto al circolo comunale ove le quote associative sono più economiche, la domanda si è necessariamente limitata. La “mission” del nostro consiglio è quella di alimentare di nuovo la filosofia del club, credendo che a livello sociale sia ancora molto importante. Le città sono meno vivibili di una volta, soprattutto per le famiglie; un circolo che abbia un minimo di struttura può consentire il riappropriarsi di quei momenti di socialità che oggi sono difficili da trovare. Il club è un posto “sano”, tranquillo, dove i genitori possono lasciare serenamente i figli. Lo vedo quando organizziamo i centri estivi o altre attività, i ragazzi stanno bene tra di loro ed anche i genitori sono felici. A volte non è facile far coesistere le esigenze trans-generazionali dei soci, spesso contrastanti tra loro; ma, con l’impegno e la volontà di tutti, le differenze si riescono ad appianare in favore di un obiettivo aggregativo che è necessario sempre avere come “stella polare”, da seguire sempre. Come? Facendo e promuovendo, appunto, vita sociale: organizzare eventi, tornei, cene, momenti di condivisione.

CT Vicenza – Torneo sociale

Vedo infatti dal vostro sito internet che siete molto dinamici, organizzate tante attività.
Si parte dalle piccole cose, come ritrovarsi per vedere la partita della Nazionale facendo una cena di gruppo dopo un’ora serale di tennis, così come per i grandi eventi tennistici da vedere in compagnia. Ci sono poi, ovviamente, i tornei sociali con le relative cene, premiazioni, etc. Cerchiamo inoltre di organizzare delle trasferte “fuori porta” per tornei di cartello, come in Florida, Indian Wells o al Masters di Londra; facciamo anche dei gruppi per andare a giocare in posti belli e prestigiosi: di recente, per il secondo anno consecutivo, abbiamo fatto una trasferta al Country Club di Monte Carlo. Facciamo, insomma, del turismo tennistico, per gruppi piccoli ma si crea interesse, giro, movimento, e questo alimenta molto la vita sociale perché poi i soci si scambiano esperienze, diventano amici, ecc. Altro ambito che funziona benissimo in questa chiave è l’attività non-agonistica per gli over 40; paradossalmente, a livello sociale, genera un interesse quasi pari alle attività agonistiche di punta. Ovvio che competere ad alti livelli di agonismo è importante e necessario e non solo per il merito sportivo e per la nostra importante eredità agonistica; tuttavia l’impegno sulla attività di base ha portato risultati notevoli. Abbiamo creato un paio d’anni fa una squadra per partecipare ad un circuito che si chiama “tennis dei comuni”, intesi come giocatori amatoriali non classificati; la squadra genera un grande interesse e partecipazione, tanto che, nelle trasferte del sabato, si muovono moltissimi soci al seguito. Si è creato un gruppo di oltre 80 persone che gravitano intorno a questo ambito; si è creata aggregazione e divertimento, raggiungendo lo scopo. Inoltre si creano le condizioni ideali affinché i nostri soci condividano con gli amici questi bei momenti, li portino come ospiti, conoscano l’ambiente e finiscano per iscriversi. Questo resta il modo migliore per attirare nuovi potenziali soci; il volano per crescere. I pilastri economici del club restano due: la scuola tennis e le quote associative. Non sempre è facile trovare un equilibrio tra queste due voci d’entrata, perché per fortuna l’insegnamento (giovani e adulti) va molto bene, ma non può fagocitare tutti i campi, altrimenti si penalizza lo spazio per i soci. È un cammino in costante ricerca di un fragile equilibrio, economico e sociale.

Avete anche un campo da Padel, che ne pensa di questa nuova disciplina?
Un gruppo nutrito di soci lo chiedeva a gran voce. Ci abbiamo creduto ed abbiamo costruito un campo. Un investimento abbastanza oneroso, non solo in termini economici ma anche come tempo dedicato a smarcare mille criticità burocratiche (permessi, tecnici, vicini ecc.). È stato recepito bene dai soci; in molti giocano, ma, onestamente, mi aspettavo un riscontro esterno maggiore. Abbiamo creato delle quote ad hoc per il Padel, ma i risultati sono stati modesti. Vedremo come andrà nel prossimo futuro. In ogni caso, è un servizio in più che offriamo ai soci e ne siamo molto soddisfatti.

