Italiani
Roland Garros: a Nadal la vittoria, a Bolelli gli applausi. “Con Rafa non è mai finita”
PARIGI – Prestazione encomiabile di Simone Bolelli che manca quattro set point, ma alla fine deve arrendersi al tie-break del terzo

[PODCAST] Alla Conquista della Terra Ep 17 – Super-bole
da Parigi, i nostri inviati Ilvio Vidovich e Antonio Garofalo
NADAL SOFFRE COL BOLE – C’è mancato poco, veramente poco che Simone Bolelli diventasse il quarto giocatore a strappare quest’anno almeno un set a Nadal sulla terra rossa, dopo Thiem (che l’aveva battuto a Madrid, interrompendone la mostruosa striscia di 50 set vinti consecutivamente sulla terra), Fognini e Zverev. E sarebbe stata anche una piccola soddisfazione per il tennis italiano ritrovare ben due azzurri in questo elenco. L’azzurro ha avuto infatti ben 4 set point (di cui tre consecutivi) nel tie-break del terzo set, prima di arrendersi solo 11-9. E tutto sommato lo avrebbe meritato, per come è riuscito a mettere in difficoltà il maiorichino nelle tre ore di gioco suddivise tra ieri ed oggi a causa della pioggia. Basti pensare ai 44 vincenti del 32enne tennista bolognese: un dato impressionante già di suo, in tre set sulla terra rossa, ancor di più se dall’altra parte della rete su quella superficie c’era Rafa Nadal.
Un Nadal particolarmente nervoso e corrucciato quello visto in campo oggi, probabilmente perché non si aspettava un match così equilibrato: “Non son riuscito a prendere il ritmo in tutto il match, ne ieri né oggi. Difficile giocare contro un giocatore che aveva deciso di tirare tutto ed essere estremamente aggressivo”. Un unicum se consideriamo che nei precedenti cinque set giocati sulla terra contro di lui, Bolelli aveva racimolato lo sesso numero di game vinti ieri in due set e mezzo, cioè dieci. Un Bolelli che ha continuato a fare match pari anche oggi, continuando a colpire a tutta ogni palla: “Sono soddisfatto, mi sono sentito bene in campo sia ieri che oggi”. Tattica rischiosa, ma che contro un Nadal che palesava qualche problema di lunghezza nei colpi – “Non sono riuscito ad essere aggressivo come avrei voluto” dirà a fine match lo spagnolo – gli ha permesso di avere più di un’occasione per allungare il match. Peccato non averle sfruttate: la palla break del sesto game, con un facile diritto messo in rete a campo aperto, le tre consecutive nell’ottavo gioco e soprattutto i già citati tre set point consecutivi. “Ha giocato bene lui, sul terzo poi ha risposta a due centimetri dalla riga. Si sa, con Nadal non è mai finita”. Logico che in conferenza stampa gli sia stato chiesto com’è stato possibile che un giocatore che solo un paio di giorni aveva perso 6-0 6-2 contro Santiago Giraldo, sia stato in grado di far soffrire così il più grande giocatore della storia sul mattone tritato, rivelando di non aver potuto gioca. “Con Giraldo non ero al meglio, avevo qualche problema fisico dopo i due match contro Robredo e Uchiyama. Poi è chiaro che contro Nadal giochi con meno pressione“ ha risposto Simone, che ora si preparerà per la stagione sull’erba: “Andrò ai Queen’s e poi a Wimbledon”.
Il n. 1 del mondo passa dunque il turno senza brillare – “Ho sofferto, ma va bene così, al primo turno l’importante è vincere” – ed affronta ora l’argentino Guido Pella che ha regolato in tre set il portoghese Joao Sousa.
SHAPO IMPARA IN FRETTA – Quando nel 2020 sarà pronto il tetto sul campo centrale e verosimilmente quasi tutti i suoi match saranno programmati lì, Denis Shapovalov avrà imparato tutti i segreti della terra rossa. Per adesso le poche lezioni di studio effettuate sono state sufficienti per avere la meglio di Jhon Millman, per i prossimi turni chissà.
