ATP Marsiglia: Pouille rovina la festa a Ivashka, finale con Khachanov

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ATP Marsiglia: Pouille rovina la festa a Ivashka, finale con Khachanov

Lucas Pouille supera l’intraprendente Ivashka e accede per il secondo anno di fila alla finale di Marsiglia. Domani l’avversario sarà Karen Khachanov, che ha dominato Berdych

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Da Marsiglia, la nostra inviata

Un NextGen contro un esperto del circuito; due coetanei dall’evoluzione così diversa. Le semifinali dell’Open 13 di Marsiglia presentano quattro protagonisti molto diversi l’uno dell’altro. Da una parte una delle nuove promesse del tour, Karen Khachanov, 21 anni, n. 47 del mondo, potente, aggressivo, dal fisico poderoso. Dall’altra, Tomas Berdych, ex n. 4 ATP e 13 titoli in bacheca. I due però hanno in comune il fisicone, un tennis possente e rapidissimo. Da notare che, tra l’altro, nell’unico loro confronto diretto, è stato proprio il russo ad uscirne vittorioso. Karen tuttavia ha ancora tutta una vita tennistica da percorrere, l’altro si sta dirigendo nella fase discendente di una carriera luminosa, sì, ma che avrebbe potuto essere ancora più scintillante.

Nel secondo match, due coetanei si contenderanno l’accesso alla finale. Ma, a 24 anni, Lucas Pouille è già una stellina del circuito. Talentuoso, potente, polivalente, da due anni il francesino sta deliziando i campi di tutto il mondo con il suo bel tennis ma soprattutto con un fair play tanto delizioso quanto raro. Ex n. 13 in classifica, oggi è alla posizione n. 16; vanta cinque titoli e due finali nonché due quarti nei major. Il suo avversario è l’outsider del torneo, il bielorusso Ilya Ivashka, n. 193 del mondo e alla sua prima semifinale nel circuito maggiore. Nel loro primo match ovviamente Pouille è strafavorito. Ma attenzione agli outsider…

KHACHANOV SCATENATO –  Un Khachanov incontenibile, anche per Tomas Berdych. Il tennista ceco si lascia sorprendere troppo spesso dall’intraprendenza del russo che lascia partire i colpi a tutto braccio. Il break di Karen sul 2-2 fa la differenza nel primo parziale, anche perché risponde magnificamente ai servizi del ceco. Tomas salva altre tre balle break sullo 0-40 2-4 ma l’avversario allunga ulteriormente il passo sul 5-3. Niente da fare. Berdych sembra stordito e, troppo in ritardo con i piedi e rigido sulle gambe, continua a commettere errori e a subire le martellate da fondo dell’avversario. Dopo 38 minuti, con un doppio fallo Tomas gli consegna il set per 6-3. Il secondo parziale è un assolo del tennista moscovita che prende rapidamente il largo sul 4-1 per poi chiudere 6-2. Per Karen si tratta della seconda finale ATP, dopo quella vinta al Chengdu Open nel 2016.

POUILLE ROVINA LA FESTA A IVASHKAPouille e Ivashka, entrambi 24 anni. Ieri era il compleanno di Lucas, oggi è la volta di Ilya. Ma la festa non è la stessa. Ivashka non accede alla finale e non ci sarà la torta in campo come per il francese.  Pouille è uno dei grandi beniamini del pubblico del Palais des Sport di Marsiglia. Dopo un primo set dominato e un secondo con il brivido, Lucas viene a capo di Ilya Ivashka con lo score di 6-3 7-6(5) e approda per il secondo anno consecutivo alla finale dell’ATP di Marsiglia. Il tennista di Grande-Synthe comincia con il piede sull’acceleratore, mette subito a segno il break sul 3-2 del primo set, spezzandone così  l’equilibrio. Ma Ilya non ci sta a subire. Coraggioso e intraprendente, il bielorusso – sebbene ancora inesperto – dimostra fiducia, freddezza e abilità con il suo vasto repertorio. Gioca infatti con i piedi dentro il campo e sempre in spinta, pronto ad avanzare a rete. Nonostante i suoi 196 centimetri di altezza, copre bene il campo, sia negli spostamenti laterali che in avanti. Tuttavia, alla fine, la prima frazione è del francese (6-3).

Lucas sembra lanciatissimo anche nel secondo parziale, scappa infatti sul 3-1 anche se l’avversario cerca di contenere la sua avanzata tant’è che Ilya non solo recupera il gap, ma passa in vantaggio 5-4. Gli “Allez Lucas!” dalle tribune vengono scanditi senza sosta dai tifosi così come la banda della We are Tennis Academy è sempre più scatenata nell’incoraggiare il beniamino di casa. I musicisti, con tanto di trombe, trombette e tamburi sono instancabili fin dall’inizio tant’è che, quando viene presentato il giudice di sedia Gianluca Moscarella, prima che abbia inizio il match, suonano perfino le note de “L’italiano” di Toto Cutugno. Comunque, sul 5-5 ci sono due palle break per Lucas. Gliene basta una e il palazzetto scoppia in un boato. Pouille sale 6-5 e servizio. Per tre volte è a un passo dalla finale, procurandosi tre matchpoint. Sfumano tutti e, alla fine, è tiebreak.

I punti sono lottati ma Lucas riesce comunque a salire 5-2. Eppure Ilya non si scompone e non solo lo raggiunge sul 5-5 ma ora è lui ad avere il primo setpoint. Che però spreca malamente. Pouille affonda ancora con il dritto e arriva per lui la quarta palla del match. È quella buona. Il n. 16 del mondo accede per il secondo anno di fila alla finale di Marsiglia, l’ottava in carriera finora. L’anno scorso dall’altra parte della rete c’era il connazionale e amico Jo-Wilfried Tsonga; quest’anno lo aspetta Karen Khachanov.

Cos’è successo nel secondo set? “Beh, era il suo compleanno, bisognava essere buoni (ride). No, scherzo! È sempre difficile concludere un match. Lui alla fine non aveva nulla da perdere e si è lasciato andare ancora di più. E poi ha giocato un ottimo tennis. Sta dimostrando di essere al livello di questi tornei e gli auguro di salire in classifica, se lo merita. Poi ho cercato di rimanere concentrato sul mio gioco, ed è positivo per me essere giunto in finale senza aver prodotto il mio tennis migliore“. Contro Khachanov? “Ci conosciamo, siamo amici e insieme abbiamo disputato alcuni doppi in passato. Sarà una finale molto difficile perché è in fiducia e sta giocando molto bene“.

Risultati:

[9] K. Khachanov b. [4] T. Berdych 6-3 6-2
[3] L. Pouille b. [Q] I. Ivashka 6-3 7-6(6)

Il tabellone completo

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