Come lavora la vostra scuola tennis, qualche squadra che vuol segnalarci?
Grazie ai nostri Maestri Nicola Curti e Manuel Breda, abbiamo da qualche anno impostato un lavoro di razionalizzazione della scuola e delle squadre agonistiche, cercando di ridurre l’apporto di giocatori esterni “a gettone”, anche a costo di ridimensionare i nostri obiettivi a breve termine nei vari campionati a cui prendiamo parte. Puntiamo sui giovani agonisti cresciuti in casa, i veri ragazzi del “vivaio”, che stanno danno buone soddisfazioni. La scuola tennis per questo ha sempre un occhio di riguardo nel supportare i ragazzi nel loro percorso agonistico creando la possibilità di lavorare sempre nel migliore dei modi. Abbiamo la prima squadra in serie B e siamo felici di dare l’opportunità ai nostri ragazzi del vivaio che si allenano da noi di giocarci. Vogliamo una squadra che, almeno nelle nostre intenzioni, dev’essere un gruppo di giovani giocatori amici, che vivono il circolo e che lottano insieme per il risultato. Ragazzi buoni ne stanno crescendo un po’ di tutte le età. Su tutti citiamo Alberto Orso del 2002, già in classifica ITF e che ora gioca la serie B, che due anni fa ha condotto insieme ai suoi compagni under 14 la squadra del CTV al titolo veneto. Lo scorso anno nella under 16 siamo arrivati secondi in regione a un passo dal titolo. Altri ragazzi del vivaio che giocano in serie B sono Enrico Giacomini, classe 1998 class. 2.8; Samuele Buratto classe 2000 3.3 e gli altri più giovani stanno crescendo. Nel 2017 il CT Vicenza ha partecipato al campionato di serie B, di serie C (maschile e femminile) e ai campionati di serie D (maschile e femminile). Abbiamo inoltre disputato tutte le gare under con almeno una squadra. Insomma, non ci facciamo certo mancare l’attività agonistica. Mi piace rimarcare che i ragazzi citati e tutti i componenti delle varie squadre sono non solo ottimi giocatori ma sono parte della vita sociale, usano le strutture, stanno con gli altri soci giovani ed anziani. Il nostro maestro senior e direttore della scuola Nicola Curti ha sposato la nostra linea in pieno, privilegia la filosofia del club rispetto al raggiungimento del risultato sportivo ad ogni costo. Al contempo la scuola tennis vera e propria funziona oramai da 5-6 anni molto bene. Con l’arrivo di Nicola i risultati economici e sportivi conseguiti da tutti i vari livelli in cui è declinata la scuola (SAT, agonisti, corsi adulti, etc) sono aumentati anno dopo anno, così come la positiva sinergia tra il “mondo della scuola tennis” ed il “mondo dei soci”. L’obiettivo di lungo periodo è quello di avere una scuola tennis interamente “saturata” da soci.

CT Vicenza – Piscina all’aperto

C’è qualche sponsor e partner che sostiene la vostra attività?
Sì, abbiamo alcuni partner fedeli, che da anni sostengono le nostre iniziative, non solo dal punto di vista meramente economico ma anche organizzativo ed umano. Citarli tutti sarebbe molto lungo. I principali nostri sostenitori sono certamente Anthea S.p.a., un broker assicurativo molto attivo sul territorio e particolarmente sensibile allo sport; Itersan S.p.a., produttore di calzature con predisposizione plantare e professionale, e la Farmacia Milan di Dueville, dotata di centro per la fisioterapia, riabilitazione e rieducazione funzionale sportiva. I rispettivi titolari sono, prima di tutto, soci più che sponsor, persone che vivono il club, fanno attività sociale, partecipano ai tornei, accompagnano le squadre durante le trasferte, prendono parte alle gite, ecc.