La pioggia, il campo scivoloso e le insidie della terra battuta non possono essere assorbite in sole sei partite, soprattutto da un diciannovenne con i colpi così “puliti” come quelli di Denis. La differenza tra uno “Shapo!” e uno “Chapeau!” è sottile, ma in ogni caso il canadese, sostenuto a gran voce dal pubblico del Lenglen- sul quale nonostante la pioggia battente abbiamo deciso di presenziare per apprezzare i suoi colpi – ha impiegato una quarantina di minuti a tentare di non ruzzolare per il campo e a battibeccare con il giudice di sedia, rea a suo dire di non voler sospendere l’incontro. Non che il suo avversario odierno sia un esperto di questi campi, ma il ventottenne Milmann poche settimane fa aveva giocato e perso contro il nostro Cecchinato la finale del 250 di Budapest. In ogni caso, sotto 2-5 il numero 25 del mondo era bravo ad annullare un set-point (sul 5-3 servizio aussie) e a portare a casa il set iniziando a mulinare il dritto mancino e a concludere con mirabili sbracciate di rovescio. Il match veniva interrotto sul 3-2 per Milmann nel secondo set e dopo un’oretta di pioggia abbondante, Shapovalov rientrava in campo deciso a sbrigare rapidamente la pratica. Il canadese si incitava costantemente ad ogni vincente (ben 31 in soli tre set) e portava a casa il match senza sudare mandando baci al pubblico parigino che lo ha già adottato. Al secondo turno troverà uno tra Harrison e Marterer.
CILIC GUIDA GLI ‘ALTRI’ – Vittoria in tre set ed accesso al secondo turno per la testa di serie numero 3, quel Marin Cilic finalista in gennaio agli Australian Open. Un Cilic parso finalmente in palla, ben centrato e con uno schema servizio-dritto assolutamente devastante. Dall’inizio del match all’interruzione per pioggia sul 6-3 5-4 e servizio per il croato, l’australiano James Duckworth ha semplicemente avuto il ruolo di sparring partner. Pochissimi punti concessi al servizio e nessun chanche di break per l’australiano occasionalmente seguito a Parigi da Lleyton Hewitt. La pausa, durata quasi 90 minuti, ha minato la macchina croata che si è inceppata sul 5-4 quando al primo squillo dell’australiano è andata fuoristrada concedendo il primo break della partita. Sul 5-5 Cilic torna sul pezzo e giocando un game magistrale ritrova subito il break che si rivelerà decisivo per il 7-5 finale. Il terzo set porta un Duckworth finalmente in partita che è bravissimo a resistere a Cilic e a trascinarlo fino al tie-break, dove le occasioni non gli sono mancate: avanti 2-1 prima e 4-3, l’australiano subisce in entrambi i casi due mini break che portano nelle casse del croato il 7-4 finale. Per Cilic quindi l’accesso al secondo turno, dove giocherà da favorito contro il polacco Hurkacz (nessun precedente), esordiente al secondo turno dello Slam francese.
Nel gruppetto di coloro che potrebbero fare pensieri ‘impuri’, immaginando che in tabellone non ci sia Nadal, due buone vittorie per Edmund e Isner. Per la verità meglio il britannico, che ormai sembra giocatore fatto e finito, che ha dato un paio di spallate al gracile De Minaur e si è così guadagnato il secondo turno (con vista Fognini, eventuale avversario al terzo). Isner ha ripreso il match sospeso ieri contro Rubin con il saldo proposito di portare anche il terzo set al tie-break e vincerlo, e così ha fatto. Passa Cuevas (bene, contro Bedene) ma soprattutto passano due lucky loser: si tratta di Zopp, eroico nel rimontare Sock – prima testa di serie della giornata a saltare – e Bemelmans, che elimina l’indiano Bhambri. Il sogno per entrambi continua poiché si sfideranno al prossimo turno: ci sarà quindi un ‘perdente fortunato’ al terzo turno.
