Kyrgios riparte, ma dal basso. Wild card 'erbivora' per lui

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Kyrgios riparte, ma dal basso. Wild card ‘erbivora’ per lui

L’australiano sceglie il Challenger di Surbiton, al via la prossima settimana, per tornare a giocare in singolare dopo quasi due mesi di problemi fisici. In campo con lui anche Lleyton Hewitt

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È passato un mese e mezzo dall’ultima apparizione ufficiale di Nick Kyrgios in singolare. Era aprile quando l’australiano veniva fermato nei quarti di finale dell’ATP 250 di Houston da Ivo Karlovic e da quel problema al gomito destro che, un forfait dopo l’altro, lo ha costretto di fatto a saltare l’intera stagione sul rosso (Lione a parte, dove ha trionfato in doppio in coppia con Jack Sock). Dopo aver rinunciato anche al Roland Garros per evitare un rientro troppo traumatico, dando suo malgrado il via all’incredibile storia del lucky loser Marco TrungellitiKyrgios ha stabilito il suo ritorno in campo per la prossima settimana al Challenger di Surbiton, in Gran Bretagna, sulla meno dispendiosa erba.

Il torneo, al via il 2 di giugno, ospita contemporaneamente anche un ITF femminile, aprendo di fatto lo swing verde per entrambi i circuiti. Il montepremi di 127.000€ lo rende uno dei più prestigiosi eventi dell’ATP Challenger Tour, ma è evidente che a Kyrgios importino senza dubbio di più i 110 punti ATP in palio per il vincitore. Nell’entry list figurano diversi top 100 fra cui Jordan Thompson, Jeremy Chardy e Pierre-Hugues Herbert, mentre in doppio è stata concessa una wild card a Lleyton Hewitt, in coppia con il compatriota Alex Bolt. Kyrgios e Hewitt, che è capitano del team australiano di Coppa Davis, giocheranno inoltre in coppia due settimane dopo al torneo del Queen’s.

Sarà d’aiuto a Kyrgios ripartire da una superficie sulla quale si trova a proprio agio. L’ultimo Challenger da lui disputato fu quello di Nottingham, sempre su erba, nel 2014: allora numero 173 del ranking, Kyrgios vinse il titolo e due settimane dopo si rivelò al mondo, battendo agli ottavi di Wimbledon Rafael Nadal. L’australiano non è il primo top player ad approfittare del circuito minore negli ultimi mesi: in gennaio Kei Nishikori tornò dallo stop con le tappe di Newport Beach e Dallas, mentre in settembre un Richard Gasquet in crisi di risultati aveva alzato il trofeo a Szczecin. Nulla di fatto invece per il ventilato rientro di Andy Murray a Loughborough; anche lui però è atteso a breve sui prati di casa.

Michelangelo Sottili

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