Come si fa a diventare socio del CT Vicenza, e quanto costa?
Per esser parte del CT Vicenza è sufficiente fare domanda e la quota annuale è di 1200 euro, comprensiva di tutti i servizi (tennis, piscina, sauna, palestra ecc); la quota familiare è di 1850 euro. Il Club ha 7 campi, 5 in terra battuta e 2 in sintetico Play it. D’inverno sono coperti 2 campi in terra e 2 in sintetico. La struttura è completata dal campo da Padel, un campo da calcetto, pallavolo/beach tennis, piscina, palestra e club house con bar, ristorante e sala tv.

Marco Mazzoni

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Challenger

Garibaldi (pres. Circolo Stampa-Sporting Torino): “Il Piemonte Open può crescere nel corso degli anni” [ESCLUSIVA]

Intervista al presidente del Circolo Stampa-Sporting di Torino che tira le somme sul torneo Challenger175 appena concluso

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Pietro Garibaldi - pres. Circolo della Stampa-Sporting (foto Ubitennis)
Pietro Garibaldi - pres. Circolo della Stampa-Sporting (foto Ubitennis)

E’ tempo di tirare le somme al Circolo della Stampa-Sporting di Torino dove è terminata la prima edizione del Challenger 175, il Piemonte Open Intesa Sanpaolo, una novità preziosa nel panorama tennistico.

Federico Gaio, partendo dalle qualificazioni, è riuscito a centrare la finalissima, dove si è dovuto arrendere alla consistenza del tedesco Dominik Koepfer. Dopo un primo set vinto al tie break, l’azzurro ha subito la rimonta del tedesco per il 6-7(5), 6-2, 6-0.

Ai microfoni di Ubitennis il presidente del Circolo, Pietro Garibaldi, traccia un piccolo bilancio: “Siamo assolutamente soddisfatti per quanto abbiamo visto sui campi in queste lunghe giornate. Felici per Federico Gaio che con grande sacrificio ha saputo centrare la finale. Abbiamo avuto tanti italiani pronti a dir la loro in questo torneo, lui ci ha messo qualcosina in più ed è arrivato in finale. Lo ha fatto partendo dalle pre-qualificazioni, un torneo che abbiamo organizzato per dare una possibilità in più ai giocatori locali. Lui ci ha messo umiltà ed è arrivato fino alla finale. E’ davvero una storia sportiva che merita di essere raccontata la sua”. Gaio si allena da qualche anno al Circolo della Stampa-Sporting: Torino è diventata la sua città adottiva, e arrivare in finale a questo Challenger è motivo di grande soddisfazione.

 

Torino sempre più protagonista nel tennis che conta, non solo con le ATP Finals, torneo in cui il Circolo della Stampa-Sporting viene utilizzato come training center. “Dobbiamo ringraziare le istituzioni e questa nuova formula di Challenger che ci consente di essere protagonisti nel mondo del tennis e non legati solo all’ATP. E’ sicuramente una manifestazione che potrà crescere negli anni e siamo contenti. Noi come circolo vogliamo avere un posto nel panorama del tennis, anche quando le ATP Finals non saranno più a Torino”. Di certo non è stata una settimana facile, con tanta pioggia a condizionare il torneo, che si è concluso su campi indoor: “Non possiamo lamentarci, visto quanto sta accadendo nelle regioni limitrofe. E’ stato uno stress-test non indifferente per il nostro Circolo ma è stato superato in maniera egregia”.

Pietro Garibaldi chiude con un auspicio, quello di vedere Sinner partecipare alle ATP Finals 2023. “Le condizioni per vederlo qui a Torino tra qualche mese ci sono tutte. Teniamo le dita incrociate anzitutto perchè stia bene fisicamente, se ciò succede ha ottime possibilità di qualificarsi”.