ha collaborato Manuel Dicorato
Risultati:
P. Cuevas b. A. Bedene 6-4 6-3 6-2
[24] D. Shapovalov b. J. Millman 7-5 6-4 6-2
J.L. Struff b. E. Donskoy 6-1 6-3 6-0
[Q] H. Hurkacz b. T. Sandgren 6-2 6-2 3-6 6-3
[3] M. Cilic b. J. Duchworth 6-3 7-5 7-6(4)
[6] K. Anderson b. P. Lorenzi 6-1 6-2 6-4
M. Marterer b. R. Harrison 6-1 6-3 7-5
[16] K. Edmund b. [WC] A. De Minaur 6-2 6-4 6-3
D. Pella b. J. Sousa 6-2 6-3 6-4
[9] J. Isner vs [WC] N. Rubin 6-3 7-6(7) 7-6(7)
T. Fabbiano b. M. Ebden 6-4 5-7 6-2 3-6 6-2
S. Johnson b. [25] A. Mannarino 7-6(1) 6-2 6-2
[18] F. Fognini b. P. Andujar 6-4 6-2 6-1
H. Zeballos b. Y. Sugita 6-4 6-7(3) 6-4 6-2
[1] R. Nadal b. [LL] S. Bolelli 6-4 6-3 7-6(9)
M. Fucsovics b. V. Pospisil 6-3 6-3 7-6(5)
[LL] R. Bemelmans b. Y. Bhambri 6-4 6-4 6-1
[Q] E. Ymer b. D. Sela 7-6(3) 6-3 6-1
[LL] J. Zopp b. [14] J. Sock 6-7(4) 6-2 4-6 7-6(5) 6-3
M. Zverev b. F. Mayer 6-2 6-1 7-6(3)
[LL] S. Stakhovsky b. [28] F. Lopez 6-2 6-4 6-2
[5] J.M. del Potro b. [WC] N. Mahut 1-6 6-1 6-2 6-4
[17] T. Berdych vs J. Chardy 6-7(5) 6-7(8) 1-1 sospesa
[LL] P. Polansky vs P.H. Herbert 3-6 6-4 sospesa
L. Mayer vs J. Benneteau 6-2 4-3 sospesa
ATP
Sinner su Alcaraz: “Per ora non si può parlare di rivalità tra noi, lui ha vinto molto di più”
“Quest’anno ho giocato di meno rispetto al 2022 perchè devo preparare il mio corpo per i tornei più importanti”

Jannik Sinner giocherà per la prima volta l’ATP 500 di Pechino. Lo attende un tabellone molto complicato, con un possibile quarto di finale con Holger Rune, ed una possibile semifinale con Carlos Alcaraz. Ha parlato in conferenza stampa pre-torneo della sua condizione fisica e della rivalità con il campione di Wimbledon Carlos Alcaraz.
Sinner: “Sono molto felice di essere qui, la mia prima volta qui in Cina. Quando sono arrivato stavo un po’ male, ma oggi mi sento molto meglio. Spero di poter essere al 100% per la mia partita del primo turno. È qualcosa di nuovo per me giocare qui e poi a Shanghai.”
D: Giocherai il doppio con Alex De Minaur, le motivazioni di questa scelta?
Sinner: “È un giocatore di doppio migliore di me. Sono molto felice di giocare con lui. Non abbiamo ancora vinto una partita, quindi speriamo di farcela qui. Ci divertiamo molto a giocare insieme e possiamo giocare molto bene insieme. Sento che ci capiamo molto bene dentro il campo, e fuori dal campo parliamo di altre cose. È abbastanza rilassante giocarci e forse è anche questo il motivo principale per cui ci gioco.”
D: È presente anche Alcaraz nel tabellone di questo torneo, parlami della vostra rivalità.
Sinner: “È difficile parlare di questa rivalità in questo momento perché ha vinto molte cose in questo momento. Penso che in questo momento sia ancora un giocatore migliore di me e lo ha dimostrato. È già stato numero uno al mondo un paio di volte, e penso che al momento la rivalità più grande sia tra lui e Novak. Ma d’altra parte, ogni volta che giochiamo è davvero una bella partita. Penso che entrambi mostriamo il meglio di noi stessi. In questo momento sono molto concentrato su me stesso perché devo migliorare anche fisicamente dato che sento di avere molto potenziale a livello fisico. Questo è anche il motivo per cui quest’anno ho giocato molti meno tornei rispetto all’anno scorso, perché devo preparare il mio corpo per vincere i tornei più importanti. Sarà una domanda a cui verrà data risposta in futuro. Sarei felice di essere il rivale di Carlos. Sento di avere il potenziale per farlo. Ma vedremo in futuro.”