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Circoli in vista

46° Torneo Internazionale Giovanile “Città di Firenze” giunto agli ottavi di finale

Nel derby azzurro vince la giovanissima under 15 Fabiola Marino sulla numero 3 Ghirardato. Nel maschile l’azzurro De Michele fatica ma prosegue la sua corsa. Continua a stupire la qualificata austriaca Lilli Tagger grazie a un gioco divertente e offensivo

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Hattori e Marianelli al cambio di campo - foto by Piero Camel

Si posiziona agli ottavi di finale il 46° Torneo Internazionale Under 18 “Città di Firenze”. Dopo la prima giornata che ha visto 8 incontri nel maschile e 8 nel femminile anche nella seconda giornata si sono visti 16 incontri di ottimo livello. Tra gli spettatori di questa seconda giornata anche l’assessore allo sport del Comune di Firenze Cosimo Guccione e tanti appassionati che hanno assiepato i campi delle Cascine.

A Livello femminile dopo la sconfitta della numero uno al femminile ad opera dell’azzurra  Diana De Simone arriva la bella affermazione della giovanissima under 15 Fabiola Marino sulla numero tre del seeding l’altra italiana Emma Ottavia Ghirardato per 63 62. Ora sfida per accedere ai quarti con Gaia Greco. Nella stessa striscia da tenere d’occhio un’altra giocatrice che sta facendo divertire il pubblico fiorentino l’austriaca Lilli Tagger, anche lei 15enne, proveniente dalle qualificazioni che gioca un tennis offensivo con rovescio a una mano e cerca sempre la rete. L’austriaca supera 64 75 Noemi Maines ed ora se la vedrà  con con la testa di serie numero 7 Ekaterina Perelygina brava a superare 64 63 Lucrezia Musetti. Nella parte bassa la numero due la tedesca Carolina Kuhl va avanti faticando contro la toscana e campionessa italiana under 16 nel 2022 Anastasia Bertacchi 46 64 62 il finale. Ora match con l’austriaca Alexandra Zimmer che in una sfida durata più di tre ore ha avuto la meglio sulla qualificata Lavinia Luciano 64 46 75.

Nel maschile il primo favorito lo statunitense Alexander Frusina sfiderà il giocatore del Match Ball Firenze a cui era stata concessa una wild card: Matteo Sciahbasi. Il giovane atleta, capace quest’anno di conquistare la promozione in A1 a squadre, è stato capace di sconfiggere 76 26 62 il polacco Grzegorzewsk. Bene i colori azzurri con la vittoria del terzo favorito Fabio De Michele che supera il kazako  Amir Omaekhanov per 60 26 60 ed ora affronterà il ceco Velik. Nella parte bassa la sorpresa arriva dall’azzurro Jacopo Vasamì che ha sconfitto 62 57 62 il polacco, settimo favorito, Goran Zgola. Molto seguito anche il match che ha visto di fronte il giovane atleta del Ct Firenze Lapo Marianelli contro il giapponese numero 5 del seeding Reiya Hattori (104 del ranking) con vittoria del nipponico per 60 62. “E’ stata un’esperienza unica poter giocare contro un giocatore così forte – spiega Marianelli – per me è un sogno perché in questo torneo ci hanno giocato i futuri campioni del tennis mondiale. Ho dato il massimo per chi mi ha dato questa opportunità”  

 

In tarda serata si sono giocati i primi turni dei tornei di doppio con favoriti nel maschile la coppia americana tedesca composta da Alexander Frusina e Yannik Kelm con i due cechi secondi favoriti Jakub Filip e Lukas Velik mentre nel femminile sono il duo USA Ashton Bowers e GER Carolina Kuhl le prime teste di serie e la coppia azzurra composta da  Francesca Gandolfi e Greta Greco Lucchina le numero due.

Gli ottavi di finale vedranno l’inizio delle sfide alle 9:30 di venerdì con ingresso libero al Ct Firenze.

Le finali sono previste nel giorno di Pasquetta come tradizione (lunedì 10 aprile). Il tabellone principale prevede 32 giocatori nel maschile e 32 nel femminile e a questi si aggiungono i tornei di doppio.
Il direttore del torneo è il maestro Giovanni Del Panta mentre come giudice arbitro della manifestazione è stato designato Guido Pezzella.