D: Cosa ne pensi del tabellone di questo torneo? Sono presenti molti giocatori importanti.
Sinner: “Mi sento molto felice di essere qui per la prima volta. Mi sono sempre chiesto come fosse la situazione in Cina e ora posso finalmente sperimentarla. La cultura è diversa, mi piacciono molto le persone, sono davvero rispettose e cercano sempre di aiutare. Spero di poter mostrare anche un buon tennis, perché questo è il motivo per cui sono qui, e spero di poter vincere quante più partite possibile. In questo momento sono molto rilassato. Il livello è molto alto, ci sono tanti ottimi giocatori qui.”
Renato Nunziante
ATP
ATP Pechino: Arnaldi batte Vukic e si qualifica per il main draw. Domani in campo lui e Sonego
Il numero tre d’Italia giovedì mattina sfiderà al primo turno l’americano Wolf, subito in campo anche Sonego contro Humbert

Nel corso della mattinata italiana di mercoledì si è completato il quadro delle qualificazioni del China Open di Pechino. Il ricchissimo ATP 500 cinese (quasi 4 milioni di dollari di montepremi) è tornato nel calendario ATP dopo quattro anni di pausa forzata a causa dell’emergenza covid e, nonostante l’assenza di Novak Djokovic (un vero e proprio imperatore da queste parti, sei titoli in sei partecipazioni, record di 29 vittorie e zero sconfitte), il campo di partecipazione è impressionate, con ben otto top ten (oltre a Djokovic non ci sarà Fritz) ai nastri di partenza e probabilmente il cut off più basso della stagione (l’ultimo ad entrare direttamente nel tabellone principale è stato il numero 39 del mondo, Lorenzo Sonego, numero 39 al momento del sorteggio ma ora di poco fuori dalla top 50).
Matteo Arnaldi si è aggiunto alla pattuglia italiana nel main draw (Sinner, Musetti e appunto Sonego) superando le qualificazioni: dopo la sofferta vittoria al primo turno col colombiano Galan in quasi tre ore di lotta, il 22enne di Sanremo ha sconfitto facilmente l’australiano Aleksandar Vukic (27 anni, numero 50 del mondo) col punteggio di 6-3 6-2.
Matteo ha breakkato a zero l’avversario nell’ottavo game del primo set, e da quel momento in poi ha controllato la partita, senza mai perdere il servizio e annullando tutte e cinque le palle break concesse.
Nel secondo set l’italiano, numero 48 del ranking ATP, è infatti scappato rapidamente sul 4-0, per poi chiudere 6-2.
Programma di giovedì con Arnaldi e Sonego di prima mattina
Arnaldi affronterà al primo turno un altro qualificato, J. J. Wolf (24 anni, numero 51), che ha sconfitto nettamente (6-3 6-0) e un po’ a sorpresa l’australiano Purcell, una delle rivelazioni della stagione: si tratta indubbiamente di una buona occasione per Matteo, la sorte gli ha riservato un sorteggio tutto sommato benevolo se consideriamo il livello medio di un tabellone così competitivo.
Il match è già in programma Giovedì 28 Settembre alle ore 8 italiane sul campo Lotus (nessun precedente), mentre Lorenzo Sonego esordirà sempre giovedì mattina con Ugo Humbert (precedenti 2-1 Sonego, ma l’unico match sul veloce l’ha vinto il francese in due set in Canada nel 2021) sul Centrale (Diamond) alle ore 6.30 del mattino italiane.
Anche gli altri match del turno finale delle qualificazioni sono stati completamente a senso unico: Hanfmann (31 anni, numero 53) ha battuto Kecmanovic col punteggio di 6-1 6-4 e nel primo turno del main draw sfiderà Alcaraz mentre Harris, che sta provando a risalire la classifica dopo due stagioni da incubo, ha dominato Garin (6-3 6-0) e adesso giocherà con Etcheverry.
Il match più interessante della prima giornata del torneo sarà invece quello tra Andy Murray (campione a Pechino nel 2016) e Alex Deminaur, programmato sul campo Diamond in sessione serale, non prima delle ore 13.30 italiane.
Jacopo Gadarco
Flash
WTA Ningbo: Bronzetti domina e vola ai quarti di finale
Lucia gioca un match semplicemente perfetto e si sbarazza in due set dell’ucraina Baindl

[8] L. Bronzetti b. K. Baindl 6-3 6-3
Lucia Bronzetti elimina in due comodi set Kateryna Baindl (29 anni, ucraina, numero 88 del ranking WTA) e raggiunge il secondo quarto di finale consecutivo dopo quello a Guangzhou della scorsa settimana.
Per la 24enne nata a Rimini quello del Ningbo Open sarà il nono quarto di finale della carriera a livello WTA, il terzo sul veloce: affronterà la vincente del match tra Blinkova e Fruhvirtova.
Bronzetti, dopo un esordio faticoso con Teichmann ha completamente cambiato faccia nel corso del match di secondo turno, contenendo al minimo il numero degli errori gratuiti e sfoderando una prestazione al servizio praticamente perfetta: tre ace, 85% di punti vinti con la prima palla in campo, 74% con la seconda.
Il match di fatto non è mai cominciato, con la numero 65 del ranking che fin dai primi scambi ha colpito benissimo di dritto, alternando sapientemente gli angoli del campo, con l’obiettivo di far muovere il più possibile la sua avversaria.
Nel corso delle ultime settimane Bronzetti ha trovato grande continuità anche sui campi rapidi, i quarti nel WTA 250 di Ningbo arrivano dopo la semifinale a Chicago, il terzo turno allo US Open e i quarti di Guangzhou.
Primo set: Bronzetti completamente in controllo del gioco e del punteggio
La numero 5 d’Italia comincia alla grande la partita con un parziale di otto punti a due e il break in apertura le consente di giocare con il braccio sciolto: Lucia sembra in effetti completamente un’altra giocatrice rispetto al match di primo turno con Teichmann, si muove più rapidamente, i suoi colpi sono più penetranti e soprattutto gli errori gratuiti rarissimi.
Bronzetti nel corso del primo set non concede nemmeno una palla break, perde solamente due punti con la prima di servizio (12 su 14) e in generale riesce a far correre a vuoto la sua avversaria grazie ad una serie di dritti carichi, molto profondi, propedeutici alla costruzione dello scambio: Bronzetti non cerca il vincente diretto, ma sceglie di lavorare ai fianchi la sua avversaria.
È la strategia perfetta, e infatti dopo il break in apertura arriva anche il break in chiusura di set (6-3), con Baindl che negli ultimi punti commette una serie di errori abbastanza grossolani, quasi in preda ad una crisi di nervi.
Secondo set: la storia non cambia, è una Bronzetti praticamente perfetta
Nel secondo parziale la frattura arriva sull’uno pari, con Bronzetti che strappa la partita grazie ad un parziale di dodici punti a uno (4-1).
Il copione resta esattamente lo stesso del primo set, con Lucia che però riesce addirittura a migliorare i suoi numeri al servizio (da questo punto di vista si tratta verosimilmente di una delle migliori prestazioni della carriera) : in tutto il secondo set perde tre punti in cinque turni di battuta, chiudendo la partita con tredici punti consecutivi al servizio.
Baindl nel frattempo è passata dalle lamentele al sorriso amaro, sembra continuare la partita solamente per inerzia, non ha davvero armi per contrastare l’italiana, che invece dal canto suo continua a martellare col dritto.
C’è in teoria un solo break di differenza, ma tennisticamente il gap tra le due giocatrici in campo è a dire il vero abissale e infatti la 24enne di Rimini dopo un’ora e diciannove minuti chiude la partita in totale scioltezza con un game sontuoso (6-3): servizio vincente, ace, e ancora due dritti vincenti.
Jacopo Gadarco