Durante la manifestazione l’accesso al torneo sarà libero e sarà una grande occasione per i tanti appassionati di poter vedere dal vivo i futuri campioni del tennis mondiale. Il Circolo del Tennis Firenze 1898 si trova nel polmone verde della città, all’interno del Parco delle Cascine, con la sua tradizione centenaria e soprattutto un luogo dove è bello poter seguire incontri divertenti e appassionanti.

Comunicato Stampa

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Circoli in vista

Presentato al Match Ball Firenze il Torneo Open di Pre-qualificazioni agli Internazionali d’Italia BNL 2023

Dal 18 marzo al 02 aprile, in palio dei posti per le pre-uqalificazioni agli Internazionali d’Italia. Obiettivo da record con oltre 700 partecipanti

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Match Ball Firenze Country Club

Il Match Ball Firenze Country Club organizza dal 18 marzo al 02 aprile il torneo Open di pre qualificazioni Bnl d’Italia 2023 con montepremi di 25.610 euro valido come 45° edizione dei Campionati Toscani Assoluti.
Il circolo di Bagno a Ripoli ritorna ad essere il cuore pulsante del tennis toscano con la manifestazione clou a livello nazionale che permette di qualificarsi per le pre-qualificazioni degli Internazionali d’Italia. Si giocherà outdoor (all’aperto). I giocatori e le giocatrici potranno giocare sui campi limitrofi alla bellissima area verde del circolo fiorentino che potrà accogliere numerosi spettatori che potranno applaudire gli atleti in gara. Nel maschile favoriti il fiorentino Daniele Capecchi insieme al veneto Marco Speronello e al romagnolo Manuel Mazza, mentre al femminile saranno Viola Turini e l’esperta giocatrice trentina Angelica Moratelli.

“La storia del nostro circolo è quella dell’attività agonistica e sociale – spiega Leonardo Casamonti, vice presidente del Match Ball Firenze grazie a mio padre Roberto siamo riusciti a mantenere la tradizione di una manifestazione che è il fiore all’occhiello della Toscana e assegna anche i titoli regionali assoluti a un evento che è unico nella nostra regione e che da la possibilità di qualificarsi per il Torneo del Foro Italico a due giocatori e due giocatrici nel singolare oltre ai vincitori del doppio maschile e femminile”.

“Bagno a Ripoli grazie al Match Ball Firenze diventa ancora una volta punto di interesse del mondo tennistico – spiegano il Sindaco Francesco Casini e l’assessore allo sport Enrico Minelli – il Torneo di pre qualificazioni Bnl Ibi 2023 porterà i migliori giocatori da tutta Italia nel nostro Comune a suggello di un’area che vive di sport”.

 

“La Toscana è ritenuta dalla FITP una delle regioni più importanti e capaci dal lato organizzativo – mette in luce Guido Turi consigliere nazionale della FITP i numeri lo dimostrano e soprattutto ogni qualvolta la regione è stata chiamata in causa ha risposto sempre al massimo con eventi partecipati e di livello. Proprio il Challenger di Firenze svolto a ottobre 2022 è stato premiato come miglior manifestazione nazionale nei Supertennis Awards. Giocare al Match Ball Firenze per i tanti atleti sarà una bella festa”.

“Sono passati diversi anni ma ricordo ancora adesso la trasformazione di questo torneo da manifestazione regionale con assegnazione dei titoli toscani a torneo di pre qualificazione – dice Luigi Brunetti, presidente FITP della Toscana – una bella sfida che ancora una volta ha innalzato la qualità del torneo e soprattutto ha permesso di dare un sogno a tanti giocatori della nostra regione e non solo: giocare al Foro Italico”.

Presenti alla conferenza stampa anche Nicola Armentano delegato a Promozione sociale e Sport della Città Metropolitana, il vice presidente della FITP Toscana Romeo Tanganelli e la consigliera Raffaella Rebecchi.

Ufficio Comunicazione CRT

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